[Stml21] [23.02 - T^Lani] La nuvola
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Ven 27 Dic 2019 10:41:58 CET
Letto solo ora,
molto bello ^_^ mi è piaciuto.
Complimenti!
Il giorno ven 27 dic 2019 alle ore 10:31 Bryn Lwellelyn <
bryn.lwellelyn a gmail.com> ha scritto:
> Ho finalmente avuto tempo di leggere il brano di Elena e a me è piaciuto
> molto.
> Qualcun altro ci è riuscito tra un bagordo e l'altro?
>
> Il mar 24 dic 2019, 16:55 Elena Fuccelli <mf9115 a mclink.it> ha scritto:
>
>> Ho approfittato di questi giorni per fare una cosa che non mi capita
>> praticamente mai... POSTARE IN ANTICIPO SULLA SCADENZA!
>>
>>
>> --------------------------------
>> INIZIO TRASMISSIONE
>> --------------------------------
>>
>> DS16 Gamma, Sala riunioni - 20 Novembre 2399, ore 13.15
>>
>> “Come facciamo a sapere se è vero?” - Fu l’ambasciatore Lamak il primo
>> a rompere il silenzio:
>> “Si, perché quello che vedo io è solo una ipotesi… Peraltro, mi
>> perdoni comandante Drillrush, anche una ipotesi molto comoda, visto
>> che scagionerebbe il vostro ufficiale scientifico e di riflesso la
>> Federazione dei Pianeti Uniti” – alzò una mano, per impedire a Claire
>> di intervenire:
>> “Non sto accusando nessuno, comandante. Sto solo dicendo che l’unico
>> vero indizio che abbiamo per spiegare l’inspiegabile, ossia l’assurdo
>> comportamento del comandante Roberts, è la forte ionizzazione trovata
>> nel suo corpo, ma questa può essere stata prodotta da altri fattori…
>> Sbaglio?”
>> “Non sbaglia, ambasciatore – replicò Claire Drillrush, secca – Ma si
>> tratta di una ipotesi che non possiamo ignorare nelle sue possibili
>> implicazioni. In particolare...” - guardò verso l’ambasciatore
>> o’Hucler. Le antenne dell’insettoide puntavano verso di lei, con
>> attenzione, ma senza muoversi di un millimetro.
>> “In particolare – riprese Claire – mi preme la sicurezza della
>> delegazione Varikis. Sono già state perse troppe vite in questo
>> attentato, e non possiamo escludere che i colpevoli non vogliano
>> colpire di nuovo. Chiunque essi siano, Dekenekak o altri. Dobbiamo
>> trovarli e dobbiamo fare presto!” - lo sguardo del comandante si
>> spostò sul capo della sicurezza, che assentì:
>> “Sono d’accordo… Ma mi piacerebbe avere maggiori informazioni su
>> questi Dekenekak, in primo luogo. Può farmi avere le informazioni
>> presente nei vostri database?”
>> Le lunghe antenne si mossero, tracciando nell’aria un arabesco che si
>> interruppe a metà:
>> =^= Io non me ne intendo, ma il dottor ch'Kuser potrà darvi tutte le
>> inf… =^= la voce elettronica si fermò all’improvviso, mentre le
>> antenne si ripiegavano verso l’interno, come per un gesto difensivo.
>> Riccardi e il comandante Drillrush si scambiarono un’occhiata
>> espressiva:
>> “Parla del capo della sua delegazione scientifica?” - domandò infine
>> T’Lani -
>> Le antenne ripresero la loro danza, quasi in maniera frenetica:
>> =^= Per un momento, avevo dimenticato che il dottor ch’Kuser non c’è
>> più… E’ una grave perdita per la nostra comunità scientifica. Era uno
>> dei nostri massimi esperti di xenobiologia. Anni fa destò scalpore un
>> suo studio – molto polemico – su quello che era successo in passato
>> con i Dekenekak. Lui avrebbe sicuramente saputo darvi tutte le
>> informazioni possibili… Ma è stato ucciso, e con lui tutti gli
>> scienziati della mia delegazione. E questo, per noi vuol dire che i
>> file della sezione scientifica della mia nave sono sigillati =^=
>> “Sigillati? - domandò l’ambasciatore klingon – Ma perché?”
>> =^= E’ la nostra legge, ambasciatore. In presenza di un atto
>> criminale, tutto quello che riguarda le vittime, dai diari personali
>> ai file delle loro postazioni di lavoro, deve essere immediatamente
>> sigillato, in modo che nessuno possa alterare dei dati fondamentali
>> prima delle indagini della nostra magistratura. =^= Il traduttore
>> universale emise un rumore basso, curiosamente simile ad un sospiro:
>> =^= Sono stati uccisi tutti i nostri scienziati e questo vuol dire che
>> nessuno potrà accedere ai database della sezione scientifica della
>> nostra nave finché la magistratura non avrà fatto le sue indagini e
>> dato l’autorizzazione allo sblocco. =^=
>> “Interessante – sottolineò T’Lani – Forse l’attacco agli scienziati
>> della delegazione Varikis non ha avuto per movente solo una illogica
>> vendetta.”
>> Rogal sogghignò:
>> “Capisco, ambasciatrice. La vendetta può nascondere un interesse molto
>> più immediato e vitale: quello di non essere scoperti e identificati.
>> E se sapevano che uccidere gli scienziati avrebbe impedito a tutti gli
>> altri di accedere alle informazioni che possono portarci a farli
>> identificare...”
>> “Avrebbero fatto in modo di uccidere gli scienziati Varikis” -
>> completò Claire Drillrush.
>> Lamak tamburellò le dita sul tavolo:
>> “Mi dispiace fare la parte del guastafeste, ma… Come dicevo prima, è
>> una ipotesi affascinante, ma è solo una ipotesi. Non abbiamo alcuna
>> prova della presenza a bordo di questi fantomatici Dekenekak. Non
>> andremo da nessuna parte finché non sapremo chi realmente ha ucciso,
>> come ha ucciso e dove si trova adesso.”
>>
>>
>>
>> DS16G, infermeria -
>> 20 Novembre 2399, ore 13.15
>>
>>
>> Ancora non riusciva a ricordare il cognome dell’uomo della sicurezza
>> che gli stava accanto in piedi ormai da ore. Karl qualcosa… Era
>> irritante essere così confuso. Forse era un effetto collaterale degli
>> antidolorifici che il dottor Ch’Idrani gli aveva somministrato, ma no:
>> era da prima che non riusciva a ricordare.
>> Ramar Roberts si chiese che cosa sarebbe successo, ora. Aveva ucciso…
>> Solo il pensiero gli faceva venire il voltastomaco. Che cosa avrebbero
>> fatto i suoi superiori? Il comandante Drillrush avrebbe avuto
>> pressioni perché il colpevole di quella mattanza fosse punito come si
>> deve… E il colpevole era lui. Qualunque cosa fosse successa, lui era
>> quello inquadrato dalle olocamere di sicurezza mentre… Chiuse gli
>> occhi.
>> “Ha ricordato qualcosa?” - Ramar si voltò. Il dottor Ch’Idrani si era
>> avvicinato al suo lettino:
>> “No… Niente di più – scrollò la testa l’ufficiale scientifico – In
>> realtà, mi stavo chiedendo che succederà adesso. Mi manderanno sotto
>> processo, immagino… Il problema è che non posso offrire nessuna
>> giustificazione a… quella cosa orribile. Mi sembra tutto così
>> assurdo...” - sussurrò.
>> “Forse dovrebbe iniziare dalle ultime cosa che ricorda. Ha detto che
>> stava parlando con lo scienziato della delegazione Varikis”
>> “Si. Si chiama… Si chiamava ch'Kuser”
>> “Di che cosa stavate parlando?”
>> Ramar chiuse gli occhi. Erano entrati nel laboratorio scientifico. I
>> Varikis non hanno vista, e Ramar aveva chiesto come facessero a
>> muoversi così facilmente in un ambiente totalmente alieno, in cui
>> entravano per la prima volta.
>> Le antenne si erano mosse come bacchette in mano ad un invisibile
>> direttore d’orchestra. Di tanto in tanto, si sfregavano tra di loro,
>> producendo un basso ronzio che però non era sgradevole, e finiva con
>> il mescolarsi alla voce metallica che usciva dal traduttore
>> universale:
>> =^= Le nostre antenne ci danno le informazioni che ci servono
>> sull’ambiente circostante. I nostri piccoli appena usciti dalle uova
>> apprendono a trasmettere dei segnali e interpretare i segnali di
>> ritorno, finché la lettura dell’ambiente diventa talmente rapida da
>> essere praticamente immediata.=^=
>> Un rumore lo distrasse e lo riportò al presente. Karl si irrigidì con
>> la mano sull’impugnatura del faser, per farsi incontro al nuovo
>> venuto:
>> “Questa sezione dell’infermeria è chiusa al pubblico, per motivi di
>> sicurezza!” - tuonò Karl.
>> “Io non sono pubblico – rispose una voce conosciuta – Sono il suo
>> avvocato! E adesso mi faccia parlare con il mio cliente!”
>> Ramar riaprì gli occhi di scatto. Cercò di alzarsi, ma si scontrò con
>> il campo di forza che lo teneva ancorato al lettino. Si sporse al
>> massimo oltre la spalla del dottore, per incontrare lo sguardo di un
>> bajoriano con un paio di vivaci occhi azzurri e una barba scurissima:
>> “Tu? - si stupì Ramar – E da quando in qua ti fai crescere la barba?”
>>
>>
>>
>>
>>
>> DS16G, Sala Ologrammi 2 -
>> 20 Novembre 2399, ore 15.15
>>
>> =^=...I nostri piccoli appena usciti dalle uova apprendono a
>> trasmettere dei segnali e interpretare i segnali di ritorno...=^=
>> Rerin Th’Tharek fermò la simulazione. Gli scienziati Varikis si
>> bloccarono, con le antenne levate in mezzo alla frase. Ramar era in
>> piedi, apparentemente affascinato dalla spiegazione dello scienziato
>> capo.
>> “Fin qui – disse il primo ufficiale – Non c’è niente di strano. Nessun
>> sintomo, nessun indizio di quello che sarebbe successo di lì a pochi
>> istanti”
>> “Lo so, comandante… Ho visto anche io la registrazione delle olocamere
>> di sicurezza. Molte volte, a dire la verità - sbuffò Alessandro
>> Riccardi – Non succede niente di strano, fino a quando il comandante
>> Roberts non ha iniziato ad uccidere tutti”
>> “Lo lasci parlare” - ordinò il comandante Drillrush. Li avevano
>> raggiunti anche Durani e Tara Keane. Il capo OPS era in piedi, accanto
>> all’arco del simulatore, che era rimasto in vista. La simulazione non
>> era perfetta, ma aveva dovuto arrangiarsi in fretta, pensò Rerin,
>> alzando mentalmente le spalle. Per quello che gli occorreva, era più
>> che sufficiente.
>> “Anche io ho guardato molte volte le registrazioni delle olocamere –
>> riprese l’andoriano – e finché mi sono limitato a quelle, non riuscivo
>> a vedere altro... Ma ero sicuro che qualcosa mi sfuggiva. E’ per
>> questo che sono venuto qui e ho creato questa simulazione.”
>> Gli occhi di Durani erano fissi sull’immagine di Ramar. Alla cintura
>> del bajoriano non era appesa nessuna arma, ma sul tavolo a pochi
>> centimetri dalle sue dita c’era la penna che a momenti sarebbe stata
>> conficcata tra la fra la quarta e la quinta scaglia del lato destro
>> del corpo dello scienziato capo… Lui era il più vicino a Ramar. Era
>> stato il primo, a morire.
>> “Vada avanti, comandante” - disse Claire.
>> Rerin assentì:
>> “Computer, manda avanti la simulazione a passo uno” - ordinò.
>> Le antenne dei Varikis tornarono a muoversi, lentamente. Le parole del
>> traduttore universale si allungarono fino a deformarsi in un tono
>> profondo, lontanissimo dall’originale. Anche Rerin le aveva sentite
>> molte volte:
>> =^= fiiinnnccché llllaa llleeeettttuuura dddeeellll’aaammbbiieennnttte
>> ddiivvveeennnttta ttaalllmmeeennntteee… =^=
>> Durani sbatté gli occhi:
>> “Ma...” - esclamò, mettendosi istintivamente in posizione di attacco.
>> “Computer, ferma simulazione!” - ordinò l’andoriano. La scena si
>> congelò in un istante.
>> “Non capisco – disse Tara Keane avvicinandosi alla simulazione – Che
>> cosa dovrei guardare?”
>> Durani puntò il dito sulla paratia appena sopra il tavolo. La penna
>> era ancora lì, a due centimetri dalle dita di Ramar. Ma qualcosa – una
>> strana luminescenza argentea, talmente indistinta da essere quasi
>> invisibile – era emersa dall’impianto di ventilazione del laboratorio.
>> “Computer, evidenziare la luminescenza: più sei punti – ordinò il
>> primo ufficiale– Colorare in rosso la luminescenza, quindi far
>> avanzare la simulazione a mezzo passo. Togliere audio.”
>> Le figure tornarono a muoversi, ancora più lentamente. Dalla grata
>> dell’impianto di ventilazione la luminescenza era diventata una nuvola
>> dai colori rossastri, evidente nella sua forma. Parve appoggiarsi al
>> tavolo, come per controllare la disposizione dei presenti nel
>> laboratorio, quindi risalì il braccio di Ramar e scomparve.
>> “E’ il vayumaya!” - esclamò Riccardi.
>> “Vayumaya? - domandò l’andoriano – Che vuol dire? Quello che so è che
>> quella nuvola si comporta come un essere, non saprei dire se senziente
>> o se si tratti di un animale inferiore. So che non era visibile alla
>> semplice olovisione e che è entrato dentro il comandante Roberts un
>> attimo prima che desse inizio alla sua danza macabra”
>> “Ce ne ha parlato l’ambasciatore o’Hucler alla riunione con gli
>> ambasciatori: ghana i solidi e vayumaya i gassosi sono una forma di
>> vita simbiotica, chiamata Dekenekak.” - rispose Riccardi
>> “Non è una prova utile per il tribunale – commentò triste Tara Keane –
>> Qualunque procuratore avrebbe buon gioco nel dire che si tratta solo
>> di una simulazione, che può essere facilmente manipolata. Forse non è
>> nemmeno sufficiente a convincere l’ambasciatore o’Hucler e il suo
>> governo sulla innocenza del comandante Roberts.”
>> “E’ sufficiente a convincere me!” - disse Alessandro Riccardi -
>> “Adesso sono certo che devo trovare i Dekenekak… Anche se non ho idea
>> di come fare.”
>> “Dobbiamo trovare i Dekenekak - ribatté cupa Durani – Finché quegli
>> esseri non saranno stati fermati, nessuno su questa Base può essere al
>> sicuro!”
>>
>>
>> -------------------------------------
>> FINE TRASMISSIONE
>> -------------------------------------
>>
>> So che il brano è meramente interlocutorio, ma non mi andava di
>> mettere subito i nostri a caccia del/dei mostri... Ho introdotto il
>> personaggio di un bajoriano ben conosciuto da Ramar: nella mia mente è
>> il fratellino di Ramar Roberts, che dopo 20 anni dal loro primo
>> incontro di sicuro è cresciuto e diventato adulto, ma - non sapendo se
>> questo poteva o no far piacere a Marika - ho preferito lasciare la
>> cosa in ombra, quindi potrebbe essere un semplice amico del periodo
>> che ha passato su Bajor.
>>
>> E adesso: tanti tanti tanti auguri di buone feste a tutti! ^_________^
>>
>> Ciao! ;-D
>> Elena
>> --
>> "Ambasciatrice T'Lani" Deep Space 16 Gamma
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