[Stml20] 12.01 Un imbarco turbolento
Capitano Shran
cap.shran a gmail.com
Sab 17 Gen 2015 19:49:13 CET
Lucaa, Ermeeees suuu daaaaii con i commenti!!
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Capitano Shran
USS Marconi
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Email: cap.shran a gmail.com
Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
USS Marconi:
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CV:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
Skype: dolcevoloo
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"Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
Il giorno 15 gennaio 2015 21:14, Reis Squiretaker <
vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> ha scritto:
> Ops.. cento frustate per la Klingon ahahah
>
> ========================
> Tenente Durani della Casata di Kanjis
> Ufficiale Tattico Capo
> USS Marconi NCC-29303
> [CV]:
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=205
> ========================
>
> *From:* federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com>
> *Sent:* Thursday, January 15, 2015 8:03 PM
> *To:* USS Marconi <stml20 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml20] 12.01 Un imbarco turbolento
>
>
> Una sola cosa...il capo della sicurezza di DS16 si chiama Riccardi non
> Rinaldi...
>
> --
> Inviato da myMail per Android
>
> giovedì, 15 gennaio 2015, 04:19PM +01:00 da "Reis Squiretaker" <
> vanessa_reis_squirtaker a outlook.it>:
>
> Accetto il turno!
>
> =====================================
>
> *****************************************
> Brano 12.01
> Titolo: Un imbarco turbolento
> Autore: Tenente Durani della Casata di Kanjis
> Brano Precedente: L’Arca di Noè
> *****************************************
>
> Deep Space 16 Gamma – Ufficio del Capitano Tomphson – 06/01/2395 – Ore
> 11.27
>
> Guardò l’ora.. erano passati meno di cinque minuti dall’ultima volta..
>
> Sbuffando, il capitano Tomphson riprese a scorrere alcuni rapporti,
> stilando
> noiose pratiche burocratiche.. erano quelli i momenti in cui rimpiangeva i
> tempi dei servizi segreti.. certo allora conviveva con ansia, paranoia e
> preoccupazioni, ma l’azione e l’adrenalina erano un ottimo corroborante per
> il fisico e la mente.
>
> Non poteva dire di annoiarsi sulla stazione spaziale.. tenere a bada
> Klingon, Cardassiani e Romulani nonché le varie delegazioni ed equipaggi
> che
> si avvicendavano era particolarmente impegnativo.. ma causava anche
> un’infinità
> di scartoffie, permessi e problematiche di ogni genere.
>
> Il suo Primo Ufficiale lo aiutava parecchio: la Garcia incarnava pienamente
> l’idea di una donna volitiva e decisamente tosta, ma se questo aveva i suoi
> pregi, permettendole di tenere a bada le teste calde e tirarsi fuori da
> impacci di ogni tipo, era anche vero che la diplomazia non era il suo
> forte.
> E quindi le rogne toccavano a lui.
>
> Ce n’erano state parecchie negli ultimi mesi, piccole e grandi.. e
> dall’ultimo
> dispaccio del Dipartimento per la Gestione del Personale ne erano in arrivo
> almeno un altro paio.
>
> Una in particolare lo preoccupava: l’attracco il giorno successivo di un
> tenente. Niente di fuori dal comune all’apparenza, uno dei tanti rimpiazzi
> nel naturale turnover del personale di Flotta, se non fosse che l’ufficiale
> in questione era una Klingon purosangue.
>
> Nei mesi appena trascorsi aveva dovuto vedere coi suoi occhi ed affrontare
> personalmente i modi di fare Klingon e quindi era certo che sarebbero sorti
> dei problemi. Per via dell’onore e delle loro stramaledette regole.
>
> La giovane Klingon in questione infatti apparteneva ad un Casato un tempo
> importante, ma ora in disgrazia, colpito da degradazione per uno dei suoi
> membri più influenti e col patriarca decisamente furioso nei confronti
> dell’Alto
> Consiglio. A Resh non interessavano i giochi di potere dell’Impero Klingon,
> ma non voleva vedere la sua base terreno di lotte interne.
>
> Per questo, appena ricevuto la comunicazione dall’Ammiragliato per il nuovo
> personale da assegnare alla sua stessa stazione ed alla USS Marconi, aveva
> attivato la Garcia per ottenere rapporti dagli informatori che
> intelligentemente avevano sparso per tutta la base.
>
> Ripensandoci, a Resh venne da sorridere.. l’idea era degna del suo
> supervisore ai tempi dei servizi segreti: il comandante Lancer.
>
> Il sorriso durò appena un attimo.. Resh era preoccupato.. non aveva ancora
> alcuna notizia.. guardò nuovamente l’ora: l’appuntamento con Manuela era
> per
> mezzogiorno, ma già da diversi minuti la mente di Resh si arrovellava
> sull’argomento
> e non riusciva a pensare ad altro.
>
> Le sue elucubrazioni mentali si interruppero al trillo della porta del suo
> ufficio e dalla voce decisa della Garcia.
>
> “E’ permesso Capitano?”
>
> “Prego comandante si accomodi” rispose Tomphson prima di attivare un
> disturbatore energetico
>
> Garcia attese qualche istante per essere sicura dell’effettivo
> funzionamento
> dell’apparecchio. Anche lei lo conosceva, era piuttosto arcaico come
> funzionamento ma faceva il suo dovere.
>
> “Allora Manuela che hai saputo?”
>
> Il passare dal lei al tu in privato era abbastanza abituale per Resh ma
> Manuela non si era ancora abituata pienamente alla cosa e non poté
> trattenere un sorriso, prima di iniziare a parlare liberamente.
>
> Deep Space 16 Gamma – Hangar 4 – 07/01/2395 – Ore 16.11
>
> L’arrivo della USS Raging Queen NCC-42284 classe Curry era previsto nel
> giro
> di pochi minuti.. aveva già ottenuto l’autorizzazione all’attracco.
>
> Manuela Garcia, appena era stata avvertita, si era immediatamente diretta
> all’Hangar numero 4. Si era mossa con disinvoltura come in una tranquilla
> passeggiata, ma in realtà la sua camminata era percettiva. Osservava e
> catalogava chiunque incontrasse sul suo cammino.
>
> La sera precedente, dopo un ennesimo incontro con Tomphson, aveva ordinato
> a
> Rinaldi di mettere alcune guardie discretamente attorno all’Hangar 4. Era
> una procedura standard, visto che con la Raging Queen sarebbero arrivati
> materiali, provviste e beni che potevano attrarre indebite attenzioni di
> Ferengi avidi e non solo. Tuttavia erano state date istruzioni più
> tassative
> del solito.
>
> * Nessuno ha chiesto spiegazioni.. tanto meglio perché non ne avrebbero
> avute *
>
> Mentre rifletteva notò un paio di Klingon bighellonare in attesa di
> qualcosa
> ed un altro paio che si aggiravano come disinteressati. Non ci sarebbe
> stato
> nulla di strano, se non fosse stata mentalmente in allerta.. i primi due
> erano troppo distanti, gli altri due invece potevano causare problemi.
>
> Sembravano disarmati ma erano due maschi grandi e grossi.. a mani nude
> avrebbero fatto il loro dovere e tutto quello che voleva evitare era una
> rissa.
>
> Mentre rimarginava su come mandare via quegli ospiti indesiderati, la
> Raging
> Queen aveva attraccato e ben presto sarebbero scesi i membri del nuovo
> personale e quelli destinati alla USS Marconi.
>
> Non poteva scacciarli da lì senza attirare attenzioni non desiderate, né
> poteva richiamarli perché non facevano nulla di male.. sembravano curiosi
> in
> attesa di qualcosa o qualcuno.
>
> Quel qualcuno si materializzò ben presto nel tunnel dell’attracco: una
> Klingon non tanto alta e con lunghi capelli lasciati liberi sulle spalle
> più
> alla maniera umana che come tipicamente li portavano le femmine della sua
> razza. Ma bastava vederla camminare, col suo portamento fiero e deciso, per
> capire che apparteneva al suo popolo.
>
> I due klingon più vicini si diedero di gomito puntando quella che sembrava
> il loro obbiettivo. E la femmina klingon ricambiava dardeggiando con gli
> occhi.
>
> * Ecco ci siamo, ci mancava solo questa *
>
> Come a leggere i suoi pensieri si materializzò, spuntando da dietro ad
> alcune casse, l’ingegnere della stazione: Karana..
>
> * Ma certo dannazione! Come ho fatto a non pensarci? Karana appartiene al
> Casato dei Vok.. è bionda ma è klingon per metà.. Merda! *
>
> Prima che Manuela potesse decidere che strategia attuare, l’ingegnere le
> rivolse un rapido cenno come a tranquillizzare il suo superiore prima di
> pararsi col suo metro e ottantacinque dinnanzi ai due Klingon ed iniziare
> con loro una rapida e concitata discussione.
>
> Manuela non aveva sentito pienamente tutto, ma dalla postura Karana aveva
> messo sul piatto tutta la sua autorità di tenente comandante unitamente
> alla
> forza del suo Casato.. in un primo momento i due bestioni avevano riso, ma
> si erano fatti ben presto seri e allontanati rapidamente.
>
> Il tutto sotto gli occhi fintamente distratti dell’altra coppia di Klingon
> più distante.
>
> Manuela sorrise mentre ripensava alla dinamica del tutto.. i Vok con quel
> semplice gesto avevano manifestato lealtà ed amicizia ai Kanjis.. e dire
> che
> la Federazione si era prodigata per mantenere un basso profilo.
>
> “Comandante, come mai qui?”
>
> La domanda era retorica, quello che aveva visto era sufficiente, pur
> tuttavia era inconsueto che Karana si presentasse personalmente a ricevere
> personale e materiali ed era bene che tutti attorno fraintendessero la
> reale
> presenza dell’ingegnere capo nell’Hangar 4.
>
> La risposta fu immediata e con un timbro di voce molto forte..
>
> “Non vedo l’ora di conoscere il mio nuovo acquisto.. mi avevano promesso un
> genio della robotica ed un bel prototipo da applicare ad uno dei progetti
> che sto seguendo.. mi scusi ma non sono riuscita a trattenermi.. e quei due
> bestioni mi occupavano tutta la visuale”
>
> Manuela sorrise * Molto bene, sta recitando alla perfezione *
>
> La conversazione durò ancora qualche istante, il tempo di accogliere l’alto
> e dinoccolato nuovo acquisto della sezione ingegneria che viaggiava
> immediatamente dietro al vero obbiettivo di quel comitato di accoglienza:
> il
> Tenente Durani del Casato di Kanjis, ufficiale superiore destinato alla USS
> Marconi.
>
> La giovane Klingon salutò entrambi i suoi superiori per poi rivolgere uno
> sguardo intenso e diretto a Karana a cui semplicemente ruggì un grazie..
> pronunciato a voce abbastanza bassa da non essere udibile ma abbastanza
> alta
> da non sembrare bisbigliato.
>
> Non sarebbe stato onorevole.
>
> Deep Space 16 Gamma – Ufficio del Capitano Tomphson – 08/01/2395 – Ore
> 10.42
>
> “Signori! Basta! Silenzio!”
>
> La voce perentoria della Garcia tagliò l’aria densa di tensione
> dell’ufficio.
>
> Era dovuta intervenire per evitare che Resh si mettesse in qualche guaio:
> livido in volto, fremeva di rabbia.
>
> La delegazione Klingon aveva negato la possibilità di utilizzare la IKS
> Koraga. Le urla di protesta si erano levate forti. L’Ambasciatore K’ooD del
> Casato di P’sat non si era presentato alla richiesta di incontro proposta
> dal Capitano Tomphson.
>
> Resh era letteralmente furioso. La USS Raging Queen non poteva essere
> impiegata per il trasbordo verso la USS Marconi. La USS Fearless era
> sottoposta a revisione. Dare in pasto ai Ferengi un’occasione ghiotta per
> un
> riscatto era impensabile. La possibilità più concreta era convincere
> l’Ambasciatore
> a concedere l’uso del Bird of Pray.
>
> L’Ambasciatore si era però dichiarato indisposto ed aveva mandato quel
> branco di Klingon che urlavano di onore e di rispetto verso l’Impero.
>
> Troppo per i gusti di Manuela che si era trattenuta fin troppo. Doveva
> tutelare l’ufficiale in comando che stava per esplodere e dare a quei
> boriosi una lezione.
>
> Prima che potesse dare sfogo alle sue parole un trillo segnalò l’apertura
> della porta dell’Ufficio.
>
> La sagoma che si scagliava sulla porta era quella di una donna di
> mezz’età..
> bionda sui cinquantacinque anni, vestita con un curioso mix fra
> abbigliamento umano e accessori Klingon.
>
> Tutti nell’ufficio si zittirono all’istante ed il Capitano fece cenno alla
> donna di entrare.
>
> Ellisabeth Stern fece il suo ingresso con molta semplicità, con aria
> marziale squadrando i presenti.
>
> “Capitano Tomphson l’Ambasciatore ha bisogno dei suoi uomini, chiedo scusa”
>
> Prima che Resh potesse solo pensare di rispondere, la Stern ordinò ai
> Klingon di lasciare la stanza.
>
> “Bene ora che siamo soli vi dirò come stanno realmente le cose e ne parlerò
> anche al Tenente Durani, non appena l’avrete mandata a chiamare..
> Organizzate un incontro per domani pomeriggio.. Massima riservatezza.”
>
> Deep Space 16 Gamma – Ufficio dell’Assistente Capo Operazioni – 09/01/2395
> –
> Ore 16.42
>
> Lo spazio era angusto, ma quell’ufficio era uno dei più appartati e lontano
> da occhi e orecchie indiscrete.
>
> Al centro della stanza il Duy’a stava silenziosamente a fissare la Klingon
> che aveva di fronte.
>
> “Assomigli molto al vecchio Kheldas.. il mio Casato ed il vostro non sono
> mai stati amici, ma nemmeno ostili.. ho sempre rispettato i Kanjis e lo
> faccio pure ora, ma non posso offrirti di adoperare la nave che l’Impero ha
> assegnato alla mia persona. Nel mio seguito ho spie e la situazione non è
> tranquilla.. non posso espormi pubblicamente.. ne andrebbe dell’incolumità
> mia e delle persone che amo”
>
> Durani fissava K’ooD senza parlare e lui pertanto continuò con un sospiro
> come se quello che si accingeva a fare gli costasse parecchio
>
> “La donna che io amo e suo figlio Goroth fanno parte del Casato di Gav’iaak
> e so che hanno un debito d’onore nei confronti di tuo padre. Lui è stato
> ucciso, così come tuo zio e i tuoi cugini.. e posso capire che tu voglia
> sapere chi siano i mandanti dietro a tutto questo.. non posso darti quello
> che cerchi, non ancora.. ma ho chi sta lavorando alla cosa. Ma per la tua
> sicurezza non puoi rimanere a bordo.. i miei uomini mi hanno informato
> dello
> spiacevole incidente dell’hangar, scongiurato solo grazie al personale
> della
> stazione. Ho quindi offerto una buona somma di darsek ad un Capitano
> Bajorano. È al comando di un cargo classe Pagh.. non è veloce ma robusta
> come nave. Porterà te ed il resto dell’equipaggio nella zona operativa
> della
> USS Marconi. Partite domattina”.
>
> Cargo Classe Pagh – Plancia – 10/01/2395 – Ore 13.57
>
> La sagoma inconfondibile della Deep Space 16 si stagliava sulla linea
> dell’orizzonte,
> quando Durani fu chiamata dal Capitano Jackros in plancia.
>
> L’alto bajorano aveva acconsentito di fare una deviazione sulla sua rotta
> commerciale per trasportare personale federale alla USS Marconi.. ciò
> nonostante era seccato.. l’ambasciatore aveva preteso che quella giovane
> Klingon si occupasse dei due cannoni al plasma che difendevano la sua nave.
> I darsek erano sufficienti per accettare ma ciò nonostante non era convinto
> che quella fosse la scelta migliore.
>
> Aveva il suo artigliere di fiducia.. il vecchio Mikehact.. eccentrico,
> tendenzialmente sempre sulla soglia dell’ubriachezza, ma decisamente
> efficiente, non sarebbe stato facile convincerlo.
>
> Quando la Klingon fece il suo ingresso in plancia, Jackros aveva appena
> ordinato di entrare a Curvatura 5.. poteva andare più veloce, ma non voleva
> affaticare i motori della sua nave e poi quella era la velocità di crociera
> che preferiva.. in tre giorni avrebbe raggiunto la Marconi e scaricato il
> suo carico.. e magari anche fatto qualche buon affare.
>
> Settore 16 Lambda – Cargo Classe Pagh – Plancia – 12/01/2395 – Ore 23.57
>
> “Jackros a sala macchine: uscita da curvatura”
>
> =^= Ricevuto Capitano =^=
>
> Dopo il primo giorno passato con inquietudine, il resto del viaggio era
> trascorso con estrema tranquillità..
>
> Nulla da segnalare, nessun rischio.. Ora Durani passeggiava per la plancia
> mentre Mikehact sedeva alla piccola console di controllo armamenti. Era
> quasi finito il suo turno ed iniziava quello della Klingon.
>
> Il come fossero riusciti a legare in così poco tempo era per molti un
> mistero.. pochi sapevano che nella stiva c’erano alcune casse di birra
> Warnog ed i due, dopo un’iniziale forte insofferenza del bajorano, avevano
> legato e si erano divisi equamente i turni operativi.
>
> Ora erano giunti in prossimità della meta ed un po’ dispiaceva ad entrambi
> doversi separare.
>
> All’improvviso la voce roca e stanca del vecchio si levò forte in plancia
>
> “Per tutti i Profeti! Che io possa b*#@*!”
>
> Le bestemmie del vecchio volevano dire problemi e Jackros ordinò
> immediatamente le contromisure facendo convogliare massima energia agli
> scudi ed indicando a Durani la postazione sensori.
>
> Erano obsoleti e non ad ampio spettro, ma non del tutto superflui.. a breve
> raggio lampeggiavano ovunque ed il Cargo stava fremendo in ogni sua
> giuntura
> meccanica sotto i colpi che stava ricevendo.
>
> La Pagh era uscita in una zona tranquilla, ma velocissime si erano
> avvicinate delle astronavi: viaggiavano in sciami ed erano più piccole di
> due o tre volte rispetto ai quasi trecentonovanta metri di lunghezza del
> cargo, ma incredibilmente veloci.
>
> Jackros stava monitorando la situazione, niente affatto tranquillo. Dov’era
> la USS Marconi? Quello che sembrava un enorme asteroide oscurava
> completamente la visuale..
>
> * Dannazione! Mai accettare così tanti darsek per un viaggetto tranquillo..
> l’ambasciatore mi dovrà delle spiegazioni! *
>
> “Dannate.. possiate essere dannate.. non riesco a inquadrarle.. il sistema
> di puntamento non riesce a tracciarle.. sto sparando a vuoto!! B*#@*”
>
> Le bestemmie di Mikehact continuavano e salivano d’intensità col passare
> dei
> secondi, distraendo dalle sue riflessioni Jackros.
>
> Lo sguardo del Capitano però fu catturato dalla Klingon che stava operando
> con alacrità ad una vecchia console.. prima che potesse chiederle cosa
> diavolo combinasse a bordo della sua nave, Durani ruggì al vecchio di
> passare al manuale.
>
> Mikehact si voltò stupito.. stava per vomitare l’ennesimo treno di
> bestemmie
> quando il suo viso si illuminò in uno strano sorriso obliquo ed iniziò a
> ridacchiare..
>
> “Agli ordini ragazza mia.. giochiamo a chi ne abbatte di più”
>
> USS Marconi – Plancia – 12/01/2395 – Contemporaneamente
>
> “Rilevo intensa attività a tribordo della nave aliena, signore..”
>
> “Una nave è uscita da curvatura, non è Federale signore”
>
> “Rilevata attività all’interno della nebulosa, signore”
>
> “Sciami di astronavi stanno lasciando la nebulosa, signore”
>
> “La nave pare essere un cargo bajorano, signore”
>
> “Il cargo è attaccato, signore”
>
> “SILENZIO!” urlò Shran.. detestava non avere i migliori al loro posto in
> plancia..
>
> “Ho gli occhi pure io guardiamarina! Dannazione! Allarme rosso, tutti a
> vostri posti.. sala macchine massima velocità! Energia agli scudi! Signor
> Wyandot aggiriamo il gigante ed andiamo in soccorso di quella nave.. conto
> su di lei”
>
> “Agli ordini Capitano!”
>
> Docile agli ordini di Chuck la Marconi si abbassò prontamente perdendo
> quota
> passando al di sotto dell’enorme plancia della nave aliena per poi prendere
> rapidamente velocità ed entrare in rotta di intercettazione.
>
> La scena che si presentava ai loro occhi era quella di una battaglia
> impari.. il Cargo bajorano si stava allontanando verso la prua della nave
> aliena con la massima velocità di cui poteva disporre mentre scaricava i
> suoi cannoni al plasma contro gli assalitori.
>
> Agli occhi attenti di Shran pareva evidente quale fosse la strategia,
> allontanarsi abbastanza dagli assalitori, e sfruttare la protezione della
> mole della nave aliena per entrare in curvatura.. il problema è che si
> trovava esattamente al centro di quello sciame.. come un insetto al centro
> di un’enorme ragnatela..
>
> Altra cosa che balzava agli occhi era la perizia degli uomini dediti alle
> armi del cargo.. i colpi non avevano una loro regolarità, anzi tutt’altro..
> sembravano troppo discontinui e a singhiozzo, ma andavano a segno con
> precisione terrificante.. segno di un’attività manuale e non automatizzata.
> I bajorani stavano vendendo cara la pelle, ma non ce l’avrebbero mai fatta
> da soli.
>
> “Massima energia agli scudi anteriori, tenente Wyandot ci tenga a portata
> di
> tiro e non li faccia avvicinare, intanto noi facciamo un po’ di pulizia..
> avvertitemi quando pronti”
>
> “Phaser pronti, signore”
>
> “Lanciasiluri pronti, Capitano”
>
> Con un sorriso Shran prese posto alla consolle tattica
>
> * Molto bene, venite da papà *
>
> ========================================
>
> Ecco qua, spero che vi piaccia..
>
> L'ho lasciata apposta sul vago, anche se la soluzione più semplice è il
> nostro Capitano che fa il tiro al piccion.. ehm ai TIE Fighter fino a
> consentire il disingaggio della Pagh.
>
> Inizialmente volevo scriverla io questa parte, ma poi ho pensato che Franco
> (che è il prossimo in scaletta) possa avere delle idee interessanti che
> possano riprendere quanto detto sopra ed evolverle in qualcosa di più per
> dare apporto narrativo anche agli uomini bloccati sulla nave aliena. O
> magari quest'ultima di nuovo fa qualcosa di difensivo che porta Darth Vader
> a farsi un giretto più in là XD
>
> Al dì là dell'imbarco infatti l'idea narrativa che sta alle spalle di
> questo
> mio brano è quella che gli alieni della nebulosa non vogliano curiosi nella
> loro zona e quindi attaccano ogni cosa che si muova, comprese navi
> mercantili, zanzare e moscerini.. Non solo navi militarmente armate come la
> USS Marconi.
>
> Fatemi sapere per correzioni, commenti, variazioni e suggerimenti.. ho
> tempo
> fino al 28 gennaio XD
>
> ========================
> Tenente Durani della Casata di Kanjis
> Ufficiale Tattico Capo
> USS Marconi NCC-29303
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