[Stml21] [18.11 - Drillrush - Scoperte]

Maddalena vampitrill a gmail.com
Mer 8 Feb 2017 11:50:17 CET


Grazie, contenta che sia piaciuto!

Il 08/02/2017 10:24, Capitano Shran ha scritto:
> Maddy questo brano è fantastico!! L'idea è troppo figa!
>
> Passo il turno a breve e metto il brano on line :)
>
> Ileana
>
>
>
> <https://mailtrack.io/>Sent with Mailtrack 
> <https://mailtrack.io/install?source=signature&lang=en&referral=cap.shran@gmail.com&idSignature=22>
>
> ======================================
> Capitano Shran
> DeepSpace16Gamma
>  ======================================
> Email: cap.shran a gmail.com <mailto:cap.shran a gmail.com>
> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> DS16Gamma: 
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
> CV: 
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
> Skype: dolcevoloo
> ======================================
> "Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>
> Il giorno 6 febbraio 2017 20:59, Elena Fuccelli <mf9115 a mclink.it 
> <mailto:mf9115 a mclink.it>> ha scritto:
>
>     On Sat, 4 Feb 2017 14:11:31 +0100
>      Maddalena <vampitrill a gmail.com <mailto:vampitrill a gmail.com>> wrote:
>
>         Premetto che non avevo la minima idea di come andare avanti,
>         per cui spero possa piacere.
>
>
>     A me piace! :)
>     Chissà se i nostri stanno sperimentando anche deja-vu, visto che
>     si trovano in una sorta di Matrix. ^________^
>
>     Ciao! ;-D
>     Elena
>     --
>     "Ambasciatrice T'Lani" - Deep Space 16 Gamma
>     ICQ 33856678
>
>         Maddy
>
>         ---------------------------------------------------------------
>
>         *Deep Space 16 - Infermeria - 10/06/2396 - ore 09:42*
>
>         Shran aveva percorso tutta la strada fino all'infermeria a
>         passo svelto, facendo ben poco caso a ciò che aveva intorno e
>         rimuginando su quanto stava accadendo. Per quanto si
>         sforzasse, non riusciva a trovarne un senso e l'unica cosa
>         che, a quanto pareva, poteva augurarsi era che tutto finisse
>         alla svelta. Non un granchè come prospettiva, specialmente per
>         un uomo abituato all'azione.
>
>         Entrando in infermeria trovò il dottore in uno stato di
>         eccitazione febbrile. Il debobulano rimbalzava praticamente
>         tra le pareti del suo ampio ufficio.
>
>         Shran non ebbe bisogno di dire nulla.
>
>         "Capitano, ho capito! Finalmente, ho capito! Non so come ho
>         fatto ad essere così cieco, è stato davanti ai miei occhi per
>         tutto il tempo."
>
>         Shran protese le antenne in avanti, un moto istintivo di
>         curiosità verso uno sviluppo qualsiasi in una faccenda che
>         pareva drammaticamente arenata. Sollevò tuttavia anche una
>         mano con l'intento di calmare il medico. "Dottore, si calmi e
>         mi spieghi cosa ha scoperto."
>
>         Sonx pareva non riuscire a star fermo. Voltò lo schermo del
>         terminale sulla sua scrivania e lo indicò a Shran. "Vede?"
>         domandò con il tono di chi indica una giraffa improvvisamente
>         comparsa in mezzo alla stanza, inspiegabile quanto evidente.
>
>         Per l'andoriano, sfortunatamente, non era così evidente.
>         Sollevò lo sguardo sul denobulano con espressione
>         interrogativa. "Temo di no."
>
>         Il medico lo fissò per un istante, apparentemente congelato
>         dove si trovava. Poi riprese come nulla fosse. "Io pensavo
>         fossero i boliani. Pensavo che la connessione fosse il DNA
>         boliano le tracce più o meno consistenti presenti negli
>         individui che sono stati rapiti e invece no, non è quello. Non
>         solo quallo, almeno."
>
>         L'espressione di Shran, in paziente attesa, non mutò.
>
>         "Non si tratta di essere boliani o di avere dei DNA boliano.
>         Si tratta di un particolare gene che è connesso ad alcune
>         specifiche varietà di genoma boliano."
>
>         "Sono i boliani ma non sono i boliani?" domandò il capitano,
>         ora vagamente confuso.
>
>         "Sì e no. Il gene è effettivamente presente per la maggior
>         parte nei boliani, ma il punto è un altro. La mia ipotesi
>         iniziale era che avessero scelto specificatamente i boliani,
>         ma non credo più che sia così. Credo che abbiano scelto coloro
>         che possiedono questo gene."
>
>         "Ancora non vedo il nesso."
>
>         Sonx scosse appena la testa, come a schiarirsi le idee. "Il
>         gene è responsabile di una maggior resistenza degli individui
>         che lo possiedono all'influenza di determinate frequenze di
>         onde gamma, che sono connesse negli umanoidi agli stati di
>         intensa tensione emotiva."
>
>         Le antenne di Shran si drizzarono appena. "Come quelli che
>         abbiamo sperimentato recentemente?"
>
>         Il dottore annuì lentamente. "Hanno rimosso gli individui che
>         sarebbero stati meno facilmente influenzabili da... beh, da
>         qualunque cosa stia facendo chiunque sia responsabile di tutto
>         questo."
>
>         Il capitano si voltò e fece due passi per la stanza, sotto lo
>         sguardo vigile dell'altro. Per un attimo nessuno dei due
>         uomini parlò.
>
>         "Dottore, tutto questo può significare solo una cosa, credo."
>
>         "Già," rispose lentamente Sonx. "Si tratta di un esperimento."
>
>         *Deep Space 16 - Passeggiata - 10/06/2396 - ore 09:43*
>
>         Il Vimalum si stiracchiò come un gatto e si mosse, non visto,
>         verso il suo pasto. Le emozioni annidate nel piccolo locale
>         sulla passeggiata erano per lui un'attrattiva irresistibile,
>         così si mise in caccia. I suoi sensi percepirono
>         istintivamente le emozioni degli essere intorno a lui. Paura,
>         sospetto, rabbia. Il Vimalum non aveva una mente abbastanza
>         complessa da capirne il significato, per lui si trattava solo
>         di cibo. Se l'avesse avuta si sarebbe reso conto di quanto
>         quelle emozioni erano provocate dalla situazione attuale di
>         incertezza e di quanto fossero in realtà tenute a bada dal
>         puro autocontrollo del personale.
>
>         Il Vimalum tuttavia non comprendeva e nemmeno se interessava.
>         Un guizzo di timore proveniente da un guardiamarina poco più
>         avanti attirò la sua attenzione e agì su di lui come un
>         eccitante. Cambiò direzione, serpeggiando come un rettile tra
>         gli esseri riuniti nel locale.
>
>         Raggiunta la sua vittima, cominciò a nutrirsene, assaporando
>         lentamente l'emozione che percepiva.
>
>         La paura del giovane guardiamarina si trasformò in terrore,
>         poi in rabbia contro chiunque in generale e contro l'uomo
>         seduto di fronte a lui in particolare. La conversazione si
>         alzò di tono.
>
>         Mentre il Vimalum si nutriva, volò il primo pugno.
>
>         *Luogo imprecisato - Fattoria di campagna - 10/06/2396 - ore
>         09:50*
>
>         **
>
>         Drillrush e Riccardi parlavano piano tra loro. Il resto delle
>         persone rapite si era rapidamente installato nella fattoria.
>         D'altra parte l'interno non pareva più pericoloso dell'esterno
>         e almeno era caldo e relativamente comodo. In più avevano del
>         cibo. Avevano riflettuto a lungo sull'opportunità di mangiare
>         o meno, ma infine Claire aveva deciso di poter correre il
>         rischio. Erano affamati e demoralizzati, un buon pasto avrebbe
>         giovato a tutti. Riccardi aveva concordato. Normalmente
>         nessuno dei due si sarebbe mai sognato di assaggiare nemmeno
>         una briciola, ma non sembrava ci fossero molte altre alternative.
>
>         Dopo il breve pasto, tutti se ne erano andati a riposare.
>         Drillrush e Riccardi avevano organizzato i turni di guardia ed
>         erano rimasti soli.
>
>         Claire si appoggiò allo schienale della sedia e sospirò.
>
>         Riccardi non la conosceva bene - per la verità, non la
>         conosceva affatto - ma non la invidiava per nulla. Non era
>         certo una situazione ideale in cui trovarsi appena insediati
>         in un nuovo incarico.
>
>         "In tutto questo, c'è qualcosa che non mi torna," disse lei.
>
>         "Di cose che non tornano ce ne sono parecchie, Comandante."
>
>         "Sì, certamente. Ma il fatto è... perchè questo?"
>
>         "La fattoria?"
>
>         "Tutto." Claire agitò appena la mano a comprendere vagamente
>         l'ambiente intorno. "Il forte. La pianta carnivora. La
>         collina. E ora questo. Perchè questi ambienti?"
>
>         Riccardi annuì lentamente. "Sembra quasi che ci stiano
>         mettendo alla prova in qualche modo."
>
>         "Già," concordò Claire lentamente. "E' proprio questo che mi
>         preoccupa."
>
>         **
>
>         *Spazio - 10/06/2396 - Contemporaneamente*
>
>         "Signore, il Vimalum si sta nutrendo, è confermato."
>
>         "Stiamo registrando, mi auguro."
>
>         "Sì, Signore."
>
>         Il secondo controllò nuovamente la sua strumentazione. I vari
>         display sulla consolle erano un tripudio di colori e profili
>         armonici complessi mentre la strumentazione registrava il
>         banchetto del Vimalum su tutte le bande.
>
>         "Il personale della stazione?"
>
>         "Reagisce, Signore. Come previsto."
>
>         Un secondo display alla sua destra mostrava le principali
>         attività dei sistemi e il monitoraggio delle comunicazioni
>         interne alla stazione. Il secondo lo esaminò con attenzione.
>
>         "Pare che sulla passeggiata sia scoppiata una rissa. Direi che
>         si tratta del Vimalum, a giudicare dalle proporzioni e dalla
>         posizione. La sala comando sta inviando delle squadre a sedare
>         i disordini."
>
>         "Come previsto," annuì soddisfatto il comandante.
>
>         "Come previsto, Signore," concordò il secondo. "Solo..."
>
>         "Cosa," abbaiò l'altro.
>
>         "Ecco, secondo le comunicazioni interne pare che il medico di
>         bordo abbia chiamato il capitano dicendo di avere grandi
>         sviluppi da comunicare."
>
>         "Sappiamo a cosa stava lavorando?"
>
>         Il secondo annuì appena. "Dati genetici del personale in
>         custodia."
>
>         Per un attimo calò il silenzio.
>
>         "Lo stato del personale in custodia?"
>
>         Il secondo digitò rapidamente sulla propria consolle, aprendo
>         una finestra secondaria suddivisa in due settori. In uno
>         scorrevano file di dati medici. Nell'altra era mostrata una
>         panoramica delle capsule di animazione sospesa contenenti gli
>         individui prelevati dalla stazione.
>
>         "Tutto regolare, Signore," disse il secondo, soddisfatto.
>
>         **
>
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