[Stml20] 12.01 Un imbarco turbolento
Luca Bonetti
bonneuber a gmail.com
Dom 18 Gen 2015 10:25:50 CET
Caspita lo sapevo che mi dimenticavo di qualcosa ... l'ho letto sul
cellulare e ovviamente dopo ho dimenticato il commento ... in ogni caso a
me è piaciuto (soprattutto la parte su DS16)
Brava!
Il 17/gen/2015 19:49 "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com> ha scritto:
> Lucaa, Ermeeees suuu daaaaii con i commenti!!
>
>
>
> ======================================
> Capitano Shran
> USS Marconi
> ======================================
> Email: cap.shran a gmail.com
> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> USS Marconi:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
> CV:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
> Skype: dolcevoloo
> ======================================
> "Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
>
> Il giorno 15 gennaio 2015 21:14, Reis Squiretaker <
> vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> ha scritto:
>
>> Ops.. cento frustate per la Klingon ahahah
>>
>> ========================
>> Tenente Durani della Casata di Kanjis
>> Ufficiale Tattico Capo
>> USS Marconi NCC-29303
>> [CV]:
>> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=205
>> ========================
>>
>> *From:* federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com>
>> *Sent:* Thursday, January 15, 2015 8:03 PM
>> *To:* USS Marconi <stml20 a gioco.net>
>> *Subject:* Re: [Stml20] 12.01 Un imbarco turbolento
>>
>>
>> Una sola cosa...il capo della sicurezza di DS16 si chiama Riccardi non
>> Rinaldi...
>>
>> --
>> Inviato da myMail per Android
>>
>> giovedì, 15 gennaio 2015, 04:19PM +01:00 da "Reis Squiretaker" <
>> vanessa_reis_squirtaker a outlook.it>:
>>
>> Accetto il turno!
>>
>> =====================================
>>
>> *****************************************
>> Brano 12.01
>> Titolo: Un imbarco turbolento
>> Autore: Tenente Durani della Casata di Kanjis
>> Brano Precedente: L’Arca di Noè
>> *****************************************
>>
>> Deep Space 16 Gamma – Ufficio del Capitano Tomphson – 06/01/2395 – Ore
>> 11.27
>>
>> Guardò l’ora.. erano passati meno di cinque minuti dall’ultima volta..
>>
>> Sbuffando, il capitano Tomphson riprese a scorrere alcuni rapporti,
>> stilando
>> noiose pratiche burocratiche.. erano quelli i momenti in cui rimpiangeva i
>> tempi dei servizi segreti.. certo allora conviveva con ansia, paranoia e
>> preoccupazioni, ma l’azione e l’adrenalina erano un ottimo corroborante
>> per
>> il fisico e la mente.
>>
>> Non poteva dire di annoiarsi sulla stazione spaziale.. tenere a bada
>> Klingon, Cardassiani e Romulani nonché le varie delegazioni ed equipaggi
>> che
>> si avvicendavano era particolarmente impegnativo.. ma causava anche
>> un’infinità
>> di scartoffie, permessi e problematiche di ogni genere.
>>
>> Il suo Primo Ufficiale lo aiutava parecchio: la Garcia incarnava
>> pienamente
>> l’idea di una donna volitiva e decisamente tosta, ma se questo aveva i
>> suoi
>> pregi, permettendole di tenere a bada le teste calde e tirarsi fuori da
>> impacci di ogni tipo, era anche vero che la diplomazia non era il suo
>> forte.
>> E quindi le rogne toccavano a lui.
>>
>> Ce n’erano state parecchie negli ultimi mesi, piccole e grandi.. e
>> dall’ultimo
>> dispaccio del Dipartimento per la Gestione del Personale ne erano in
>> arrivo
>> almeno un altro paio.
>>
>> Una in particolare lo preoccupava: l’attracco il giorno successivo di un
>> tenente. Niente di fuori dal comune all’apparenza, uno dei tanti rimpiazzi
>> nel naturale turnover del personale di Flotta, se non fosse che
>> l’ufficiale
>> in questione era una Klingon purosangue.
>>
>> Nei mesi appena trascorsi aveva dovuto vedere coi suoi occhi ed affrontare
>> personalmente i modi di fare Klingon e quindi era certo che sarebbero
>> sorti
>> dei problemi. Per via dell’onore e delle loro stramaledette regole.
>>
>> La giovane Klingon in questione infatti apparteneva ad un Casato un tempo
>> importante, ma ora in disgrazia, colpito da degradazione per uno dei suoi
>> membri più influenti e col patriarca decisamente furioso nei confronti
>> dell’Alto
>> Consiglio. A Resh non interessavano i giochi di potere dell’Impero
>> Klingon,
>> ma non voleva vedere la sua base terreno di lotte interne.
>>
>> Per questo, appena ricevuto la comunicazione dall’Ammiragliato per il
>> nuovo
>> personale da assegnare alla sua stessa stazione ed alla USS Marconi, aveva
>> attivato la Garcia per ottenere rapporti dagli informatori che
>> intelligentemente avevano sparso per tutta la base.
>>
>> Ripensandoci, a Resh venne da sorridere.. l’idea era degna del suo
>> supervisore ai tempi dei servizi segreti: il comandante Lancer.
>>
>> Il sorriso durò appena un attimo.. Resh era preoccupato.. non aveva ancora
>> alcuna notizia.. guardò nuovamente l’ora: l’appuntamento con Manuela era
>> per
>> mezzogiorno, ma già da diversi minuti la mente di Resh si arrovellava
>> sull’argomento
>> e non riusciva a pensare ad altro.
>>
>> Le sue elucubrazioni mentali si interruppero al trillo della porta del suo
>> ufficio e dalla voce decisa della Garcia.
>>
>> “E’ permesso Capitano?”
>>
>> “Prego comandante si accomodi” rispose Tomphson prima di attivare un
>> disturbatore energetico
>>
>> Garcia attese qualche istante per essere sicura dell’effettivo
>> funzionamento
>> dell’apparecchio. Anche lei lo conosceva, era piuttosto arcaico come
>> funzionamento ma faceva il suo dovere.
>>
>> “Allora Manuela che hai saputo?”
>>
>> Il passare dal lei al tu in privato era abbastanza abituale per Resh ma
>> Manuela non si era ancora abituata pienamente alla cosa e non poté
>> trattenere un sorriso, prima di iniziare a parlare liberamente.
>>
>> Deep Space 16 Gamma – Hangar 4 – 07/01/2395 – Ore 16.11
>>
>> L’arrivo della USS Raging Queen NCC-42284 classe Curry era previsto nel
>> giro
>> di pochi minuti.. aveva già ottenuto l’autorizzazione all’attracco.
>>
>> Manuela Garcia, appena era stata avvertita, si era immediatamente diretta
>> all’Hangar numero 4. Si era mossa con disinvoltura come in una tranquilla
>> passeggiata, ma in realtà la sua camminata era percettiva. Osservava e
>> catalogava chiunque incontrasse sul suo cammino.
>>
>> La sera precedente, dopo un ennesimo incontro con Tomphson, aveva
>> ordinato a
>> Rinaldi di mettere alcune guardie discretamente attorno all’Hangar 4. Era
>> una procedura standard, visto che con la Raging Queen sarebbero arrivati
>> materiali, provviste e beni che potevano attrarre indebite attenzioni di
>> Ferengi avidi e non solo. Tuttavia erano state date istruzioni più
>> tassative
>> del solito.
>>
>> * Nessuno ha chiesto spiegazioni.. tanto meglio perché non ne avrebbero
>> avute *
>>
>> Mentre rifletteva notò un paio di Klingon bighellonare in attesa di
>> qualcosa
>> ed un altro paio che si aggiravano come disinteressati. Non ci sarebbe
>> stato
>> nulla di strano, se non fosse stata mentalmente in allerta.. i primi due
>> erano troppo distanti, gli altri due invece potevano causare problemi.
>>
>> Sembravano disarmati ma erano due maschi grandi e grossi.. a mani nude
>> avrebbero fatto il loro dovere e tutto quello che voleva evitare era una
>> rissa.
>>
>> Mentre rimarginava su come mandare via quegli ospiti indesiderati, la
>> Raging
>> Queen aveva attraccato e ben presto sarebbero scesi i membri del nuovo
>> personale e quelli destinati alla USS Marconi.
>>
>> Non poteva scacciarli da lì senza attirare attenzioni non desiderate, né
>> poteva richiamarli perché non facevano nulla di male.. sembravano curiosi
>> in
>> attesa di qualcosa o qualcuno.
>>
>> Quel qualcuno si materializzò ben presto nel tunnel dell’attracco: una
>> Klingon non tanto alta e con lunghi capelli lasciati liberi sulle spalle
>> più
>> alla maniera umana che come tipicamente li portavano le femmine della sua
>> razza. Ma bastava vederla camminare, col suo portamento fiero e deciso,
>> per
>> capire che apparteneva al suo popolo.
>>
>> I due klingon più vicini si diedero di gomito puntando quella che sembrava
>> il loro obbiettivo. E la femmina klingon ricambiava dardeggiando con gli
>> occhi.
>>
>> * Ecco ci siamo, ci mancava solo questa *
>>
>> Come a leggere i suoi pensieri si materializzò, spuntando da dietro ad
>> alcune casse, l’ingegnere della stazione: Karana..
>>
>> * Ma certo dannazione! Come ho fatto a non pensarci? Karana appartiene al
>> Casato dei Vok.. è bionda ma è klingon per metà.. Merda! *
>>
>> Prima che Manuela potesse decidere che strategia attuare, l’ingegnere le
>> rivolse un rapido cenno come a tranquillizzare il suo superiore prima di
>> pararsi col suo metro e ottantacinque dinnanzi ai due Klingon ed iniziare
>> con loro una rapida e concitata discussione.
>>
>> Manuela non aveva sentito pienamente tutto, ma dalla postura Karana aveva
>> messo sul piatto tutta la sua autorità di tenente comandante unitamente
>> alla
>> forza del suo Casato.. in un primo momento i due bestioni avevano riso, ma
>> si erano fatti ben presto seri e allontanati rapidamente.
>>
>> Il tutto sotto gli occhi fintamente distratti dell’altra coppia di Klingon
>> più distante.
>>
>> Manuela sorrise mentre ripensava alla dinamica del tutto.. i Vok con quel
>> semplice gesto avevano manifestato lealtà ed amicizia ai Kanjis.. e dire
>> che
>> la Federazione si era prodigata per mantenere un basso profilo.
>>
>> “Comandante, come mai qui?”
>>
>> La domanda era retorica, quello che aveva visto era sufficiente, pur
>> tuttavia era inconsueto che Karana si presentasse personalmente a ricevere
>> personale e materiali ed era bene che tutti attorno fraintendessero la
>> reale
>> presenza dell’ingegnere capo nell’Hangar 4.
>>
>> La risposta fu immediata e con un timbro di voce molto forte..
>>
>> “Non vedo l’ora di conoscere il mio nuovo acquisto.. mi avevano promesso
>> un
>> genio della robotica ed un bel prototipo da applicare ad uno dei progetti
>> che sto seguendo.. mi scusi ma non sono riuscita a trattenermi.. e quei
>> due
>> bestioni mi occupavano tutta la visuale”
>>
>> Manuela sorrise * Molto bene, sta recitando alla perfezione *
>>
>> La conversazione durò ancora qualche istante, il tempo di accogliere
>> l’alto
>> e dinoccolato nuovo acquisto della sezione ingegneria che viaggiava
>> immediatamente dietro al vero obbiettivo di quel comitato di accoglienza:
>> il
>> Tenente Durani del Casato di Kanjis, ufficiale superiore destinato alla
>> USS
>> Marconi.
>>
>> La giovane Klingon salutò entrambi i suoi superiori per poi rivolgere uno
>> sguardo intenso e diretto a Karana a cui semplicemente ruggì un grazie..
>> pronunciato a voce abbastanza bassa da non essere udibile ma abbastanza
>> alta
>> da non sembrare bisbigliato.
>>
>> Non sarebbe stato onorevole.
>>
>> Deep Space 16 Gamma – Ufficio del Capitano Tomphson – 08/01/2395 – Ore
>> 10.42
>>
>> “Signori! Basta! Silenzio!”
>>
>> La voce perentoria della Garcia tagliò l’aria densa di tensione
>> dell’ufficio.
>>
>> Era dovuta intervenire per evitare che Resh si mettesse in qualche guaio:
>> livido in volto, fremeva di rabbia.
>>
>> La delegazione Klingon aveva negato la possibilità di utilizzare la IKS
>> Koraga. Le urla di protesta si erano levate forti. L’Ambasciatore K’ooD
>> del
>> Casato di P’sat non si era presentato alla richiesta di incontro proposta
>> dal Capitano Tomphson.
>>
>> Resh era letteralmente furioso. La USS Raging Queen non poteva essere
>> impiegata per il trasbordo verso la USS Marconi. La USS Fearless era
>> sottoposta a revisione. Dare in pasto ai Ferengi un’occasione ghiotta per
>> un
>> riscatto era impensabile. La possibilità più concreta era convincere
>> l’Ambasciatore
>> a concedere l’uso del Bird of Pray.
>>
>> L’Ambasciatore si era però dichiarato indisposto ed aveva mandato quel
>> branco di Klingon che urlavano di onore e di rispetto verso l’Impero.
>>
>> Troppo per i gusti di Manuela che si era trattenuta fin troppo. Doveva
>> tutelare l’ufficiale in comando che stava per esplodere e dare a quei
>> boriosi una lezione.
>>
>> Prima che potesse dare sfogo alle sue parole un trillo segnalò l’apertura
>> della porta dell’Ufficio.
>>
>> La sagoma che si scagliava sulla porta era quella di una donna di
>> mezz’età..
>> bionda sui cinquantacinque anni, vestita con un curioso mix fra
>> abbigliamento umano e accessori Klingon.
>>
>> Tutti nell’ufficio si zittirono all’istante ed il Capitano fece cenno alla
>> donna di entrare.
>>
>> Ellisabeth Stern fece il suo ingresso con molta semplicità, con aria
>> marziale squadrando i presenti.
>>
>> “Capitano Tomphson l’Ambasciatore ha bisogno dei suoi uomini, chiedo
>> scusa”
>>
>> Prima che Resh potesse solo pensare di rispondere, la Stern ordinò ai
>> Klingon di lasciare la stanza.
>>
>> “Bene ora che siamo soli vi dirò come stanno realmente le cose e ne
>> parlerò
>> anche al Tenente Durani, non appena l’avrete mandata a chiamare..
>> Organizzate un incontro per domani pomeriggio.. Massima riservatezza.”
>>
>> Deep Space 16 Gamma – Ufficio dell’Assistente Capo Operazioni –
>> 09/01/2395 –
>> Ore 16.42
>>
>> Lo spazio era angusto, ma quell’ufficio era uno dei più appartati e
>> lontano
>> da occhi e orecchie indiscrete.
>>
>> Al centro della stanza il Duy’a stava silenziosamente a fissare la Klingon
>> che aveva di fronte.
>>
>> “Assomigli molto al vecchio Kheldas.. il mio Casato ed il vostro non sono
>> mai stati amici, ma nemmeno ostili.. ho sempre rispettato i Kanjis e lo
>> faccio pure ora, ma non posso offrirti di adoperare la nave che l’Impero
>> ha
>> assegnato alla mia persona. Nel mio seguito ho spie e la situazione non è
>> tranquilla.. non posso espormi pubblicamente.. ne andrebbe dell’incolumità
>> mia e delle persone che amo”
>>
>> Durani fissava K’ooD senza parlare e lui pertanto continuò con un sospiro
>> come se quello che si accingeva a fare gli costasse parecchio
>>
>> “La donna che io amo e suo figlio Goroth fanno parte del Casato di
>> Gav’iaak
>> e so che hanno un debito d’onore nei confronti di tuo padre. Lui è stato
>> ucciso, così come tuo zio e i tuoi cugini.. e posso capire che tu voglia
>> sapere chi siano i mandanti dietro a tutto questo.. non posso darti quello
>> che cerchi, non ancora.. ma ho chi sta lavorando alla cosa. Ma per la tua
>> sicurezza non puoi rimanere a bordo.. i miei uomini mi hanno informato
>> dello
>> spiacevole incidente dell’hangar, scongiurato solo grazie al personale
>> della
>> stazione. Ho quindi offerto una buona somma di darsek ad un Capitano
>> Bajorano. È al comando di un cargo classe Pagh.. non è veloce ma robusta
>> come nave. Porterà te ed il resto dell’equipaggio nella zona operativa
>> della
>> USS Marconi. Partite domattina”.
>>
>> Cargo Classe Pagh – Plancia – 10/01/2395 – Ore 13.57
>>
>> La sagoma inconfondibile della Deep Space 16 si stagliava sulla linea
>> dell’orizzonte,
>> quando Durani fu chiamata dal Capitano Jackros in plancia.
>>
>> L’alto bajorano aveva acconsentito di fare una deviazione sulla sua rotta
>> commerciale per trasportare personale federale alla USS Marconi.. ciò
>> nonostante era seccato.. l’ambasciatore aveva preteso che quella giovane
>> Klingon si occupasse dei due cannoni al plasma che difendevano la sua
>> nave.
>> I darsek erano sufficienti per accettare ma ciò nonostante non era
>> convinto
>> che quella fosse la scelta migliore.
>>
>> Aveva il suo artigliere di fiducia.. il vecchio Mikehact.. eccentrico,
>> tendenzialmente sempre sulla soglia dell’ubriachezza, ma decisamente
>> efficiente, non sarebbe stato facile convincerlo.
>>
>> Quando la Klingon fece il suo ingresso in plancia, Jackros aveva appena
>> ordinato di entrare a Curvatura 5.. poteva andare più veloce, ma non
>> voleva
>> affaticare i motori della sua nave e poi quella era la velocità di
>> crociera
>> che preferiva.. in tre giorni avrebbe raggiunto la Marconi e scaricato il
>> suo carico.. e magari anche fatto qualche buon affare.
>>
>> Settore 16 Lambda – Cargo Classe Pagh – Plancia – 12/01/2395 – Ore 23.57
>>
>> “Jackros a sala macchine: uscita da curvatura”
>>
>> =^= Ricevuto Capitano =^=
>>
>> Dopo il primo giorno passato con inquietudine, il resto del viaggio era
>> trascorso con estrema tranquillità..
>>
>> Nulla da segnalare, nessun rischio.. Ora Durani passeggiava per la plancia
>> mentre Mikehact sedeva alla piccola console di controllo armamenti. Era
>> quasi finito il suo turno ed iniziava quello della Klingon.
>>
>> Il come fossero riusciti a legare in così poco tempo era per molti un
>> mistero.. pochi sapevano che nella stiva c’erano alcune casse di birra
>> Warnog ed i due, dopo un’iniziale forte insofferenza del bajorano, avevano
>> legato e si erano divisi equamente i turni operativi.
>>
>> Ora erano giunti in prossimità della meta ed un po’ dispiaceva ad entrambi
>> doversi separare.
>>
>> All’improvviso la voce roca e stanca del vecchio si levò forte in plancia
>>
>> “Per tutti i Profeti! Che io possa b*#@*!”
>>
>> Le bestemmie del vecchio volevano dire problemi e Jackros ordinò
>> immediatamente le contromisure facendo convogliare massima energia agli
>> scudi ed indicando a Durani la postazione sensori.
>>
>> Erano obsoleti e non ad ampio spettro, ma non del tutto superflui.. a
>> breve
>> raggio lampeggiavano ovunque ed il Cargo stava fremendo in ogni sua
>> giuntura
>> meccanica sotto i colpi che stava ricevendo.
>>
>> La Pagh era uscita in una zona tranquilla, ma velocissime si erano
>> avvicinate delle astronavi: viaggiavano in sciami ed erano più piccole di
>> due o tre volte rispetto ai quasi trecentonovanta metri di lunghezza del
>> cargo, ma incredibilmente veloci.
>>
>> Jackros stava monitorando la situazione, niente affatto tranquillo.
>> Dov’era
>> la USS Marconi? Quello che sembrava un enorme asteroide oscurava
>> completamente la visuale..
>>
>> * Dannazione! Mai accettare così tanti darsek per un viaggetto
>> tranquillo..
>> l’ambasciatore mi dovrà delle spiegazioni! *
>>
>> “Dannate.. possiate essere dannate.. non riesco a inquadrarle.. il sistema
>> di puntamento non riesce a tracciarle.. sto sparando a vuoto!! B*#@*”
>>
>> Le bestemmie di Mikehact continuavano e salivano d’intensità col passare
>> dei
>> secondi, distraendo dalle sue riflessioni Jackros.
>>
>> Lo sguardo del Capitano però fu catturato dalla Klingon che stava operando
>> con alacrità ad una vecchia console.. prima che potesse chiederle cosa
>> diavolo combinasse a bordo della sua nave, Durani ruggì al vecchio di
>> passare al manuale.
>>
>> Mikehact si voltò stupito.. stava per vomitare l’ennesimo treno di
>> bestemmie
>> quando il suo viso si illuminò in uno strano sorriso obliquo ed iniziò a
>> ridacchiare..
>>
>> “Agli ordini ragazza mia.. giochiamo a chi ne abbatte di più”
>>
>> USS Marconi – Plancia – 12/01/2395 – Contemporaneamente
>>
>> “Rilevo intensa attività a tribordo della nave aliena, signore..”
>>
>> “Una nave è uscita da curvatura, non è Federale signore”
>>
>> “Rilevata attività all’interno della nebulosa, signore”
>>
>> “Sciami di astronavi stanno lasciando la nebulosa, signore”
>>
>> “La nave pare essere un cargo bajorano, signore”
>>
>> “Il cargo è attaccato, signore”
>>
>> “SILENZIO!” urlò Shran.. detestava non avere i migliori al loro posto in
>> plancia..
>>
>> “Ho gli occhi pure io guardiamarina! Dannazione! Allarme rosso, tutti a
>> vostri posti.. sala macchine massima velocità! Energia agli scudi! Signor
>> Wyandot aggiriamo il gigante ed andiamo in soccorso di quella nave.. conto
>> su di lei”
>>
>> “Agli ordini Capitano!”
>>
>> Docile agli ordini di Chuck la Marconi si abbassò prontamente perdendo
>> quota
>> passando al di sotto dell’enorme plancia della nave aliena per poi
>> prendere
>> rapidamente velocità ed entrare in rotta di intercettazione.
>>
>> La scena che si presentava ai loro occhi era quella di una battaglia
>> impari.. il Cargo bajorano si stava allontanando verso la prua della nave
>> aliena con la massima velocità di cui poteva disporre mentre scaricava i
>> suoi cannoni al plasma contro gli assalitori.
>>
>> Agli occhi attenti di Shran pareva evidente quale fosse la strategia,
>> allontanarsi abbastanza dagli assalitori, e sfruttare la protezione della
>> mole della nave aliena per entrare in curvatura.. il problema è che si
>> trovava esattamente al centro di quello sciame.. come un insetto al centro
>> di un’enorme ragnatela..
>>
>> Altra cosa che balzava agli occhi era la perizia degli uomini dediti alle
>> armi del cargo.. i colpi non avevano una loro regolarità, anzi
>> tutt’altro..
>> sembravano troppo discontinui e a singhiozzo, ma andavano a segno con
>> precisione terrificante.. segno di un’attività manuale e non
>> automatizzata.
>> I bajorani stavano vendendo cara la pelle, ma non ce l’avrebbero mai fatta
>> da soli.
>>
>> “Massima energia agli scudi anteriori, tenente Wyandot ci tenga a portata
>> di
>> tiro e non li faccia avvicinare, intanto noi facciamo un po’ di pulizia..
>> avvertitemi quando pronti”
>>
>> “Phaser pronti, signore”
>>
>> “Lanciasiluri pronti, Capitano”
>>
>> Con un sorriso Shran prese posto alla consolle tattica
>>
>> * Molto bene, venite da papà *
>>
>> ========================================
>>
>> Ecco qua, spero che vi piaccia..
>>
>> L'ho lasciata apposta sul vago, anche se la soluzione più semplice è il
>> nostro Capitano che fa il tiro al piccion.. ehm ai TIE Fighter fino a
>> consentire il disingaggio della Pagh.
>>
>> Inizialmente volevo scriverla io questa parte, ma poi ho pensato che
>> Franco
>> (che è il prossimo in scaletta) possa avere delle idee interessanti che
>> possano riprendere quanto detto sopra ed evolverle in qualcosa di più per
>> dare apporto narrativo anche agli uomini bloccati sulla nave aliena. O
>> magari quest'ultima di nuovo fa qualcosa di difensivo che porta Darth
>> Vader
>> a farsi un giretto più in là XD
>>
>> Al dì là dell'imbarco infatti l'idea narrativa che sta alle spalle di
>> questo
>> mio brano è quella che gli alieni della nebulosa non vogliano curiosi
>> nella
>> loro zona e quindi attaccano ogni cosa che si muova, comprese navi
>> mercantili, zanzare e moscerini.. Non solo navi militarmente armate come
>> la
>> USS Marconi.
>>
>> Fatemi sapere per correzioni, commenti, variazioni e suggerimenti.. ho
>> tempo
>> fino al 28 gennaio XD
>>
>> ========================
>> Tenente Durani della Casata di Kanjis
>> Ufficiale Tattico Capo
>> USS Marconi NCC-29303
>> [CV]:
>> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=205
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