[Stml2] [ 01.10] - Trappola annunciata.
Mauro Fenzio
oxila79 a gmail.com
Lun 18 Mar 2019 00:37:23 CET
Bel brano sono curioso di vedere ora cosa succederà
Il giorno dom 17 mar 2019 alle ore 19:42 Ilenia De Battisti <
fulmine791 a gmail.com> ha scritto:
> Buonasera,
>
> piccole precisazioni pre lettura:
>
> -
>
> Ho usato nel brano uno dei nomi di navette che, da quanto mi pareva di
> aver compreso, era stato generalmente gradito (Do’Vala). Qualora poi si
> optasse per nomi diversi sarà da correggere ma non sapevo come altro
> identificarla.
> -
>
> Ho creato l’arma che noi porteremo al mercato clandestino, non come
> funzioni il manufatto.. qualche idea me l’ero abbozzata in testa ma il
> brano stava andando per le lunghe e non volevo aggiungere altra carne al
> fuoco.
> -
>
> Segnalerò la posizione di tutti i personaggi in coda al brano per il
> riassuntino finale.
>
> Buona lettura.
>
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 01.10
>
> Titolo: Trappola annunciata..
>
> Autore: Ten. Cmd. Kuz (Ilenia)
>
> *****************************************
>
>
> - Flashback -
>
> USS Vancouver - Ufficio del primo ufficiale scientifico
>
> D.T. 15/07/2398 Ore 16:16 - D.S. 75536.10
>
> I Comandanti Kuz e McLeods si fermarono per qualche attimo ad osservare il
> vuoto con espressione profondamente infastidita; le due donne avevano
> passato ore ed ore nel vano tentativo di ipotizzare come realizzare un arma
> che fosse assolutamente realistica ma senza essere funzionante, eppure
> nessuna delle ipotesi che erano nate sino ad allora le aveva convinte.
>
> “Ad ogni modo se la squadra di sbarco vuole riuscire a partecipare
> all’asta non possono pensare di presentarsi con una semplice arma..” le
> parole di McLeods suonavano più come un monologo interiore espresso a voce
> alta, come se tentasse di estraniarsi per pensare al da farsi “..deve
> essere qualcosa a cui nessuno abbia pensato, o perché si tratta di un’idea
> assolutamente nuova o perchè vi siano delle difficoltà nella sua
> realizzazione tali da renderla appetibile”
>
> “E se non fosse proprio un arma?” la voce di Kuz fece voltare di poco
> Ripley verso la collega prima che la scienziata riprendesse a parlare “Se
> si trattasse di un sistema di spionaggio? Tipo.. che so, un mini drone con
> funzionalità spionaggio..”
>
> “No Comandante, si tratta di qualcosa da escludere..” Ripley scosse la
> lunga chioma rossa “Il problema è proprio ciò a cui mi stavo riferendo
> pochi attimi fa.. deve trattarsi di qualcosa che sia quasi impossibile da
> reperire sul mercato nero, qualcosa di veramente fuori dai canoni standard.
> Mi spiace dirglielo ma di microspie ne esistono svariati tipi.. certo, si
> potrebbe prendere in considerazione di renderli ancora più piccoli e
> potenti di quelli esistenti, ma un simile lavoro di microingegneria
> richiederebbe giorni interi.. senza contare che da quanto ho capito non ci
> troviamo a trattare con persone che vanno molto per il sottile”
>
> Kuz sospirò per un attimo “Già.. non sono tipi che prima ti spiano e poi
> in caso ti ammazzano, questi passano direttamente all’omicidio..” la
> scienziata sollevò lo sguardo verso il soffitto, mille possibilità si
> affollavano nella sua mente rendendole ancora più complesso cercare qualche
> idea che fosse realmente efficace “Quindi immagino che anche un piccolo
> drone, grandezza insetto, in grado di inoculare veleno sulla sua ignara
> vittima possa essere già esclusa a priori”
>
> “Direi di sì..” la voce del capo ingegnere aveva un che di meditabondo “Ma
> in questo caso, oltre all’impossibilità di ricorrere alla microingegneria
> in così poco tempo e all’esistenza di svariati sistemi per avvelenare una
> persona anche senza dover ricorrere ad un mezzo così tecnologico, si
> aggiunge anche il fatto che probabilmente non sarebbe un’arma che verrebbe
> considerata così appetibile”
>
> “Dovremmo concentrarci su armi che possano fare più danno possibile..
> quasi armi di distruzione di massa” Kuz incrociò le braccia al petto “O più
> precisamente, per prendere spunto dalle sue parole.. se escludiamo di poter
> ideare in così poco tempo qualcosa a cui nessuno abbia mai pensato, non ci
> resta altro che dare vita ad un arma appetibile perchè difficile da
> realizzarsi.. magari modificando delle armi già presenti sulla nave”
>
> McLeods osservò la collega “Tipo un paio di siluri? Si, ci avevo pensato
> anche io.. avevo ipotizzato di modificarne la cella di energia
> introducendovi qualche esplosivo di una certa potenza, qualcosa che non sia
> facile da trovare perchè pericoloso e magari illegale..”
>
> “Tipo il nitrato di metadissicina?”
>
> Ripley spalancò gli occhi osservando Kuz “Nitrato di metedissicina?
> Scherza Comandante? Lo sa che viene usato per potenziare la velocità dei
> reattori di manovra nelle gare di navette clandestine?? Poche gocce e le
> navette schizzano come fossero dei laser.. un quantitativo modico dentro un
> siluro potrebbe mettere in seri guai una nave stellare!”
>
> “Si, lo so..” Denay osservò la collega annuendo “E si tratta di una
> sostanza molto difficile da acquistare e anche da replicare, la Vancouver
> tuttavia ha dei laboratori all’avanguardia.. dovrei riuscire a replicarne
> un po’ in modo da predisporre un paio di siluri per la vendita”
>
> “Comandante, non dobbiamo creare un'arma funzionante.. deve solo sembrare
> vera!”
>
> A queste parole Kuz sospirò pesantemente “Lei ha ragione ma, ammettiamo
> per un attimo di aver trovato l’arma perfetta.. un paio di siluri al
> nitrato di metedissicina.. ritengo difficile che i compratori si fideranno
> sulla parola dei nostri colleghi, vorranno controllare che non sia una
> bufala! Faranno certamente delle scansioni e i nostri colleghi saranno
> morti se non vi troveranno davvero quel nitrato all’interno dei siluri!”
>
> “Ma noi non possiamo metterci a contrabbandare armi, soprattutto con un
> simile potenziale bellico!” nuovamente Ripley si fermò a riflettere “Ed
> escluderei che basti schermare i siluri dalle scansioni, intimerebbero ai
> nostri colleghi di smontare uno dei siluri per verificarne il contenuto..
> non si fideranno mai senza poter verificare di persona la merce. Così come
> escluderei che basti inserire un dispositivo che inganni le scansioni per
> fargli credere che vi sia del nitrato.. sono sempre certa che non si
> faranno scrupoli ad aprire i siluri e guardarci dentro”
>
> “Sono contrabbandieri esperti.. i mezzi trucchetti sono ben noti a loro,
> non si faranno fregare così facilmente” Kuz si massaggiò il collo nervosa
> “Ed io escluderei la possibilità di creare qualcosa che alle scansioni
> appaia esattamente come il nitrato di metedissicina senza che lo sia
> realmente, troppo poco tempo e anche volendo credere che grazie ad un
> miracolo riuscissimo ad idearlo in tempo.. se avesse caratteristiche tali
> da sembrare nitrato di metedissicina, probabilmente sarebbe altrettanto
> pericoloso”
>
> “Eppure deve esserci qualcosa che ci permetta di creare qualcosa che sia
> talmente somigliante ad un arma funzionante da poter ingannare dei
> contrabbandieri esperti..” McLeods riprese il proprio d-padd leggendo
> “Quello che ci è stato chiesto non è affatto semplice, è gente
> pericolosamente scaltra ed esperta..”
>
> “Già..” anche Kuz aveva ripreso a leggere sul proprio D-padd una serie di
> dati sino a fermarsi per un attimo “Banksy!”
>
> Ripley sollevò il capo ad osservare Kuz senza capire, poi si vide porgere
> il padd dalla scienziata “Si.. e cosa sarebbe questo?”
>
> “Non sapendo più dove cercare sono tornata agli esordi, questi sono degli
> appunti che presi ad una lezione di chimica..”
>
> “Si, chimica organica se non vedo male, ma.. cosa c'entra la chimica del
> carbonio? E poi di chi era quel nome che ha pronunciato?” McLeods osservò
> il padd scendendo riga per riga sino a giungere a leggere una piccola nota
> “E ci risiamo con Banksy…”
>
> “Esatto, si trattava del vecchio insegnante di chimica organica! Aveva una
> fissazione per l’arte terrestre di secoli fa, ora non ricordo esattamente
> come dovessero essere i suoi quadri ma quel Banksy era il suo preferito
> perché ha fatto qualcosa che nessuno aveva mai fatto.. aveva nascosto delle
> lamette all’interno dell’intelaiatura della cornice e, subito dopo che la
> sua opera fu venduta all’asta.. beh, l’ha distrutta di fronte allo sguardo
> di tutti! Ha attivato il congegno, il quadro è scivolato a terra passando
> per le lamette e si è distrutto in tante striscioline di carta..”
>
> “Perchè mai avrebbe dovuto distruggere un proprio quadro dopo che era
> stato venduto?”
>
> “Probabilmente perchè era malato di mente, questo lo potrebbe spiegare
> solo Dwalla.. ma non è quello il punto! Il quadro era vero, era suo… era
> autentico, i critici d’arte lo hanno valutato autentico perché era
> autentico e proprio per quello è stato venduto all’asta ma poi si è
> trasformato in un mucchietto di striscioline di carta!” Kuz osservò il capo
> ingegnere “Forse la soluzione è questa, presentare un arma vera che potremo
> poi distruggere subito dopo l’asta rendendola del tutto inutilizzabile!”
>
> “Questa non era esattamente l’idea del Capitano” Ripley scosse il capo “E
> mi preoccupa un po’”
>
> “Verissimo, ma.. in tutta onestà.. pensa davvero che sia così semplice
> ingannare dei contrabbandieri che commerciano in materiale illegale
> praticamente da tutta la vita?”
>
> Ripley scosse il capo “Ammettendo per un attimo che la sua idea si possa
> anche fare.. e mi creda, non sarà semplice.. bisognerà riprogettare la
> struttura delle celle di energia e scegliere la migliore miscela possibile
> per rendere stabile il nitrato.. ma, tralasciando questi dettagli, in che
> modo pensa di rendere inoffensivo il nitrato di metedissicina?”
>
> “Facendolo scomparire..” Kuz stava già pensando alla prossima mossa “Mi
> dia qualche ora di tempo, credo di avere un’idea..”
>
>
> USS Vancouver - Ufficio del Capitano
>
> D.T. 15/07/2398 Ore 19:34 - D.S. 75536.48
>
> Il Capitano osservava con sguardo perplesso l’espressione determinata che
> era impressa nei volti dei Comandanti Kuz e McLeods; i suoi due ufficiali
> sembravano pienamente convinti delle loro osservazioni ma lui non ne era
> ancora del tutto persuaso.
>
> “Un attimo.. ipotizziamo per un attimo che, come ritenete voi, per
> permettere alla squadra di sbarco di operare in incognito sul pianeta sia
> davvero necessario che l’arma da porre in vendita sia vera perchè si
> troveranno di fronte contrabbandieri esperti che saprebbero scoprire senza
> alcuna difficoltà tutti i nostri tentativi di raggiro.. ipotizziamo inoltre
> che io vi autorizzi a creare quindi una coppia di siluri con una cella di
> energia a nitrato di metedissicina, con un potenziale bellico nettamente
> superiore ad un siluro standard, e che la squadra di infiltrazione scenda
> sul pianeta e la metta in vendita all’asta..” il Capitano si allungò in
> avanti “Ditemi, in che modo esattamente vorreste renderli inoffensivi?”
>
> “Attraverso l’utilizzo di un nuovo batterio ricavato dall’evoluzione dei
> due ceppi batterici dell’Oleispira antarctica e dell’Alcanivorax
> borkumnensis” Kuz osservò il Capitano con una certa fierezza “Nella loro
> forma base si tratta di due tipi di batteri presenti su Sol III ed in grado
> di convertire gli idrocarburi in acidi grassi, che in seguito integrano
> nella propria membrana cellulare. Quindi, quando vengono a contatto con il
> petrolio grezzo, la loro popolazione aumenta esponenzialmente, e si
> verifica una fioritura molto simile a quella delle alghe, poi decresce
> quando il petrolio si esaurisce... i nuovi batteri modificati in
> laboratorio fanno altrettanto, solo che al posto di mangiare gli
> idrocarburi.. beh, si mangiano i nitrati”
>
> “Quindi i suoi microrganismi si mangerebbero il nitrato di metedissicina..
> ed esattamente come pensate di far sì che tali batteri agiscano solo al
> momento giusto? Come li inserirete nei siluri?”
>
> “Saranno inseriti in piccoli contenitori opportunamente occultati
> all’interno della cella di energia..” Ripley prese la parola “Riteniamo che
> i contrabbandieri non si metteranno alla ricerca di batteri che sino a poco
> fa neppure esistevano.. il loro interesse sarà attratto dalla presenza del
> nitrato. Al momento più opportuno i nostri colleghi potranno attivare a
> distanza l’apertura dei contenitori ed i batteri provvederanno a fare il
> resto..”
>
> “E se non dovessero riuscire ad attivare il comando prima di essere
> costretti a lasciare il pianeta?” Kuribayashi osservò le due donne “Non
> posso permettere che un’arma creata da noi possa essere utilizzata da dei
> criminali”
>
> “Capisco signore, ad ogni modo avevamo considerato questa ipotesi” Ripley
> osservò il Capitano “E’ per questo che ho progettato personalmente il
> contenitore dei batteri per assicurarmi che si apra anche senza ricevere il
> comando dalla squadra.. ciò significa che se la squadra attiverà il
> dispositivo, i batteri distruggerà il nitrato e.. se non dovessero
> riuscirvi.. si aprirà all’incirca dopo otto ore.. potrà volerci del tempo
> ma in ambo i casi alla fine l’arma sarà inutilizzabile”
>
> Kuribayashi annuì “Sono rimaste trentasette ore.. voglio che siano pronti
> all’arrivo due siluri” quindi si voltò verso McLeods “Lei dovrà occuparsi
> inoltre dell’attrezzatura per la squadra di sbarco.. ma da quello che vedo
> dai vostri rapporti avete tutto sotto controllo, andate a riposare..
> domattina sarete più lucide e produttive. In libertà”
>
> Le due ufficiali uscirono e Kuribayashi rimase di nuovo da solo; si
> sentiva inquieto, qualcosa dentro di lui gli faceva percepire l’arrivo di
> una tempesta, eppure non riusciva a capire che cosa lo mettesse tanto in
> allarme. Da quando questa strana avventura aveva avuto inizio nulla aveva
> avuto senso; poco dopo aver lasciato i cantieri la nave aveva iniziato a
> lamentare una serie di malfunzionamenti che l’avevano costretta a
> raggiungere una nebulosa per recuperare dell’esocobaltite, dove
> l’equipaggio aveva rinvenuto la presenza di una navetta cardassiana con
> all’interno un romulano morto. Quante probabilità potevano esserci che
> casualmente su una nave federale potesse avvenire un malfunzionamento tale
> da spingere la nave nell’unica nebulosa che nascondeva una navetta e il
> cadavere di un romulano?
>
> Le indagini avevano portato molto rapidamente alla luce di un sofisticato
> apparecchio in grado di accumulare parte dell'energia presente nel plasma
> di fusione e rilasciare, a intervalli regolari di millesimi di secondo
> delle scariche ad alta frequenza; i sospetti si spostarono sulla persona
> che aveva trovato la nebulosa, la Guardiamarina Viotti, ma da quel punto in
> poi tutto si era complicato: la guardiamarina era morta, erano state
> trovate tracce sulibane e l’alloggio della giovane era stato fatto
> letteralmente a pezzi.
>
> Se già tutto questo non fosse abbastanza ingarbugliato, le modifiche
> apportate all’alloggio erano qualcosa di troppo complesso per esser state
> fatte di nascosto durante il viaggio, erano necessariamente state apportate
> alla nave ancora in fase di costruzione. La cosa lo aveva lasciato
> esterrefatto: come è possibile che un ufficiale mai esistito abbia
> autorizzato delle modifiche ad una nave in creazione in uno dei più
> rinomati cantieri federali e gli ingegneri, senza neppure porsi domande,
> hanno eseguito dei lavori che ai loro occhi dovrebbero essere stati senza
> senso o, peggio ancora, contrari ai principi della Flotta? Ma soprattutto
> perché mai organizzare un piano così complesso per portare la Flotta ad
> indagare sulla scomparsa di un oggetto sconosciuto che con ogni probabilità
> era stato trafugato all’impero romulano?
>
> Il Capitano si accomodò alla scrivania, attivando il terminale e
> richiamando alcuni rapporti relativi al varo della USS Vancouver. Tutti i
> suoi ufficiali si stavano occupando della predisposizione della missione
> sul pianeta mettendo tutto il loro impegno per garantirne la riuscita.
>
> Sospirò nuovamente andando al replicatore per replicarsi una tazza di tè
> fumante ma la sua mente continuava a tornare alla nascita del suo vascello.
> L’ideazione delle nuove classi di navi continuava ad essere sempre connesso
> più alla politica che alla fantasia e all’immaginazione dei progettisti:
> periodi di relativa pace portavano alla creazione di vascelli esplorativi,
> mentre periodi di forti tensioni fra le varie potenze del quadrante
> comportavano una corsa agli armamenti per predisporre le migliori classi di
> incrociatori da battaglia. Anche la storia della nuova classe Earhart non
> si era distaccata dalla norma: nata partendo dal progetto Excalibur, una
> nuova classe di incrociatori di stazza elevata destinato a diventare la
> nave più grande mai prodotta dalla Flotta Stellare, era divenuta una
> versione ridimensionata allo scopo di adattarla ad operare in ambienti
> ostili ma senza tutte quelle caratteristiche che l’avrebbero resa una nave
> da guerra.
>
> Chiuse i rapporti relativi alla progettazione dopo circa una mezz’oretta
> per passare ai rapporti relativi alla sua costruzione: la USS Vancouver era
> un vascello ammiraglio della Flotta Stellare, una nave di ultimissima
> generazione reputata dal Comando come fra le migliori attualmente in
> servizio; data la sua importanza era ovvio che il capo ingegnere che aveva
> supervisionato i lavori non potesse che essere qualcuno di una grande
> importanza, Jonathan Kelley. Kuribayashi si soffermò solo per un attimo su
> quel nome altisonante per poi escluderne mentalmente ogni possibile
> coinvolgimento: quell’uomo era un vero stacanovista, con un ego talmente
> smisurato da poter rivaleggiare solo con quello di suo figlio Alvin, e di
> certo non avrebbe mai fatto nulla che potesse mettere in discussione la sua
> incredibile competenza in campo di progettazione e costruzione navale.
> Tuttavia qualcosa stonava, si trattava di un uomo estremamente pignolo, un
> maniaco del controllo privo di pazienza e con capacità sociali peggiori di
> un tellarita, se vi fosse stato qualcosa fuori posto se ne sarebbe di
> sicuro accorto. Come diavolo era possibile che, sotto il comando di Kelley
> fosse stata modificata in tal modo la Vancouver?
>
> Kuribayashi stava per chiudere anche questo rapporto quando qualcosa di
> insolito lo fece fermare in fondo agli ultimi dati; secondo il rapporto, il
> Tenente Comandante Kelley aveva firmato la fine lavori il 12 novembre 2397
> in modo da consegnarla ai collaudatori ma stranamente tutti i test
> sull’efficienza della nave erano iniziati solo due settimane più tardi, il
> motivo del ritardo non era stato inserito. Che cosa era successo in quelle
> due settimane?
>
> Il Capitano rimase per qualche attimo ad osservare il rapporto,
> riflettendo, poi osservò l’ora e sospirò: chiamare a quell’ora un
> egocentrico come Kelley significava non ottenere alcuna risposta, a questo
> punto non poteva far altro che attendere l’indomani per cercare di
> comunicare con lui.
>
>
> USS Vancouver - Ufficio del Capitano
>
> D.T. 16/07/2398 Ore 18:46 - D.S. 75539.13
>
> Il Capitano stava seguendo il prosieguo dei rapporti della sezione
> scientifica ed ingegneristica che riportavano tutte le difficoltà che
> avevano riscontrato e superato per la realizzazione dei siluri: la
> costruzione dell’arma stava portando via più tempo di quanto inizialmente
> preventivato, tuttavia entrambe le sezioni stavano facendo del loro meglio
> per riuscire a terminare il lavoro prima possibile.
>
> =^= Plancia a Capitano.. comunicazione in arrivo da Utopia Planitia.. =^=
>
> Kuribayashi sollevò il capo prima di rispondere attraverso l’interfono
> “Molto bene numero uno, faccia trasferire la chiamata nel mio ufficio e mi
> raggiunga”
>
> Nimosit entrò pochi attimi dopo in ufficio, osservando il proprio
> superiore “Ci sono delle novità?”
>
> “Non lo so.. ma se come avete ipotizzato tutte le modifiche sono avvenute
> in fase di costruzione, allora è nel cantiere di Utopia Planitia che si
> possono rintracciare le risposte!”
>
> Kuribayashi ruotò in parte il terminale per permettere anche a Nimosit di
> poter partecipare alla conversazione; pochi attimi dopo il volto paffuto di
> Jonathan Kelley occupò tutto lo schermo.
>
> =^= Buonasera Capitano Kuribayashi, e anche a lei Comandante Nimosit..
> come sta la mia creatura? =^=
>
> Kuribayashi fu il primo a prendere la parola “Buonasera a lei, Comandante
> Kelley, mi duole averla disturbata ma.. come immagino avrà compreso, se
> abbiamo contattato lei significa che qualcosa non va con la nave”
>
> =^= Purtroppo lo avevo immaginato, data la richiesta di colloquio
> urgente..=^= Kelley sembrò sospirare infastidito =^= Come posso esservi
> d’aiuto? =^=
>
> “Abbiamo necessità di avere delle informazioni sulla fase di costruzione
> della USS Vancouver, ed in particolare della fase conclusiva. Vede,
> Comandante.. ho notato che Lei ha firmato la fine dei lavori il 12 novembre
> 2397 in modo da consegnare il vascello ai collaudatori ma stranamente tutti
> i test sull’efficienza della nave sono iniziati solo due settimane più
> tardi. C’è un vuoto nei rapporti dal 12 al 27 novembre.. lei mi sa dire
> cosa è accaduto?”
>
> =^= Si, me lo ricordo.. è stato uno spiacevole inconveniente che
> solitamente non dovrebbe succedere ma.. può capitare =^=
>
> Nimosit si fece curioso “Spiacevole inconveniente?”
>
> =^= Sì Comandante.. spiacevole inconveniente.. =^= Kelley fece un breve
> pausa =^= La costruzione di un vascello federale a partire da zero è
> un’operazione che impegna molte squadre di lavoro, ciascuna sotto il
> comando di un ingegnere esperto. Al di sopra di ogni squadra vi è il capo
> cantiere che supervisiona il lavoro delle varie squadre ed infine dichiara
> la conclusione dei lavori.. nel caso della USS Vancouver fui informato il
> giorno dopo la firma che la settima squadra aveva chiesto di avere qualche
> giorno in più per finire alcuni lavori.. io a quel punto ero già stato
> spostato ad un altro lavoro ma, ad ogni modo, a capo della settima squadra
> c’era il Tenente Vokh.. si trattava di un ufficiale talmente esperto da non
> necessitare della mia supervisione, soprattutto perchè stavano
> semplicemente montando dei nodi eps.. Ho lasciato loro il tempo di finire i
> lavori e sono passato al progetto successivo =^=
>
> Kuribayashi annuì alle parole di Kelley “Quindi lei non ha poi verificato
> i lavori di persona?”
>
> =^= Feci un giro nei corridoi per controllare la situazione ma..
> ribadisco, il il Tenente Vokh era un ufficiale ingegnere fra i più
> esperti.. =^= Kelley scosse il capo =^= Non vedo come la cosa possa essere
> così importante.. si trattava del cambio di una serie di nodi eps! =^=
>
> “Era?..” Nimosit cercò di riportare il discorso sull’ingegnere capo “Come
> mai ne parla al passato?”
>
> =^= Se ne è andata.. o meglio se ne sono andati.. tutta la settima squadra
> se ne è andata! Qualche settimana dopo la consegna della Vancouver
> iniziarono a parlare della possibilità di salire su qualche nave come
> ingegneri e trovarono l’occasione per andarsene tutti a lavorare su di un
> grosso cargo..=^=
>
> “Quale cargo?” chiese Kuribayashi “Vorrei tentare di contattarli..”
>
> =^= Non ne ho idea.. onestamente non ne so nulla..=^= Kelley si stava via
> via infastidendo =^= Posso dirvi solo che hanno lasciato la Flotta e se ne
> sono semplicemente andati dal cantiere.. una volta lasciata l’uniforme
> erano dei semplici civili, perché avremmo dovuto tentare di farci dire dove
> sarebbero andati? E voi, perché ne siete così maledettamente interessati?
> =^=
>
> Kuribayashi digitò al terminale per poi rispondere “Le sto per inviare
> delle foto.. queste sono delle modifiche che sono state apportate sul
> vascello senza che noi ne fossimo informati.. lei ne sa nulla?”
>
> Kelley iniziò a sfogliare le foto che gli giungevano con un’espressione
> che si fece via via più stupita ed iraconda =^= E questo cosa sarebbe?
> Niente di tutto questo è mai stato autorizzato! E dove si trovava questa
> strana… cosa? =^=
>
> Kuribayashi e Nimosit rimasero a studiare l’espressione dell’ingegnere
> giungendo entrambi a ritenere che l’uomo non stesse affatto mentendo, non
> sapeva nulla di quelle modifiche ne sapeva a cosa potessero servire
>
> “In un alloggio del personale” Kuribayashi prese nuovamente la parola
> “Serviva a controllare a livello mentale uno dei miei ufficiali.. il
> guardiamarina Viotti”
>
> =^= E’ pazzesco.. davvero pazzesco.. ma perchè? Perchè fare tutto questo?
> =^=
>
> “Non lo sappiamo ancora.. ma lo scopriremo..” Kuribayashi osservò Kelley
> “La pregherei di farmi avere una lista degli ingegneri della settima
> squadra e.. ovviamente, qualora qualcuno di essi dovesse contattarla gli
> sarei grato me lo facesse sapere.. Le auguro buona serata”
>
> =^= Sarà fatto.. Buona sera..=^= Kelley salutò in modo formale e chiuse la
> comunicazione.
>
> Rimasti nuovamente da soli, il Capitano si voltò ad osservare Nimosit
> “Ricapitolando.. le modifiche sono state apportate da una serie di
> ingegneri dopo che tutti gli altri erano stati dirottati ad altri progetti,
> quindi hanno potuto operare con una certa tranquillità..”
>
> “E stranamente se ne sono andati tutti poco dopo perché avevano trovato la
> possibilità di imbarcarsi su un cargo civile.. un semplice caso fortuito?”
> Nimosit scosse il capo “No, non mi convince..”
>
> Kuribayashi si limitò ad annuire a Nimosit “Potrebbero essersene andati
> perché erano stati in qualche modo corrotti o ricattati per compiere quel
> determinato lavoro e successivamente hanno lasciato la base per qualche
> motivo.. che sia stato per sfuggire qualora fossero stati scoperti o perché
> ancora sotto ricatto non lo so e forse non lo sapremo mai”
>
> “Pensa che siano ancora vivi?” chiese di getto il primo ufficiale
>
> “No.. probabilmente no..” Kuribayashi incrociò le braccia al petto “Ma
> resta ancora il fatto che non sappiamo il perchè… perchè fare un piano così
> elaborato? Per portarci a vedere una nebulosa? Potevano ottenere un
> risultato identico con molto meno!”
>
> “Per costringere la nave a far rotta su Volnar?”
>
> Il Capitano osservò il primo ufficiale “Se lei fosse un contrabbandiere
> desidererebbe essere seguito da una nave della Flotta sino al mercato
> clandestino dove tenterà di vendere la sua merce?”
>
> “No.. certo che no..” Nimosit sospirò “Ci manca un tassello..”
>
> “Già.. condivido il suo pensiero” Kuribayashi osservò con espressione
> seria il suo primo ufficiale “La situazione non mi piace, faccia estrema
> attenzione in questa missione.. non sono ancora riuscito a capire con chi
> abbiamo a che fare ma una cosa è certa, sono potenti e pericolosi”
>
>
> USS Vancouver - Sala tattica
>
> D.T. 17/07/2398 Ore 06:28 - D.S. 75540.46
>
> Gli ufficiali superiori come di consueto erano giunti un po’ in anticipo
> ed erano già seduti attorno al grande tavolone centrale in silenzio
> quando gli ufficiali in comando entrarono nella sala. Kuribayashi mosse
> come di consueto una mano, in modo che gli ufficiali restassero seduti, poi
> prese posto con Nimosit a capo tavola.
>
> “Signori, fra circa tre ore saremo giunti alla nostra destinazione..” il
> Capitano osservò i volti dei suoi uomini studiandone le espressioni, alcuni
> avevano l’aria decisa e determinata di chi non vedeva l’ora di inziare ed
> altri sembravano più cupi e preoccupati “Come ben sapete è giunto il
> momento di mettere a punto gli ultimi dettagli.. inizierò ricordando a
> tutti voi che la squadra di sbarco, così come decisa dal Comandante
> Nimosit, sarà composta da quattro soggetti. Vi parteciperanno i Comandanti
> Thevek, Kuz e Sev assieme al Tenente Oxila e per l’occasione faranno uso
> della navetta cardassiana, questo permetterà loro di risultare più
> credibili”
>
> “La seconda squadra la guiderò personalmente” Nimosit prese la parola “Con
> me verrà il Comandante Di Maria oltre a quattro ufficiali della sicurezza..
> seguiremo le operazioni da una navetta con cui raggiungeremo il polo
> magnetico della luna del pianeta Volnar, questo ci permetterà di essere
> molto vicini ma al contempo virtualmente invisibili.. o quantomeno
> difficilmente individuabili”
>
> “I Comandanti McLeods, Bohr e Romanov resteranno in plancia con me a
> monitorare la situazione” Kuribayashi osservò per un attimo i suoi uomini
> per poi proseguire “Abbiamo provveduto con l’ausilio dei Comandanti Bohr e
> Thevek alla predisposizione di accurate coperture che potessero permettere
> alla squadra di sbarco di operare in sicurezza, per quanto possibile..” il
> Capitano portò lo sguardo sul consigliere cedendole la parola
>
> “All’incirca due anni fa, la USS Corwin ricevette la richiesta d’aiuto da
> parte di un ufficiale della Flotta che era stata fatta prigioniera da
> alcuni pirati orioniani.. ritenne correttamente che il messaggio fosse vero
> ed intervenne assieme ad altre tre navi catturando il gruppo di navi pirate
> e liberando i membri della USS Freud ancora in mano loro.. ovviamente i
> pirati cercarono molto presto di raggiungere un accordo per alleggerire la
> propria posizione e, oltre ad aver consegnato una lunga lista di loro
> complici, ci hanno dato le prime informazioni di quella che veniva chiamata
> la base Asylum.. c’è voluto molto tempo e lo sforzo congiunto di molti
> vascelli federali ma all’incirca un mese fa è stata individuata quella
> base, sede di un mercato illegali d’armi. Ovviamente questo ha portato
> molti contrabbandieri a dover scegliere nuovi mercati per vendere le
> proprie merci, fra cui il mercato di Volnar..” Dwalla prese fiato “Questo
> per noi è positivo perchè in questo periodo vi sono più probabilità che
> qualche volto nuovo possa giungere da questa parti. Ad ogni modo,
> considerato l’aggancio che abbiamo ottenuto, abbiamo optato per non
> apportare modifiche troppo eccessive ai membri della squadra per non
> rischiare di non essere più credibili”
>
> “Non credo di capire come ciò possa esserci d’aiuto” Kuz osservò i
> colleghi con espressione perplessa
>
> “In realtà ha una grande importanza.. ma lo capirete in seguito” Bohr
> prese la parola osservando dapprima Kuz e poi Dwalla “La nostra scelta è
> stata quella di porre a capo della squadra sotto copertura la romulana
> Kanee e la Trill Yizrid Mer, ossia i Comandanti Dwalla e Kuz.. mentre gli
> altri avranno il ruolo di guardie del corpo, e quindi il Comandante Sev
> sarà il bajoriano Edwin Krueger ed il Tenente Oxila sarà l’umano Joshua
> Spencer, tutti al soldo del contrabbandiere Henry Morgan”
>
> “Il motivo per cui abbiamo optato per questa formazione della squadra è
> legata alla prassi commerciale che veniva applicata su Asylum. Al primo
> sbarco una o più vallette, che di solito erano amanti o concubine del
> contrabbandiere, scendevano accompagnate da delle guardie del corpo per
> illustrare un campione di mercanzia... solo se il prezzo offerto era
> interessante provvedeva ad informare il proprio padrone” Dwalla sorrise a
> Kuz “Potrebbero fare delle domande sulle caratteristiche dell’arma, noi
> avremo il ruolo di venditrici… per così dire”
>
> “Sono coperture davvero sicure? Probabilmente è vero che in questo momento
> arrivano anche facce nuove ma.. alla fine fra contrabbandieri i nomi
> circolano” la domanda di Sev attirò l’attenzione su di lui
>
> “Abbiamo provveduto già a far affiorare i vostri nominativi nei circoli
> giusti.. l’intelligence ha fatto un ottimo lavoro a riguardo” Dwalla
> osservò per un attimo Romanov che annuì e poi proseguì “Ognuno di noi ha
> una fedina penale con qualche macchia da nascondere, ve ne sarà data copia
> in modo che possiate impararne la parte”
>
> “Quale sarà il nostro contatto?” chiese Kuz
>
> Dwalla sorridendo attivò lo schermo visore mostrando il volto di un
> criminale klingon con un ghigno che lo faceva sembrare uno psicolabile “Relan-Kan,
> del clan Relan.. dovremo cercare lui. A quanto pare ha una fedina penale
> decisamente lunga”
>
> “In infermeria siamo pronti a modificare i vostri lineamenti facciali in
> modo da rendervi del tutto irriconoscibili” Di Maria osservò i colleghi
> “Lavoreremo in contemporanea su ognuno di voi e ritengo che dopo un’oretta
> sotto le nostre mani sarete talmente diversi che non vi riconoscerà neppure
> vostra madre”
>
> “Come riusciremo a comunicare con voi?” Lan osservò i colleghi per poi
> soffermarsi sul capo ingegnere
>
> “Per quanto riguarda le dotazioni che avrete, diverrete i nostri occhi e
> le nostre orecchie a terra..” Ripley estrasse una scatolina dalla tasca per
> poi mostrare un piccolo auricolare “Questo piccolo dispositivo vi verrà
> messo nell’orecchio destro.. grazie a questo noi potremo sentire tutto
> quello che sentite voi e voi sentirete quanto noi avremo da comunicarvi,
> anche se cercheremo di limitare al minimo le comunicazioni verso di voi per
> non rischiare che possa saltare la vostra copertura”
>
> “Sono rintracciabili?” Sev osservò il piccolo apparecchio
>
> “No, non lo sono.. sono stati appositamente costruiti per non essere
> individuabili, purtroppo questo ha avuto delle conseguenze.. io e il
> Comandante Kuz abbiamo lavorato molto per la realizzazione delle armi che
> porterete con voi, il tempo per le altre apparecchiature è stato limitato e
> quindi potrebbero non essere in grado di funzionare perfettamente, noi
> potremmo sentire un leggero ronzio di sottofondo dalla nave e dalla
> navetta.. ma voi non dovreste avvertire alcun fastidio”
>
> “E per quanto riguarda l’apparecchiatura video?” Sev osservò l’ingegnere
> “Abbiamo parlato di come saremo le vostre orecchie, ora vorrei sapere come
> ci renderete i vostri occhi”
>
> “Con oggetti come questi..” Ripley mostrò una sorta di piccolo cerchietto
> in metallo “Verranno applicati all’interno dei vostri vestiti come fossero
> delle puntine al contrario.. la piccola punta non si noterà ma fungerà da
> telecamera, quindi potremo vedere tutto ciò che vi sta frontalmente.. anche
> questo dispositivo è schermato”
>
> “Resta solo un’ultima cosa di cui parlare.. quale sarà l’arma?” Nimosit si
> voltò verso Ripley e Kuz in attesa
>
> “Una coppia di siluri Comandante..” Ripley prese la parola
>
> “Dei semplici siluri?” chiese un po’ perplesso Romanov
>
> “Si tratta di una tipologia di siluri altamente complessa, con un
> potenziale offensivo estremamente elevato.. non li sottovaluterei”
>
> La scienziata fece un breve sospiro prima di alzare il capo “L’arma che io
> ed il tenente McLeods abbiamo ideato è un siluro con cella di energia
> alimentata a nitrato di metadissicina”
>
> “E come avete fatto a farlo sembrare reale?” chiese nuovamente Nimosit per
> avere qualche informazione in più
>
> “Li abbiamo fatti perfettamente funzionanti..” rispose Kuz per poi
> concludere “Ma avranno nascosto al loro interno un dispositivo che li
> renderà inutilizzabili, abbiamo deciso che nasconderemo ad ognuno dei
> membri della squadra di sbarco un piccolo dispositivo nel polso.. in caso
> di necessità basterà sfiorarlo e tutto il nitrato verrà distrutto in poco
> tempo rendendo i siluri del tutto inoffensivi”
>
> “E’ un bel rischio portare in un simile luogo un’arma funzionante..”
> intervenne Oxila
>
> “Si, ma sarebbe ancora più rischioso trovarsi con una falsa arma e venire
> scoperti” intervenne Sev “Immagino che le nostre colleghe abbiano tenuto
> conto dell’esperienza che avranno il comitato di benvenuto a Volnar”
>
> “Esatto” si limitò a rispondere Kuz
>
> “Bene Signori, il piano credo che sia chiaro.. a questo punto sapete cosa
> fare, in libertà!”
>
>
> Navetta cardassiana
>
> D.T. 17/07/2398 Ore 09:32 - D.S. 75540.81
>
> Lan manovrava con grande destrezza la navetta che, seppure avesse visto
> sicuramente giorni migliori, era pienamente operativa. Il lavoro eseguito
> da Di Maria sui suoi colleghi era stato talmente accurato che, fra
> cicatrici più o meno estese, i due ufficiali uomini sembravano più una
> coppia di assassini psicopatici piuttosto che membri della Flotta Stellare.
> Dwalla e Kuz, viceversa, proprio per il ruolo che occupavano nel piano,
> erano assolutamente meravigliose, avvolte in abitini talmente corti e
> sgambati da lasciare ben poco all’immaginazione.
>
> “I nostri colleghi sono arrivati ora a posizionarsi sul polo magnetico
> della luna.. tutto come nei piani” Lan fece rapidamente rapporto
>
> “Ma esattamente chi sarebbe questo Relan?” la domanda di Kuz ruppe il
> silenzio che si era creato sulla navetta
>
> “Relan-Kan, del clan Relan..” Dwalla stava osservando fuori dalla navetta
> la superficie del pianeta Volnar con espressione pensierosa “Non si tratta
> di una delle famiglie più importanti all’interno del mercato clandestino,
> ma sembrerebbero essere collegati al clan Tulun”
>
> “Il clan Tulun?” chiede Lan senza voltarsi, continuando a pilotare la
> navetta “Questo ci permetterà di raggiungere le aste?”
>
> Il consigliere si voltò verso il pilota “I Tulun sono uno dei tre clan che
> gestiscono il complesso clandestino e quindi sono importanti... che questo
> ci permetta davvero di raggiungere l’asta che ci interessa… beh, c’è più la
> speranza che la certezza”
>
> “In che senso?” Lan si girò indietro per un attimo prima di tornare a
> prestare la propria attenzione al timone “Pensavo che tutto questo piano
> fosse stato ideato per arrivare all’asta clandestina..”
>
> “Su un’installazione grande come quella di Volnar non si tiene un’asta
> singola al giorno ma svariate aste che si differenziano per la tipologia di
> merce venduta..” Kuz incrociò le braccia al petto “Ad ogni asta partecipano
> solo coloro che sono interessati alla vendita o all’acquisto di quella
> particolare tipologia di materiale. Del resto pensi ad un terrorista, a
> cosa potrebbe servirgli partecipare ad aste di organi? A nulla!”
>
> “Noi stiamo scendendo con un’arma..” Sev prese la parola “Un’arma potente
> da quanto spiegato.. questo significa che, se li convinceremo, saremo
> instradati verso le maggiori aste d’armi.. ma quello che stiamo cercando
> non sappiamo cosa sia.. un arma? Un reperto archeologico in grado di
> riscrivere la storia? Qualcosa a cui non abbiamo ancora pensato? Le
> possibilità sono infinite.. non possiamo far altro che cercare di entrare
> nel giro e poi indagare”
>
> “Chiamata in entrata.. è dal pianeta” la voce di Lan fermò tutti i
> ragionamenti
>
> “Bene signori, si va in scena” rispose serafica Dwalla
>
>
> Navetta privata sconosciuta – polo magnetico Volnar V
>
> D.T. 17/07/2398 contemporaneamente - D.S. 75540.81
>
> Il sulibano aveva dovuto attendere ma tutto ciò che aveva programmato era
> a poco a poco successo; i federali erano una strana razza, a volte avevano
> dei lampi di genio in grado di mettere in pericolo anche i piani meglio
> congegnati, ma di norma tendevano ad essere sin troppo abitudinari e questi
> li rendeva sfacciatamente prevedibili. Gli occhi attenti incastonati nella
> faccia giallastra e completamente glabra avevano scrutato la Vancouver con
> la sicurezza che le interferenze di Volnar V, pianeta di classe Y
> potentemente magnetico ed attraversato da tempeste elettromagnetiche
> costanti, lo avrebbe reso del tutto invisibile alle scansioni.
>
> Aveva atteso che le due navette si allontanassero dal vascello abbastanza
> da poter ritenere che il loro piano fosse scattato ed ora che, finalmente,
> sentiva nell’aria il dolce profumo del trionfo, si preparò a portare avanti
> il piano.
>
> Digitò alla consolle aprendo un canale criptato e restò in attesa sino a
> vedere apparire sullo schermo il volto di un sulibano alto e magro
> “Signore.. tutto sta andando come era stato previsto”
>
> =^= La Nave? =^=
>
> “In posizione mio Signore, sono caduti in trappola”
>
> =^= L’equipaggio? =^=
>
> “Dalla nave sono partite due navette, una cardassiana e una federale..
> qualsiasi sia il loro piano, sicuramente il vascello non se ne andrà sino a
> che i suoi uomini non saranno tornati a bordo”
>
> =^= Molto bene.. diamo inizio alla fase due =^=
>
>
> USS Do'vala - plancia
>
> D.T. 17/07/2398 contemporaneamente - D.S. 75540.81
>
> Nimosit sedeva alla postazione del timone; da quando era Primo Ufficiale
> le possibilità di poter pilotare personalmente erano scese drasticamente
> rasentando lo zero, eppure non aveva perso nemmeno un po’ della sua
> abilità. La navetta era scivolata fuori dalla Vancouver con tranquillità e
> successivamente, sotto l’esperta guida del primo ufficiale, si era portata
> in posizione; non un problema, non un imprevisto.
>
> “Dice che possano essersi accorti di noi?”
>
> La voce di Di Maria fece voltare Nimosit solo per un attimo, poi
> l’attenzione del primo ufficiale tornò alla consolle “Lo escludo.. la rotta
> che ho scelto ci dovrebbe aver mantenuto virtualmente invisibili sino a
> qui.. ed ora che siamo in posizione sopra il polo magnetico della luna non
> dovremmo avere dei problemi”
>
> “Ed i nostri compagni?” Di Maria avanzò un po’ per avvicinarsi di più
> verso Nimosit
>
> “Loro sono stati sicuramente individuati, si stanno avvicinando abbastanza
> rapidamente” Nimosit era concentrato e fissava la consolle per cogliere
> qualsiasi segnale di pericolo “Ora staremo a vedere quale tipo di benvenuto
> sarà riservato loro..”
>
> “Potrebbero tentare di abbatterli?”
>
> “Sono contrabbandieri.. ritengo che si vorranno sincerare che non vi sia
> qualcosa di utile sulla navetta prima di abbatterla. Sempre che non
> capiscano che si tratta di federali, in quel caso…” Nimosit non terminò la
> frase
>
> Di Maria osservò il superiore “In quel caso li abbatteranno?”
>
> “In quel caso potrebbero tentare di abbatterli, ma al timone c’è il
> tenente Oxila.. credo nelle sue possibilità, è dannatamente bravo, sarà in
> grado di disimpegnarsi”
>
>
> Navetta cardassiana
>
> D.T. 17/07/2398 Ore 09:59 - D.S. 75540.87
>
> =^= Identificatevi! =^=
>
> Il tono perentorio del klingon che era apparso sullo schermo era nulla
> rispetto all’espressione che aveva in volto; il ghigno che aveva sfoderato
> lo faceva apparire ancora più minaccioso ma lo rendeva anche ben
> riconoscibile, era Relan-Kan, del clan Relan. La fortuna sembrava aver
> girato per il meglio, il loro ignaro contatto era proprio colui che gli
> stava dando il benvenuto.
>
> Dwalla fece un passo avanti per poi prendere la parola “Siamo le
> ambasciatrici di Henry Morgan, ci ha inviate qui per proporre un affare”
>
> =^= Non lo conosco.. che ti fa pensare che la cosa possa interessare i
> miei avventori? =^=
>
> Kuz si portò al fianco di Dwalla sorridendo, non era pienamente a suo agio
> con un abito così ridotto ma nonostante tutto fece bel viso a cattivo gioco
> “Perché le armi che il nostro signore vi propone sono uniche.. non
> riuscirete a recuperarne altre in tutto il quadrante”
>
> La risata del klingon fece quasi accapponare la pelle delle due donne,
> entrambe ebbero la strana sensazione che la persona con cui stavano
> parlando non fosse mentalmente stabile =^= Bambola, lo dicono tutti..
> peccato che raramente sia vero =^=
>
> “Ah.. beh, se dei siluri potenziati con nitrato di metadissicina non fanno
> per voi vorrà dire che troveremo..” Kuz si voltò per un attimo verso Dwalla
> “..altri mercati..”
>
> Sullo sguardo di Dwalla si allargò ancor di più un sorriso, mentre con la
> sua migliore faccia da poker osservava il klingon “Siamo qui per fare
> affari.. il nostro signore non apprezzerà un semplice no come risposta”
>
> Alle parole di Kuz il klingon si fece più interessato =^= Ve lo concedo..
> arma interessante, ma non conosco il vostro signore e gli estranei non sono
> graditi qui =^=
>
> “Forse non conosce noi, ma noi sappiamo bene chi è lei.. Relan-Kan, del
> clan Relan. Koloth è un grande amico del nostro signore, sono certa che non
> apprezzerà che proprio tu.. che gli devi così tanto.. non abbia accettato
> il nostro arrivo”
>
> =^= Koloth? =^=
>
> “Aveva garantito al nostro signore che avresti fatto in modo di farci
> scendere e ci avresti aperto le porte delle migliori aste..” Kuz sorrise
> cercando di non apparire nervosa “Forse si è sbagliato e stiamo solo
> perdendo il tempo del nostro signore..”
>
> Dwalla osservò Kuz “Già.. Forse dovremmo avvertire il nostro signore che
> l’aggancio di Koloth non è intenzionato ad aiutarci..”
>
> =^= Non sarà necessario..=^= la voce di Relan-Kan si fece fredda =^=
> Scendete a vostro rischio e pericolo. Se dopo le verifiche della merce la
> riterrò degna di nota, vi farò accedere alle aste ma sappiate.. io vi
> garantisco di entrare.. non di uscirne vivi =^=
>
> La comunicazione si chiuse e Kuz tirò un sospiro di sollievo appoggiandosi
> ad una paratia. Sev ed Oxila, che sino a quel momento erano rimasti in
> silenzio per mantenere il loro ruolo, osservarono le due donne sino a che
> Oxila ruppe gli indugi “Possiamo scendere.. mi è giunto un corridoio di
> avvicinamento.. saremo a terra fra poco”
>
> Sev scosse il capo “Non mi piace affatto quel tipo..” il sesto senso del
> capo della sicurezza era già in allerta “Dwalla, Denay.. voi siete a capo
> della squadra nella missione di copertura, e ve la siete cavata bene
> durante la comunicazione, ma voglio precisare una cosa: quando saremo a
> terra.. se vi dico di correre al riparo, voi correte..”
>
>
> USS Vancouver - Plancia
>
> D.T. 17/07/2398 Ore 10:24 - D.S. 75540.91
>
> Gli ufficiali superiori rimasti sulla nave avevano raggiunto il Capitano
> in plancia ed ora seguivano la missione dalle varie consolle, ascoltando il
> dialogo che stava avvenendo sulla navetta. Kuribayashi, a differenza dei
> suoi uomini, faticava a concentrarsi su quanto avveniva nella plancia; il
> suo pensiero era ancora sulla conversazione avuta con Kelley, il dubbio sul
> perché qualcuno potesse organizzare un piano così complesso lo lasciava
> spiazzato.
>
> “Comandante Bohr.. tutta la nave è stata verificata per escludere che vi
> siano state ulteriori manomissioni. E’ corretto?”
>
> Cedric sollevò il capo dalla consolle “Si signore, non è stato trovato
> nulla”
>
> “Quindi fisicamente la nave non ha subito altre modifiche strutturali
> ma..” aggiunse Kuribayashi dopo qualche attimo di riflessione “Per quanto
> riguarda il software? Il computer di bordo è del tutto funzionante ed
> operativo?”
>
> Cedric rimase per qualche attimo in silenzio “Ipotizziamo di si..”
>
> Il Capitano si arrestò di colpo “Ipotizzate, Comandante?”
>
> Ripley prese la parola “Questa nave fa parte di una nuova classe di
> vascelli, il suo software è di ultima generazione.. è dissimile rispetto a
> quello di tutte le altre classi, o comunque ha svariate parti più evolute
> rispetto ai sistemi informatici presenti sulle altre navi” fece una piccola
> pausa “So che la sezione informatica aveva verificato se il software del
> computer fosse identico alla copia di backup e la risposta è stata
> affermativa.. ma da quando si è detto che le modifiche potrebbero essere
> state apportate ancora nei cantieri, hanno iniziato a temere che anche la
> copia di backup potrebbe essere stata corrotta”
>
> “Quindi?” lo incalzò il Capitano
>
> “Quindi si tratta di un lavoro molto complesso” Bohr osservò il Capitano
> “E i controlli sono ancora in corso”
>
> “Capitano..” la voce di Romanov fece voltare tutti in plancia “Nave
> sconosciuta in avvicinamento rapido alle nostre coordinate”
>
> Kuribayashi si voltò verso l’ufficiale alle comunicazione “Li contatti..”
>
>
> Nave sconosciuta
>
> D.T. 17/07/2398 contemporaneamente - D.S. 75540.91
>
> Il sulibano che ne stava seduto al centro della plancia sembrava
> profondamente soddisfatto di se stesso ed osservava con interesse i propri
> uomini alle varie consolle.
>
> “Siamo alla distanza desiderata signore” il timoniere si limitò a fare
> rapporto
>
> “La Vancouver?”
>
> “Ci chiamano, signore..”
>
> “Molto bene.. diamo inizio al caos”
>
> “Sì signore..” risposero all’unisono tutti i presenti in plancia
>
>
> USS Vancouver - Plancia
>
> D.T. 17/07/2398 pochi minuti dopo - D.S. 75540.92
>
> “Non rispondono!”
>
> L’ufficiale delle comunicazioni stava ancora digitando alla consolle,
> cercando di inviare comunicazioni su tutte le frequenze, ma dalla faccia
> piuttosto scura si poteva comprendere come purtroppo non stesse ottenendo
> risultati.
>
> “Sono sempre più vicini..” Romanov alzò il capo “Seppure non abbiano
> ancora alzato gli scudi né attivato le armi, tutto ciò non mi piace”
>
> Kuribayashi annuì riflettendo “La capisco.. passiamo in allarme giallo”
>
> Romanov digitò alla consolle e nella plancia si udirono il suono delle
> sirene ma tutto terminò in poco tempo, poi uno sfarfallio delle luci
> segnalò che qualcosa non andava “Qualcosa non va..” l’ufficiale tattico
> capo iniziò a digitare freneticamente “Siamo senza scudi… mi è impossibile
> attivarli!”
>
> Ripley corse ad una consolle “E’ un attacco hacker al nostro computer..
> quello che temevamo è appena successo, hanno attivato un protocollo che sta
> via via prendendo il controllo di tutti i nostri sistemi”
>
> “Disattivatelo e allontaniamoci un po’ di qui!” la voce di Kuribayashi fu
> secca, lasciando trasparire tutta la sua rabbia
>
> “Non è così semplice.. sta agendo come un virus informatico..” Ripley
> digitò alla consolle “Ha già preso il controllo degli scudi, delle armi e..”
>
> “..dei sistemi di propulsione! La nave non è più in grado di muoversi,
> Capitano!” la voce del timoniere fece scendere il silenzio per vari istanti
>
> “Ci sono.. ci sono…” Ripley digitava freneticamente “Sono quasi riuscita
> ad arginarlo…”
>
> “Le consiglio di muoversi..” intervenne Romanov “Sono ad un passo dal
> prendere il controllo dei sistemi ambientali, se dovessero toglierci l’aria
> non sopravvivremo a lungo!”
>
> “Isolato!” affermò con una certa soddisfazione Ripley “Isolato.. non sono
> riuscita ancora a recuperare i sistemi disattivati ma se non altro il virus
> non è più in grado di mettere fuori gioco altri sistemi vitali della nave..
> ora servirebbe che la sezione informatica lo debelli definitivamente”
>
> “Molto bene, vediamo di muoverci!” Il Capitano osservò i suoi uomini
> “Siamo maledettamente esposti, potrebbero attaccare in ogni momento!”
>
> Bohr prese la parola “Signore, forse, se la sezione informatica cercasse
> di eliminare questo virus direttamente dalla sala macchine, potrebbero
> avere un accesso più diretto e sicuro al computer di bordo!”
>
> “Procedete!”
>
> Bohr uscì dalla plancia quasi di corsa mentre l’ufficiale tattico capo
> stava ancora verificando la propria consolle “Signore.. dato che siamo
> esposti, perchè non attaccano?” Romanov osservò il capitano mentre il volto
> di Kuribayashi, come se fosse stato colto da un’illuminazione, si faceva
> via via più scuro e iracondo
>
> “Non voglio danneggiare la Vancouver.. a loro serve la nostra nave!”
> Kuribayashi osservò il suo ufficiale tattico capo “Se una delle più moderne
> navi ammiraglie della Flotta, senza una motivazione, dovesse aprire il
> fuoco su di un mercato controllato da tre importanti casate klingon, con
> amici e conoscenze abbastanza potenti da far giungere il problema alle
> orecchie del cancelliere, quali sarebbero le conseguenze?”
>
> Romanov si voltò verso il suo superiore con espressione fredda “La
> guerra..” fece una breve pausa “Probabilmente darebbero il via a delle
> rappresaglie sui pianeti più vicini al confine, ma la federazione non li
> lascerebbe mai attaccare popoli indifesi. La reazione della Federazione
> porterebbe senza possibilità di errori ad una guerra”
>
> Kuribayashi annuì “Ci hanno voluto qui per portare la Federazione in
> guerra, non so a cosa possa servire l’oggetto che è stato rubato sulla
> navetta ma chiunque stia agendo molto probabilmente sa una cosa.. la Flotta
> Stellare non gli avrebbe mai permesso di perpetuare i loro piani, sempre
> che però non sia impegnata ad altro..”
>
> “Come in una battaglia con i klingon.. ”
>
> “Teletrasporti!! Teletrasporti multipli!!” la voce di Ripley suonò più
> alta di quasi un ottava “Stanno abbordando la nave!!”
>
> Kuribayashi strinse i denti per la collera prima di digitare alla consolle
> per attivare l'interfono “Capitano a tutti i ponti, abbordaggio in corso..
> prepararsi a difendere la nave!” quindi si voltò con occhi fiammeggianti
> verso Romanov “Si racconta che un cadetto della tattica sia riuscito da
> solo ad elaborare e mettere in atto una strategia che impedì a un intero
> equipaggio romulano di prendere il controllo di una nave federale senza
> neppure una perdita.. la sfido a fare di meglio!”
>
>
> USS Do'vala - plancia
>
> D.T. 17/07/2398 contemporaneamente - D.S. 75540.92
>
> “E adesso cosa facciamo?” Era la domanda che più o meno tutti i presenti
> sulla navetta federale avevano fatto al primo ufficiale che, oramai, non
> sapeva più se prestare attenzione alla squadra di sbarco o alla Vancouver.
>
> “Ma che diavolo succede sulla nave? Non hanno attivato gli scudi.. non
> hanno dato informazioni.. inizio a preoccuparmi!” chiese Nimosit prima di
> avvicinarsi al dottore “Possibilità di abortire la missione, nessuna
> immagino..”
>
> “Sono atterrati ed ora stanno dimostrando la validità dell’arma per poter
> essere accolti alle aste.. sono sotto mira di sei klingon con a capo il
> nostro contatto” Di Maria scosse il capo “Per come la vedo io nessuna..”
>
> “Signore! Teletrasporti multipli dalla nave sconosciuta sulla Vancouver!
> Abbordano la nave!”
>
> La voce dell’ufficiale della sicurezza fece voltare Nimosit “Non hanno
> subito attacchi sino ad ora, quindi devo presupporre che per qualche motivo
> non sono in grado di alzare gli scudi!”
>
> “Signore, sulla nave potrebbero aver bisogno di noi..” intervenne uno
> degli ufficiali
>
> “Si ma anche sul pianeta hanno bisogno di noi, senza contare come questa
> navetta difficilmente possa fare qualcosa contro quel vascello!” intervenne
> un altro degli ufficiali presenti sulla navetta
>
> Di Maria, cercando di mantenere la calma osservò Nimosit “Signore.. la
> nostra posizione non è semplice, siamo in copertura dei nostri colleghi
> presenti sul pianeta, qualora fossero in pericolo soltanto noi potremmo
> intervenire.. d’altro canto anche la nave è in pericolo, cosa facciamo?”
>
>
> __________________________________________
>
> Riassunto:
>
> Sulla nave fremono i preparativi della missione di sbarco:
>
> -
>
> vengono creati dei particolari siluri;
> -
>
> si predispongono le coperture;
> -
>
> vengono creati dei congegni per i membri della squadra di sbarco.
>
> Parallelamente Kuribayashi è alle prese con il mistero della trappola
> nella quale si sta cacciando la Vancouver, tanto che contatta il capo
> cantiere Kelley per avere informazioni in merito. Seppure capisce chi e
> quando ha manomesso la nave ancora non comprende il motivo.
>
> La missione ha inizio ma proprio quando tutto sembra funzionare
> perfettamente la nave finisce sotto un attacco hacker che la priva di
> scudi, armi e propulsione. Fermato il virus prima che possa rendere
> inutilizzabili altri sistemi vitali della nave ha inizio l’abbordaggio.
>
> A distanza il primo ufficiale osserva e a lui l’ardua decisione: tornare
> sulla Vancouver tentando di aiutare il capitano o restare in copertura
> della squadra di sbarco?
>
>
> -
>
> Dwalla / Sev / Kuz / Oxila - Sul pianeta, sotto tiro di sei klingon e
> di fronte a Relan-khan che mostrano i siluri nella speranza di poter
> accedere alle aste
> -
>
> Kuribayashi / Romanov / Bohr / Ripley - Tentano di riprendere il pieno
> controllo della nave e fermare l’abbordaggio
> -
>
> Nimosit e Di Maria - sull’altra navetta, indecisi sul da farsi.
>
>
>
> _______________________________________________
> Stml2 mailing list
> Stml2 a gioco.net
> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml2
>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
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Maggiori informazioni sulla lista
Stml2