[Stml21] [19.04 – Drillrush – C’è un cadavere in biblioteca]

Elena Fuccelli mf9115 a mclink.it
Dom 24 Set 2017 20:12:05 CEST


On Fri, 22 Sep 2017 19:12:27 +0200
  Maddalena <vampitrill a gmail.com> wrote:
> Eccomi qua. Avevo chiesto a Ileana una proroga fino a lunedì, ma 
>avevo un po' di tempo stasera e l'ho finito.
> Spero vi piaccia,

Il tipo col mantello mi ricorda i vecchi film in bianco e nero dove il 
vampiro di turno andava in giro a succhiare sangue in elegante abito 
da sera... E non aveva la pelle luccicante! ^_____^

Ottimo lavoro Maddy! :o))

Ciao! ;-D
Elena
--
ICQ 33856678
> Maddy
> 
> -------------------------------------------------------------------------
> 
> *Deep Space 16 Gamma – Sala controllo – 29 giugno 2397 – ore 1.23*
> 
> **
> 
> Lei detestava i ricevimenti.
> 
> Era sempre stato così, fin da quando, da bambina, la obbligavano a 
>partecipare a quelli della Flotta cui venivano invitati gli ammiragli 
>con le loro famiglie. Forse proprio per questo.
> 
> Tuttavia, questo ricevimento in particolare le era sembrato anche 
>più odioso del solito. Intanto aveva dovuto occuparsi lei 
>dell’organizzazione. Non l’avrebbe mai ammesso né con il suo 
>capitano, né con chiunque altro, ma aveva odiato ogni secondo di quel 
>compito. Non era per sua natura una donna particolarmente paziente e 
>perdere due intere giornate a disporre ai tavoli ospiti illustri e 
>litigiosi come bimbi, nonché a occuparsi di allestimenti floreali e 
>posateria, scelte del menù e intrattenimento musicale, le sembrava 
>non solo uno spreco di tempo – forse era per evitare questo che non 
>si era mai sposata - ma anche uno sforzo inadeguato. Se questa nuova 
>razza era potente e importante la metà di quel che sembrava, tanto 
>che Thompson aveva deciso di passare l’incombenza a loro, un 
>banchetto in sala ologrammi a bordo di una stazione da spazio 
>profondo non sembrava poi questa gran cosa.
> 
> A peggiorare la situazione, ci si era messo il proverbiale morto in 
>biblioteca. Tre uomini della sicurezza uccisi, un cadavere non ancora 
>identificato e un tizio il cui principale obbiettivo pareva girare 
>per la stazione avvolto da un sinistro manto nero uccidendo membri 
>del personale a caso. Meraviglioso. La serata era già abbastanza 
>deprimente senza che alla noia si aggiungesse anche un problema 
>serio.
> 
> Claire si passò due dita nel colletto dell’uniforme di gala che 
>indossava ancora, tamburellò con le quelle dell’altra mano sulla 
>consolle e con un sospiro si voltò verso il tenente alle sue spalle 
>che le aveva appena annunciato l’ennesima scocciatura della nottata.
> 
> “Non mi dica che è ancora lui…” disse con malcelato malumore.
> 
> “Temo di sì, Signore,” rispose il tenente in tono di scuse. “Devo 
>aprire il canale?”
> 
> “Certo, oppure potremmo far saltare in aria la sua nave…”
> 
> “Signore?”
> 
> Claire scosse stancamente una mano. “Nulla, tenente. Apra il 
>canale.”
> 
> Il tenente annuì e sullo schermo principale comparve il volto di un 
>piccolo ferengi, decisamente infuriato.
> 
> Claire pregò silenziosamente svariati pantheon di dei di concederle 
>la pazienza. Se le avessero dato la forza, la nave del ferengi 
>sarebbe già stata una nuvola di detriti a quell’ora.
> 
> “Signor Brek, cos’altro possiamo fare per lei, stasera?”
> 
> “Esigo di sapere quando potrò partire!” strepitò il piccoletto.
> 
> “Come le ho già spiegato nelle nostre tre precedenti conversazioni, 
>non ci sarà possibile darle il permesso di partire finchè l’allarme 
>rosso rimarrà in vigore.”
> 
> “E fino a quando sarà in vigore?”
> 
> “Fino a quando l’attuale situazione verrà risolta, cosa per cui 
>tutto il personale si sta adoperando strenuamente. Ogni misura è 
>stata adottata per la sicurezza di coloro che…”
> 
> “Regola dell’acquisizione numero 45: il profitto ha i suoi limiti, 
>la rovina no. Ed è la rovina a cui sto andando incontro rimanendo 
>qui. Dove sarebbe la preoccupazione per la mia sicurezza in questo? 
>Il tempo è denaro! Anche una femmina come lei dovrebbe capire la 
>regola numero 83!”
> 
> “Sì, anche sulla Terra abbiamo un detto simile… “ Claire sollevò una 
>mano, interrompendo la tirata dell’altro. “Sono certa che le cose 
>verranno risolte a breve. Forse non sarà nemmeno necessario 
>ispezionare i carichi.”
> 
> Brek si bloccò. “Ispezionare i carichi?”
> 
> “Solo a fini precauzionali.”
> 
> “Non ce ne sarà affatto bisogno. Attenderò il permesso di partire. 
>Voglio sperare che il vostro personale si dia una mossa.”
> 
> Con questo la comunicazione venne chiusa. Claire sospirò. Il tenente 
>alle sue spalle aveva in volto un’espressione sollevata.
> 
> “Canale chiuso.”
> 
> “Già, me l’immaginavo.”
> 
> “Davvero ispezioneranno i carichi?”
> 
> “Non ne ho idea, tenente. Ma nel caso, penso mi offrirò di dare una 
>mano con la nave di Brek.”
> 
> Il tenente sorrise. “Anch’io.”
> 
> **
> 
> *Deep Space 16 Gamma – Infermeria – 29 giugno 2397 – 
>Contemporaneamente*
> 
> **
> 
> “Faccia piano, tenente. Una commozione cerebrale non è uno scherzo.”
> 
> Sonx allungò una mano ad aiutare Durani che, con una certa cautela, 
>stava tentando di mettersi a sedere sul lettino, facendo scendere le 
>gambe dal bordo.
> 
> “Come si sente?”
> 
> “Come dopo uno scontro con uno squadrone Jem’Hadar.”
> 
> “Quindi tutto normale, per lei.” Sonx sorrise ampiamente e Durani 
>gli gettò un’occhiataccia.
> 
> Shran, che stava osservando la scena da poca distanza, fece due 
>passi avanti.
> 
> “Felice che stia bene, tenente. Ora, se il dottor Sonx è d’accordo, 
>vorrei un suo rapporto sull’accaduto,” disse curvando appena le 
>antenne in avanti. “Non le chiederò per quale motivo si trovava 
>all’attracco invece che in sala comando, ma ho bisogno di sapere con 
>precisione cosa è successo.”
> 
> La donna annuì lentamente, ignorando completamente, o almeno 
>fingendo di farlo, l’accenno di Shran alla sua fuga dalla sala 
>comandi.
> 
> “Io e il tenente Rhiss stavamo ispezionando l’attracco, per 
>assicurarci che tutto fosse in ordine. Sono inciampata in qualcosa e 
>quando abbiamo illuminato la zona, ci siamo accorti che si trattava 
>di uno degli uomini di Riccardi.”
> 
> Shran annuì. “A poca distanza ce n’era un altro, dico bene?”
> 
> “Circa due metri più avanti. Rhiss ha trovato anche un congegno per 
>mascherare le letture dei sensori interni. A quel punto ho sentito il 
>grido.”
> 
> “Il grido?” Le antenne di Shran si curvarono maggiormente.
> 
> “Sì, anche se immagino sia più corretto dire che si trattava di 
>telepatia. Anche Rhiss l’ha sentito. Mi sono precipitata dentro e ho 
>trovato quell’essere.”
> 
> “L’uomo in nero?”
> 
> “Non so dire se fosse uomo o donna. Ha ucciso qualcuno e poi io…” 
>Durani si interruppe, chiaramente preda della frustrazione, “sono 
>caduta in trappola.”
> 
> Shran sollevò una mano. “Da quello che Riccardi ha potuto vedere, 
>chiunque ne sia l’artefice di tutto questo, è stato eccezionalmente 
>abile. Lei non l’ha visto in faccia, vero?”
> 
> Durani scosse la testa.
> 
> L’andoriano si volse verso il medico.
> 
> “Sappiamo che i primi due cadaveri appartengono ai nostri uomini. 
>Cosa sappiamo degli altri due?”
> 
> “L’uomo che il tenente Riccardi ha trovato con il mantello nero era 
>anch’egli uno dei nostri. Ai primi due è stato spezzato il collo, il 
>terzo è stato… beh… “ Sonx esitò per qualche istante, alla ricerca 
>del termine giusto. Il suo, più che un moto di disgusto pareva un 
>interesse professionale, ma era comunque chiaro come l’efferatezza 
>dell’omicidio l’avesse colpito. “Gli è stata strappata la gola.”
> 
> Shran e Durani lo fissarono. “In che modo?” chiese l’andoriano.
> 
> “Non con una lama, questo è certo. Non so dirvi altro, almeno non 
>finchè non avrò terminato l’esame autoptico. Ho visto un gran numero 
>di ferite nella mia carriera, anche peggiori di questa, ma un simile 
>modus operandi mi è del tutto nuovo.”
> 
> “E riguardo alla terza persona? Chi era?” domandò Durani, ripensando 
>al personaggio ammantato e alla sua vittima.
> 
> Sonx scosse la testa. “Non lo so. Per ordine della Nobile Valana il 
>corpo è stato portato a bordo della loro nave. Era uno dei loro.”
> 
> **
> 
> *Deep Space 16 Gamma – Ufficio del Capitano – 29 giugno 2397 – ore 
>1.58*
> 
> **
> 
> “Non può essere scomparso nel nulla.”
> 
> “Lo so bene, Signore. Eppure non riusciamo a trovarlo,” ammise 
>Riccardi, esibendo un’espressione scocciata e preoccupata al tempo 
>stesso. “I nostri sensori non lo rilevano in alcun modo. Sappiamo che 
>deve trovarsi ancora a bordo della stazione ma, se si escludono le 
>aree protette, potrebbe essere ovunque. Ed è un ovunque molto ampio 
>da ispezionare a vista.”
> 
> “Mi rendo conto, ma è di vitale importanza che il colpevole venga 
>trovato. Soprattutto in vista dell’incontro. Non ho nessuna 
>intenzione di lasciare un seria killer a piede libero sulla mia 
>stazione, a prescindere da quale sia la sua specie d’origine.”
> 
> Riccardi annuì. “Non succederà, Signore.”
> 
> “Lo so. Ha la mia piena fiducia. Continui le ricerche. Batta la 
>stazione palmo a palmo se deve, ma trovi il nostro assassino. E mi 
>tenga informato. Può andare.”
> 
> Riccardi fece un cenno con il capo e uscì.
> 
> **
> 
> *Deep Space 16 Gamma – Ambasciata Klingon – 29 giugno 2397 – 
>Contemporaneamente*
> 
> **
> 
> “Un incontro con tutte le delegazioni diplomatiche?”
> 
> Il segretario di Rhogal annuì una volta sola con un grugnito. “La 
>comunicazione è appena arrivata.”
> 
> “Il capitano Shran cosa ha risposto?” domandò Tara, ancora 
>abbigliata con la tenuta che aveva sfoggiato al banchetto. Nessuno 
>era andato a dormire dopo l’allarme.
> 
> “Non ha ancora risposto.”
> 
> “E’ probabile che aspetti direttive dalla Flotta,” commentò la 
>donna.
> 
> “Già.” Rhogal fissò per un istante il suo attendente. “Comunica alla 
>Nobile Valana e al capitano Shran che la delegazione Klingon 
>parteciperà all’incontro.”
> 
> “Qa’pla!”
> 
> L’attendente uscì e Rhogal si rivolse a Tara. “Un dignitario alieno 
>ammazzato durante un primo contatto su una delle vostre stazioni? 
>Shran ha un problema grosso come tutta Praxis.” La voce di lui, al 
>solito, era un basso rombo.
> 
> “Sì, temo di sì. Cosa pensi che voglia questa Valana?”
> 
> “Non ne ho idea, ma ho intenzione di scoprirlo,” rispose 
>l’ambasciatore con un ghigno.
> 
> **
> 
> *Deep Space 16 Gamma – Sezione imprecisata– 29 giugno 2397 – 
>Contemporaneamente*
> 
> **
> 
> L’ex proprietario del mantello nero strisciò lentamente lungo il 
>condotto. Si muoveva fluidamente, come se si trovasse perfettamente a 
>suo agio nell’avanzare carponi lungo uno stretto cunicolo alieno, 
>come lo facesse tutti i giorni. Forse era proprio così, benché quei 
>cunicoli fossero decisamente diversi da quelli del suo mondo natale. 
>Avanzò per una decina di metri, un’ombra nell’oscurità, quindi si 
>fermò.
> 
> Si mise a sedere, raccogliendo le gambe sotto di sé e controllò lo 
>stato del piccolo dispositivo che aveva al braccio, che lo schermava 
>dai sensori della stazione. Erano tutti puntati sulla sua figura, era 
>certo. Rimpiangeva solo la perdita del suo mantello nero. Una scelta 
>teatrale, era vero, ma assolutamente divertente. E anche la 
>teatralità aveva la sua parte in quel piano.
> 
> Scartò con calma un involto argentato preso dalla tasca e mangiò 
>lentamente il contenuto, facendo attenzione a non lasciare tracce. 
>Anche le ombre devono nutrirsi di tanto in tanto.
> 
> Rimise l’involto vuoto in tasca e premette il tasto sul piccolo 
>dispositivo nero che portava appuntato alla manica. Quando la luce 
>lampeggiò disse solo:
> 
> “Tutto come da programma. Inizio la fase due.”
> 



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