[Stml21] 16-01 [T'lani] - ll the va bevuto caldo

Cristina Forzanti cristina.forzanti a gmail.com
Dom 6 Set 2015 17:52:44 CEST


Piace molto anche a me il pezzo! E si stavo per scriverlo io del mio
cognome 😀
Comunque ottimo lavoro e sono molto curiosa di vedere chi incolperó....
Karana

Il domenica 6 settembre 2015, federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com> ha
scritto:

> Mi piace! E mi piace anche il fatto che dovremo comunque preoccuparci del
> trasferimento dell'ambasciatrice su bajor...
>
> Solo una cosa...occhio che Karana si chiama Vok, non Vox
>
> --
> Inviato da myMail per Android
> domenica, 06 settembre 2015, 05:04PM +02:00 da "Elena Fuccelli" <
> mf9115 a mclink.it <javascript:_e(%7B%7D,'cvml','mf9115 a mclink.it');>>:
>
> Ecco il mio pezzo. Mentirei se dicessi che ne sono soddisfatta.
>
> -----------------------------
> INIZIO TRASMISSIONE
> -----------------------------
>
> Deep Space 16 Gamma -
> Sala controllo - 24/07/2395
> Ore 14:35
>
> Il capitano Tomphson si staccò a fatica dallo schermo centrale, nel
> quale la Fearless ormai appariva solo come un punto sui sensori a
> lungo raggio. Poteva fidarsi del comandante Garcia e dell'equipaggio,
> pensò Resh, senza riuscire a rassicurarsi fino in fondo. Aveva
> spedito apposta su quella nave quasi tutti gli ufficiali superiori.
> Avrebbero saputo riportare indietro sano e salvo l'equipaggio della
> nave naufragata... Almeno, quelli che avrebbero trovato ancora in
> vita.
> Questo voleva dire, però, che lui avrebbe dovuto cavarsela con il
> personale a ranghi ridotti, fino al ritorno della Fearless.
> Si guardò intorno. La sala comando della Base sembrava insolitamente
> vuota per quell'ora del giorno. Il tenente T'Char aveva preso il posto
> del comandante Khish alla postazione scientifica. Un guardiamarina del
> quale ricordava a malapena il nome occupava la postazione delle
> comunicazioni ed i fratelli Baker, i tenenti jr. Tom e Colin, tenevano
> sotto controllo i sistemi della Base. Tutto tranquillo, in apparenza.
> In apparenza, pensò Tomphson. Se la Marconi era stata realmente
> sabotata, se non si era trattato di un semplice incidente... Il
> sabotatore era a bordo della nave? Oppure...
> “Signore...? - il guardiamarina alle comunicazione lo strappò alle sue
> riflessioni – L'ambasciatrice T'Lani le ricorda che la sta aspettando
> presso il suo studio”
> Tomphson guardò l'ora, dandosi mentalmente una manata sulla fronte.
> L'appuntamento con la vulcaniana gli era passato del tutto di mente.
> Era in ritardo di cinque minuti, e quella non era una persona da far
> attendere.
> “Comunichi che sto arrivando!” - gridò, dirigendosi verso la porta.
>  S'infilò di corsa nel turboascensore. Un consigliere avrebbe
> probabilmente sostenuto che si era dimenticato dell'appuntamento
> perché non aveva nessuna voglia di incontrare l'ambasciatrice
> vulcaniana... Sospirò. Con tutto quello che era successo alla
> Marconi, l'ultima cosa che desiderava era subire una ramanzina per
> colpa della sua cena con Vares. Ripensò per un istante agli occhi
> scuri della donna ed i pensieri gli scivolarono verso la scollatura
> dell'abito verde smeraldo che aveva indossato la sera prima. Sogghignò
> tra sé, pensando che con tutta probabilità l'ambasciatrice sarebbe
> stata ancora più imbarazzata di lui nell'affrontare l'argomento,
> soprattutto perché sapeva che lui se ne sarebbe accorto.
> Arrivò rapidamente di fronte all'ingresso della delegazione
> vulcaniana. L'addetto lo fece passare senza fare commenti sul suo
> ritardo – per fortuna, pensò Tomphson.
> Trovò la donna seduta davanti alla propria scrivania. Fece per dire
> qualcosa, ma la vulcaniana alzò una mano per fermarlo:
> “Non perda tempo a scusarsi per il ritardo, capitano - disse – Si
> sieda, piuttosto. Il the va bevuto caldo”
> Aveva l'espressione accigliata e Tomphson andò a sedersi sulla
> poltrona che lei gli stava indicando con la sensazione di stare per
> affrontare un processo. La sondò delicatamente: non c'era imbarazzo
> nella sua mente. Piuttosto, avvertiva una strana mescolanza di dubbio
> e decisione. La donna gli posò di fronte una tazza decorata con delle
> scritte in vulcaniano. Decise di affrontare l'argomento:
> “Ha detto che voleva parlarmi di qualcosa con una certa urgenza. Di
> cosa, esattamente?” - disse il capitano.
> “Dell'ambasciatore K'ooD.”
> “K'ooD?”
> La donna giunse le punte delle dita di fronte a sé:
> “Credo di poter essere soddisfatta di me – disse – Sono riuscita a
> stupire un betazoide. Immagino che lei ritenesse che l'argomento della
> conversazione sarebbe stata la sua... evidente amicizia con una
> romulana. ”
> “Si, ammetto che lo credevo - Tomphson notò che la tazza della donna
> era rimasta sulla scrivania, intatta - Che cosa vuole dirmi di K'ooD?”
> “Stiamo per lasciare la Base”
> “Stiamo? Vuol dire: lei e K'ooD?”
> “Lei non è l'unico a coltivare amicizie pericolose, capitano – disse
> la vulcaniana – L'ho convocata qui per informarla ufficialmente che
> l'ambasciatore K'ooD sta per rendermi il grande onore di ospitarmi
> sulla IRS Koraga, per un viaggio di lavoro. Partiamo tra tre ore.”
> “Un viaggio? Per dove?”
> “Bajor”
> Tomphson si prese un istante per valutare la notizia. Respirò a fondo,
> prima di reagire:
> “Quando ho ricevuto questo incarico, ambasciatrice, i miei superiori
> sono stati molto chiari sul fatto che il mio primo e principale
> incarico sarebbe stata la protezione del personale delle delegazioni
> diplomatiche presenti sulla Base. Io non potrò proteggerla, se lei si
> troverà a bordo della Koraga. Non posso assegnarle una scorta. Forse
> non lo sa, ma la maggior parte dei miei ufficiali sono impegnati in
> una missione di soccorso”
> “Ne sono al corrente. In effetti, è proprio perché sono al corrente
> che la Fearless è diretta al soccorso della Marconi che ho chiesto
> all'ambasciatore K'ooD la cortesia di... darmi un passaggio”
> Tomphson si portò la tazza alle labbra, bagnandole appena prima di
> posarla di nuovo sulla scrivania:
> “La Fearless sarà di nuovo a disposizione della Base entro una
> manciata di giorni. Non può attendere? Solo qualche giorno?”
> “Purtroppo no.”
> “Perché? - Tomphson si sporse verso la vulcaniana, fissandola dritto
> negli occhi – Ambasciatrice, sono su Deep Space 16 da abbastanza
> tempo da sapere che ogni impegno di una delegazione diplomatica viene
> programmato con settimane o anche mesi di anticipo. Che cosa c'è di
> così importante su Bajor, per spingere lei e l'ambasciatore K'ooD ad
> una partenza così improvvisa?”
> C'era una ruga tra le sopracciglia della vulcaniana. D'improvviso il
> betazoide si accorse che l'ambasciatrice aveva fatto cadere una
> barriera mentale e gli stava facendo percepire un'ondata di...
> Preoccupazione?
> “Perché?” - domandò di nuovo Tomphson.
> Le labbra della vulcaniana si aprirono appena:
> “Domani, a Bajor verrà eletta la nuova Kai. Ci si aspetta che sia
> nominata la Vedek Wann. Personalmente non mi attendo sorprese da quel
> lato”
> “Questo significa che si attende sorprese da qualche altro lato?”
> L'ambasciatrice non lo negò:
> “L'elezione di Wann, per quanto scontata sia, non è priva di
> insidie... Primo, perché ha una personalità piuttosto oscura. Si è
> mossa molto abilmente nel sottobosco della religione bajoriana. E'
> sostenuta da varie fazioni, alcune delle quali decisamente estremiste,
> ma sembra che nessuno sappia quali siano le sue vere idee. Inoltre...
> - esitò – Pare che la sua elezione stia attirando l'attenzione di
> varie personalità provenienti dal Quadrante Gamma. E' di oggi la
> notizia che una nota personalità Vorta, Jedej di Kurill, sta arrivando
> a Bajor”
> “Capisco. Lei pensa che l'elezione della Kai sia un pretesto per degli
> accordi sottobanco. Anche l'ambasciatore K'ooD la pensa così?”
> “Esattamente. Ma lui ha anche un secondo fine”
> “Quale?”
> “Quello di non essere presente sulla Base quando sbarcherà
> l'equipaggio superstite della Marconi – rispose piatta T'Lani –
> Soprattutto se tra i superstiti dovesse esserci una certa Klingon
> appartenente ad un clan in disgrazia”
> “Non mi sembra da lui... - obiettò il capitano – Usare un mezzo del
> genere per trarsi d'impaccio.”
> “Infatti non è stata una sua idea. Sono stata io a suggerirglielo.
> Durante il primo passaggio del tenente Durani su DS 16 K'ooD è
> riuscito a trattenere i suoi uomini e ad impedire che la vicinanza del
> suo clan con quello di cui lei fa parte danneggiasse il suo onore. Una
> seconda volta? - scosse la testa - No, costituirebbe un rischio troppo
> forte.”
> “Per lui o per il tenente Durani?”
> “Per entrambi – le labbra della donna si piegarono leggermente
> all'ingiù – K'ooD porterà con sé a Bajor i membri del suo staff più
> pericolosi. Questo non vuol dire che Durani sarà completamente al
> sicuro. Ma dovrebbe dare a lei, capitano, ed al tenente Riccardi il
> tempo ed il modo di organizzarne la permanenza a bordo della Base in
> modo da evitare... Incidenti. Che sarebbero incresciosi per tutte le
> parti. Compresa la Federazione”
> “Per quanto tempo dovreste rimanere a Bajor?”
> “Non meno di quattro giorni, in tempo locale – disse lei – Pensa di
> potersi organizzare?”
> “In quattro giorni? Certo che si! E anche con il tempo di annoiarmi.
> Potrei organizzare un torneo di scacchi. O magari anche un gruppo di
> lavoro a maglia, in modo che Durani sia troppo occupata a far maglioni
> per avere voglia di andare in giro a sfidare Klingon a duello!”
> “Il suo sarcasmo è irrilevante, capitano – ribatté, gelida,
> l'ambasciatrice.
> Nel silenzio improvviso si avvertì il segnale del comunicatore del
> capitano:
> =^= Vox a capitano Tomphson =^=
> L'uomo sospirò, premendo il comunicatore:
> “Sono impegnato, comandante Vox.”
> =^= E' importante. Ho scoperto qualcosa a proposito della Marconi =^=
> “Vada nel mio studio, comandante. La raggiungerò appena possibile” -
> disse, chiudendo la comunicazione. L'ambasciatrice si alzò in piedi:
> “Vedo che è impegnato e comunque temo che il the si sia freddato,
> ormai. Discuteremo ancora al mio ritorno”
> Il congedo non avrebbe potuto essere più esplicito, pensò Tomphson,
> alzandosi a sua volta in piedi:
> “D'accordo – disse – Se non ha nient'altro da dirmi, le auguro buon
> viaggio”
> Accennò un movimento del capo come saluto, per poi voltarsi
> dirigendosi verso la porta:
> “Ah, si... Solo un'altra cosa, capitano!” - lo richiamò T'Lani.
> Tomphson si girò:
> “Cosa?”
> “Voglio solo ricordarle che l'ambasciatore Lamak conosce molto bene i
> betazoidi. Sua moglie Rain è una betazoide dalle grandi capacità
> telepatiche... Non sarebbe mai stato così stupido da far avvicinare un
> capitano della sua razza da una agente della Tal Shiar.”
> “Mi sta dando la sua benedizione, ambasciatrice?”
> “No. Sto solo dicendo che non so chi o cosa sia realmente Vares. E
> questo significa che potenzialmente potrebbe essere anche più
> pericolosa che se fosse un agente della Tal Shiar. La ritengo però
> abbastanza adulto da sapere come muoversi con lei. Arrivederci a
> presto, capitano!”
>
>
>
> Deep Space 16 Gamma -
> Studio del capitano - 24/07/2395
> Ore 15:30
>
>
> Tomphson trovò la klingon seduta esattamente dove era stata Manuela
> Garcia poche ore prima. Il computer era acceso e mancava soltanto la
> tazza vuota del caffè a dare una sensazione di deja-vu alla scena. La
> donna si alzò, sentendolo entrare:
> “Riposo, comandante... Stia pure seduta e mi dica che cosa ha trovato”
> - disse il capitano, accomodandosi sulla poltrona normalmente
> destinata agli ospiti.
> Karana Vox si sedette di nuovo:
> “L'ingegnere della Marconi ha ragione. Sono sicura che la nave è stata
> sabotata qui, durante i lavori di riparazione”
> Tomphson si fece sfuggire un'interiezione:
> “Speravo in qualcosa di diverso. Come c'è arrivata a questa
> conclusione?”
> “Non è stato facile... Ma siamo stati favoriti da un elemento. Tutti
> gli accessi alla Marconi sono stati registrati – iniziò. Allungò una
> mano su un Dipad, che mostrò al capitano. L'uomo scorse un lungo
> elenco di nomi:
> “Sono membri di equipaggio. E vedo nomi di tecnici della Base... -
> poggiò il Dipad - Non vedo niente di particolare... ”
> “Neanche io. Così, ho messo tre persone a verificare le registrazioni
> olografiche dell'attracco della Marconi, confrontando le registrazioni
> con gli elenchi che sono in quel Dipad, pensando che qualcosa non
> fosse stato segnato... E sa cosa, capitano? Ancora niente! L'attracco
> è sempre stato sorvegliato da due agenti di sicurezza. Non ci sono
> stati allentamenti nella disciplina. Nessun membro dell'equipaggio ha
> portato qualche ragazza o ragazzo agganciato in un bar presso
> l'alloggio di bordo...”
> “Questo si che è strano - commentò Tomphson con un sogghigno –
> L'equipaggio della Marconi ha mostrato un livello di autodisciplina
> che non avevo mai visto!”
> La klingon sorrise scoprendo i denti:
> “Autodisciplina? No! Avevano i loro ordini...”
> Tomphson assentì:
> “Si, lo so. Per via di Durani”
> “Già. Le misure di sicurezza erano state rafforzate per evitare che la
> donna entrasse in contatto con qualcuno dei klingon della Base.
> Quindi, c'era soltanto un altro modo per qualche estraneo di salire a
> bordo della Marconi durante le riparazioni della nave”
> “Teletrasporto - quella di Tomphson non era una domanda – E' ovvio...
> La nave era all'attracco, con gli scudi abbassati.”
> “Ho verificato l'elenco delle tracce di teletrasporto registrate dai
> sistemi della Base. Tutte quante risultavano autorizzate e
> giustificate. Poi però ho scoperto questo...” - girò lo schermo del
> computer in modo che il capitano lo vedesse, quindi puntò il dito su
> una riga. La riga risultava spostata di uno spazio rispetto alla
> precedente:
> “Lo vede anche lei, capitano? - domandò Karana – Due notti prima della
> fine delle riparazioni della Marconi, qualcuno è penetrato nei nostri
> sistemi ed ha cancellato la traccia di teletrasporto sovrapponendo una
> registrazione precedente. Solo che le due tracce non erano uguali –
> non potevano esserlo! - quindi appare uno spazio tra i caratteri che
> non dovrebbe esserci. Sono riuscita a ricostruire parte dei caratteri
> cancellati, e risulta un teletrasporto effettuato direttamente nella
> sezione ingegneria della Marconi, alle tre di notte... I lavori a
> quella sezione erano terminati. Nessuno aveva motivo di essere lì, a
> quell'ora!”
> “E' un lavoro da esperti!” - commentò Tomphson.
> “Solo un membro della Flotta Stellare può accedere a quei dati. E solo
> da una consolle della sezione Sicurezza”
> “E' stato uno dei nostri” - concluse il capitano.
> “Si. E so anche chi.” disse Karana.
>
>
> ---------------------------
> FINE TRASMISSIONE
> ---------------------------
>
> No, non è stata Vares (che primo, non è un membro della Flotta
> Stellare e secondo non puo' accedere ad una consolle della Sezione
> Sicurezza)...
> Chiunque stia per accusare Karana Vox, è necessariamente un membro
> della Flotta Stellare. E, secondo me, adesso è tra i membri
> dell'equipaggio che si è imbarcato sulla Fearless diretto alla
> Marconi.
>
> Ciao! ;-D
> Elena
> --
> "Ambasciatrice T'Lani" - Deep Space 16 Gamma
> ICQ 33856678
>
>
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