[Stml3] [Turno]: Federico / Tkar dal 01/03 all'11/03
federico pirazzoli
cmdrtkar a gmail.com
Gio 5 Mar 2015 13:08:21 CET
Mi sa che siamo bravi a far arrabbiare un mucchio di hente :-)
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Inviato da myMail per Android
giovedì, 05 marzo 2015, 00:53PM +01:00 da illu 666 <illu666 a hotmail.com>:
Ottimo ed abbondante!
mi è piaciuto proprio.
anche io avevo pensato (spoiler alert) ad una ciurma olografica.
una cosa emerge: siamo bravissimi a far arrbabbiare l'emulo di Harlock
Vediamo come procede...
Massimiliano aka illu aka Carelli
> Ecco qui la schifezza...come al solito sono partito scrivendo una cosa
> e ne è venuta fuori un'altra...
> buona lettura!
>
> --------------------------------------------------------------------------------
> Brano 01-05
> Titolo: La nave fantasma
> Autore: Tenente Comandante Tkar
> Brano precedente: Faccia a Faccia
> ---------------------------------------------------------------------------------
>
> Nave stellare Arcadia – Plancia - 24/11/2394 Ore 10:30
>
> “Non intendo arrendermi.” - Khayr interruppe il Capitano Federale in
> tono brusco, alzando il braccio, preparandosi ad impartire un ordine
> silenzioso “e non intendo rispondere ad alcuna domanda … arrivederci,
> Capitano Kenar ...””
>
> Così dicendo, abbassò velocemente il braccio, dando ordine al timoniere
> di attivare i motori a curvatura. Le gondole gemelle della nera nave
> stellare si illuminarono della classica luce blu che anticipava il
> balzo a curvatura e, mentre lo spazio-tempo le si distorceva attorno,
> l'intera figura del vascello pirata parve allungarsi lungo il suo
> diametro maggiore.
>
> Nella Plancia del vascello si udirono un paio di sospiri di sollievo
> quando la nave entrò in curvatura. Dopo aver fissato sullo schermo
> visore l'immagine della Seatiger che rimpiccioliva fino a scomparire,
> Khayr si voltò per tornare alla sua poltrona e disse "Attivate
> l'occultamento prima che si lancino all'inseguimento, quindi scendete
> ad impulso e dirigete fino alla Nube Rossa."
>
> Detto ciò rimase immobile un paio di minuti, scrutando l’attività di
> Plancia con fare soddisfatto. Infine, quando tutto sembrava essere a
> posto, fece per sedersi sulla poltrona centrale in uno svolazzare di
> mantello, ma dovette invece aggrapparvisi con forza, in quanto la nave
> venne scossa da un fremito violento. Tutte le luci si spensero per un
> istante e, contemporaneamente, sullo schermo visore le stelle smisero
> di sembrare scie di luce e riassunsero il loro aspetto.
>
> "Cosa é successo?" domandò in tono gelido il Capitano, mentre il resto
> dell'equipaggio di Plancia cercava di riprendere il controllo sulla
> nave, apparentemente alla deriva.
>
> "Siamo usciti dalla Curvatura e abbiamo perso l'energia principale..."
> affermò Yuki, dalla consolle scientifica principale "Sto innestando
> l'energia secondaria...ma la curvatura é off-line..."
>
> "Occultiamoci..." ordinò Khayr, senza la minima esitazione, prima di
> pigiare un pulsante sul bracciolo della propria poltrona, per mettersi
> in contatto con la Sala Macchine "Tochiro che succede?"
>
> Gli uomini si guardarono smarriti per un istante, mentre tutte le luci
> - eccetto quelle di emergenza - si spegnevano per ridurre al minimo i
> consumi dei sistemi non essenziali, visto che quasi tutta l'energia
> disponibile era ora diretta al dispositivo d'occultamento.
>
> "Non lo so, Capitano..." rispose dal soffitto la voce del Capo
> Ingegnere, mentre in sottofondo si sentiva il vociare agitato del
> personale di macchina, che cercava evidentemente di trovare il guasto e
> porvi rimedio "il Nucleo di Curvatura si é spento di botto, come se
> qualcuno avesse semplicemente girato un interruttore."
>
> "Questo non é possibile..." intervenne Yuki "il comando di
> spegnimento del Nucleo può essere inviato solo dalla Plancia o dalla
> Sala Macchine. Da qualsiasi altra postazione partisse, farebbe scattare
> decine di allarmi..."
>
> "Infatti..." convenne Tochiro, la cui voce allarmata e confusa tradiva
> il fatto che in Sala Macchine non tutto stava andando per il verso
> giusto "eppure il computer ha accettato il comando senza esitazione.
> Inoltre tutte le bottiglie magnetiche sono state isolate ed il
> materiale di reazione neutralizzato. Chiunque lo abbia fatto ha fatto
> una azione pulita, prevenendo qualsiasi rischio di esplosione
> incontrollata ma bloccandoci ad impulso per almeno 6 ore...sempre se
> riusciamo a decodificare questi dannati blocchi che stanno comparendo
> in ogni sottosistema dell'apparato Curvatura!"
>
> "Potrebbe essere stato fatto dal Ponte di Battaglia?" domandò Khayr,
> colto da una folgorazione, facendo riferimento alla Plancia secondaria,
> installata nella parte centrale del tozzo collo che collegava la
> Sezione a Disco a quella Motori. Una replica compatta e perfettamente
> funzionante della Plancia, dotata dei medesimi sistemi e totalmente
> sguarnita, visto che non c'era stato neppure il tempo di dare
> l'Allarme.
>
> Cogliendo immediatamente il sottinteso della domanda, Daiba si alzò
> dalla postazione tattica e, estratta una pistola dalla lunga canna dal
> fodero alla cintura, si mosse verso il Turboascensore affermando
> "Prendo un paio di uomini e vado a controllare!"
>
> "Vengo anch'io..." affermò Yuki, alzandosi a sua volta, mentre su tutta
> la nave veniva attivato l'allarme antintrusione "forse da lì potrò
> capire meglio cosa hanno combinato quei maledetti Federali!"
>
>
> U.S.S. Seatiger - Plancia - contemporaneamente
>
> "La nave nemica si allontana a curvatura 8..." riferì Anari, mentre le
> mani danzavano sulla consolle scientifica alla ricerca delle tracce di
> vernice che li aveva portati lì e che - si sperava - avrebbe permesso
> loro di tracciare i pirati di Khayr nonostante le pesanti distorsioni
> gravitazionali causate dal buco nero.
>
> "Stiamole dietro..." ordinò il Capitano Kenar poi, mentre l'agile
> vascello di Classe Nova entrava a sua volta in Curvatura, aggiunse
> rivolto a Finn "il pacco é stato recapitato, Comandante?"
>
> Ma il Primo Ufficiale, troppo preso ad osservare l’evolversi della
> situazione, non parve sentire le parole del Trill che, dopo aver
> contato mentalmente fino a dieci, si sforzò di essere gentile nel
> ripetere “Comandante Finn…”…quindi, quando ebbe l’attenzione dello
> stupito Umano, aggiunse “il pacco è stato recapitato?”
>
> “Il…pacco?” rispose, colto in contropiede il Primo Ufficiale. Quindi,
> capendo a cosa alludesse il suo Capitano, si affrettò a digitare
> qualcosa sul terminale della sua poltrona e quindi, dopo un paio di
> tentativi, rispose “Sì Signore…il teletrasporto è andato a buon fine,
> la squadra di sbarco è arrivata a destinazione.”
>
> “Ottimo, allora non ci resta che aspettare che Droxine e Tkar facciano
> il loro lavoro…””commentò Kenar, sistemandosi meglio sulla poltrona
> centrale e riflettendo. Quello era stato un piano un po’ raffazzonato,
> ma il Capitano Drey gli aveva insegnato che - quando si comandava una
> nave in situazioni di emergenza - spesso era necessario affidarsi
> all’istinto e alla preparazione dei propri subordinati.
>
> Per quello stesso motivo, purtroppo, non aveva potuto mandare il suo
> Primo Ufficiale a guidare quella delicata missione…non ancora, almeno!
>
> Il flusso dei suoi pensieri fu comunque interrotto da Anari che, dopo
> appena una manciata di minuti, affermò “Sono usciti dalla Curvatura!
> Energia principale disattivata!…Un momento, si stanno occultando
> comunque!”
>
> “Con la sola energia secondaria?” Domandò Tholos, stupito. I
> dispositivi di occultamento erano estremamente dispendiosi in termini
> di consumo energetico ed era piuttosto improbabile che una nave potesse
> tenerne attivo uno per molto tempo senza poter contare su di un
> reattore a Curvatura ad alimentarla.
>
> “Allora dovremo fare affidamento sulla squadra di sbarco e sui suoi
> trucchi, Comandante Anari…abbiamo ancora la traccia?” chiese il Trill,
> fissando lo sguardo sullo schermo visore che – ora – mostrava solo lo
> spazio vuoto dove per un attimo era comparsa la nave nera.”
>
> “Sì signore…””rispose la Denobulana, ora troppo concentrata perfino per
> ricordarsi di fare una delle sue battute “ad impulso la sublimazione è
> minore perché non vi è l’effetto dispersivo del campo di Curvatura, ma
> dovremmo essere in grado di individuare con approssimazione la zona in
> cui si nascondono.”
>
>
> Nave Stellare Arcadia - Ponte di Battaglia - alcuni minuti prima
>
> Il Teletrasporto materializzò le sei figure nell'angusto spazio del
> Ponte di Battaglia e, neppure un istante dopo, quattro di loro erano
> già scattate verso le pareti della stanza, da dove avrebbero potuto
> coprire l’intero spazio con i loro fucili Phaser Tipo III.
>
> Mentre i quattro membri della Sicurezza si muovevano, Tkar estrasse con
> la sinistra il Tricoder tattico, eseguendo una serie di rapide analisi
> e poi impostandolo per emettere un segnale di disturbo. Nel frattempo,
> sempre tenendo d’occhio le letture che riceveva, disse “Apparentemente
> il Teletrasporto è riuscito senza attivare gli allarmi di bordo.
> Comandante Carelli, proceda.””
>
> “Sì, sì…sto già facendo il più in fretta che posso!” protestò Droxine
> che, china sotto la consolle ingegneristica del Ponte di Battaglia,
> aveva smontato un pannello e vi aveva collegato alcune apparecchiature
> prelevate dal proprio Kit prima di immergervisi con tutto il busto
> “Vorrei proprio sapere di chi è stata la brillante idea di spedirci a
> bordo di una nave pirata per cercare di hakerare il loro sistema di
> propulsione ed impedirgli di fuggire, contando sul fatto che non
> abbiano modificato eccessivamente le procedure di sicurezza di bordo!”
>
> “Sua, Comandante.” rispose semplicemente Tkar, avvicinandosi ad una
> delle consolle secondarie ed avviandola in modalità di osservazione
> tattica, così da poter verificare il flusso informativo che giungeva
> alla consolle tattica principale in Plancia. Le informazioni, però,
> dovettero incuriosirlo perché - subito dopo aver dato una scorsa allo
> schermo - lanciò una nuova scansione col Tricoder.
>
> “Curioso…”…affermò il Vulcaniano, prima di spegnere l’apparecchio e
> farsi consegnare il Tricoder di uno dei suoi sottoposti. Avutolo in
> mano, eseguì una rapida scansione prima di renderlo al legittimo
> proprietario e tornare alla consolle accesa, questa volta scuro in
> volto “molto curioso. Per non dire seccante.””
>
> “Seccante?” domandò stupita Droxine, affacciandosi perplessa dalla
> consolle nella quale era penetrata con l’intero busto “Cosa c’è di
> seccante, Tkar?””
>
> “Ho effettuato un’analisi della consistenza dell’equipaggio nemico con
> il Tricoder - sia con il mio che con quello del Guardiamarina Terk -,
> ma questi mi ha dato nuovamente come risultato due sole forme di vita:
> una Umana e una sconosciuta. Stando alle letture dei sistemi di
> sicurezza interni, però, l’equipaggio consta di 471 forme di vita.”
>
> “Forse dispongono di un sistema di schermatura personale, tipo quello
> dei Jem’Hadar…” suggerì l’ingegnere, senza però preoccuparsi più di
> tanto della cosa. Aveva già abbastanza complicazioni senza occuparsi
> anche di quello e - tenuto conto che era in squadra con il Capo della
> Sicurezza - probabilmente poteva lasciare che lui si occupasse della
> cosa.
>
> “E’ quanto ho ipotizzato. Ora sto trasferendo gli algoritmi utilizzati
> da computer per la ricerca, al fine di applicarli ai nostri
> Tricoder.…Ecco, ora tutti i nostri apparati di rilevazione portatili
> sono configurati per leggere i segni vitali dell’equipaggio
> dell’Arcadia.””le rispose il Vulcaniano, prima di aggiungere “La sua
> azione come sta procedendo?”
>
> “Più complicata del previsto…” rispose l’Umana, che all’interno della
> consolle stava sudando corposamente mentre tentava di venire a capo del
> nuovo mistero che il Tricoder le aveva rivelato “hanno effettuato
> grosse modifiche ai motori. Il Nucleo di Curvatura non è alimentato ad
> antimateria, ma da qualcos’altro e - a giudicare dai sistemi di
> sicurezza ulteriori installati - deve essere qualcosa di pericoloso. Se
> sbaglio nell’eseguire la procedura rischio di far saltare tutta la
> nave, anziché inabilitarla.”…
>
> “Ma le procedure di emergenza che intende avviare sono ancora attive, o
> i relativi algoritmi sono stati modificati?” insistette Tkar, tenendo
> al contempo d’occhio i movimenti dei segni vitali che - solo ora - i
> Tricoder riuscivano a rilevare. Il piano generale era piuttosto
> semplice: dovevano sfruttare la Consolle Ingegneristica del Ponte di
> Battaglia per avviare nel computer della Sala Macchine un programma di
> addestramento che avrebbe simulato una serie di avarie dei sistemi,
> iniziando con uno squilibrio nei sistemi di alimentazione del Motore a
> Curvatura. Se la nave montava ancora i sistemi di sicurezza originali
> previsti per la Classe Excelsior, il Computer di bordo avrebbe
> provveduto autonomamente a mettere in blocco di sicurezza tutto
> l’apparato motore, tagliando l’energia principale e la propulsione a
> Curvatura. Se - però - il sistema fosse stato modificato in maniera
> troppo pesante, la cosa sarebbe stata inutile e la squadra avrebbe
> dovuto tentare di prendere il controllo della Sala Macchine con la
> forza.
>
> ”Sì, sì…ho quasi finito…” brontolò Carelli, che ovviamente aveva smesso
> di ascoltarlo in quanto troppo concentrata sul suo lavoro. Dopo qualche
> altro minuto, la donna uscì da sotto la consolle e, con perizia, rimise
> in posizione la copertura che aveva precedentemente rimosso per rendere
> più complicato il lavoro a chi avrebbe dovuto sistemare il pasticcio
> che stava per scatenare. Quando ebbe finito, fece un gran sorriso
> all’Ufficiale Vulcaniano e, premuto un comando sul Tricoder, disse
> semplicemente “Fatto!””
>
> Il vascello di Classe Excelsior vibrò profondamente sotto i loro piedi
> e, quando le luci si affievolirono, Tkar si mosse verso le porte che
> davano sull’esterno dicendo ai suoi uomini “Formazione tattica di
> copertura attorno al Comandante Carelli.…Sbrigatevi, abbiamo tre minuti
> e quindici secondi per raggiungere l’Hangar di lancio secondario.”…
>
>
> Nave Stellare Arcadia - Corridoi del Ponte 10, Intersezione 16 -
> contemporaneamente
>
> Daiba si muoveva rapido, con in mano la propria pistola Phaser ed un
> paio di robusti uomini dell’equipaggio armati fino ai denti a coprirgli
> le spalle. Dietro di lui - ad una distanza di sicurezza di appena
> cinque metri - li seguiva anche Yuki, che doveva raggiungere il Ponte
> di Battaglia per cercare di ripristinare l’energia principale.
>
> Il ragazzo non era per nulla lieto di far correre quel pericolo
> all’amica, ma non avevano molte alternative. L’Arcadia non avrebbe
> potuto mantenere in eterno l’occultamento con i soli Reattori ad
> Impulso e Yuki era una delle più abili in questo tipo di riparazioni.
>
> ‘E poi, se questi Ufficiali della Flotta Stellare sono abili la metà di
> quanto ritiene il Capitano, probabilmente sono già diretti al Ponte 13
> per rubare una navetta e tentare la fuga’’si disse, svoltando l’angolo.
>
> Ovviamente aveva previsto quell’eventualità, distaccando un contingente
> di dieci uomini a protezione dell’hangar dei caccia, ma ciò non
> significava che fosse realmente così. Stando a quanto raccontatogli da
> Khayr, gli Ufficiali della Flotta erano gente sveglia e su una nave
> grande come l’Arcadia c’erano una decina di modi per tentare la fuga o
> per nascondersi.
>
> Daiba stava giusto pensando questo, quando voltò l’angolo del corridoio
> che collegava il Ponte di Battaglia all’Hangar Manutenzione e quasi
> venne colpito da una scarica di proiettili di energia. Quando percepì
> con la coda dell’occhio gli’impulsi di fase, il giovane tattico temette
> di essere morto, ma miracolosamente il colpo dei federali dovette
> mancarlo, perché un istante dopo percepì l’impatto degli stessi contro
> la paratia alle sue spalle.
>
> Agendo per puro istinto, il giovane si gettò a terra evitando un
> secondo colpo che lo avrebbe di certo preso in pieno petto e, facendo
> esplodere un colpo alla cieca, rotolò fino alla porta di un magazzino,
> il cui arco di ingresso gli offrì una buona copertura.
>
> “Al riparo, sono qui!” gridò, mentre si spostava e riuscì a vedere che
> Thornos e Mayui si bloccavano all’intersezione per non esporsi al
> fuoco. Quando tentò di affacciarsi per capire quanti nemici aveva di
> fronte, però, dovette ritrarsi rapidamente per evitare il fuoco di
> sbarramento di almeno quattro armi ad energia.
>
> “Dannazione!” ringhiò, spostando solo il braccio destro oltre l’orlo e
> cominciando a sua volta a sparare, subito imitato dai due compagni.
>
>
> Nave Stellare Arcadia - Corridoi del Ponte 10, Intersezione 17 -
> contemporaneamente
>
> Non appena vide un membro dell'equipaggio dell'Arcadia svoltare
> l'angolo del corridoio che li separava dalla loro destinazione, Tkar
> mirò il centro del bersaglio e rilasciò una scarica di tre proiettili
> di energia stordente.
>
> Il Vulcaniano era praticamente certo che il bersaglio sarebbe caduto a
> terra stordito, quindi rimase estremamente sorpreso quando lo vide in
> piedi e notò i colpi impattare sulla parete dietro di lui, come se lo
> avessero...attraversato. Ma lo stupore è un lusso che gli Ufficiali
> della Sicurezza non possono permettersi, quindi Tkar si affrettò a
> sparare una seconda raffica e, notando che l'avversario si preparava a
> rispondere al fuoco, gridò "Posizione difensiva!" prima di gettarsi su
> Carelli, trascinandola a terra col proprio peso e sottraendola alla
> linea di tiro.
>
> Le sensibili orecchie del Vulcaniano udirono il tonfo sordo del corpo
> dell'Umana che toccava duramente terra, ma non era il tempo di
> preoccuparsene. Quando la situazione divenne uno stallo, il Vulcaniano
> si affrettò ad aiutare i subordinati a generare un fuoco di sbarramento
> e - al contempo - richiamò alla memoria la planimetria della nave per
> individuare un altro passaggio.
>
> Al contempo, però, parte della sua mente rifletteva su quanto appena
> successo. Era certo di non avere sbagliato mira, quindi la sola
> spiegazione logica era che il suo bersaglio si fosse spostato prima
> dell'impatto. Ma quante possibilità aveva un umanoide impreparato di
> evitare ben tre proiettili di energia a bassa velocità? Circa il
> 2,573%.
>
> 'Inoltre i colpi hanno impattato esattamente dietro di lui, come se lo
> avessero...attraversato!' si disse il Vulcan, mentre il fuoco di
> risposta si intensificava a causa dell'entrata in mischia fi altri due
> avversari.
>
> 'Possibile?' si domandò Tkar, smettendo di sparare. Di certo non poteva
> trattarsi di fantasmi...e non erano neppure creature incorporee, o
> avrebbero aggirato le paratie per coglierli di sorpresa alle spalle.
> Restava pertanto una sola spiegazione ed il Vulcan decise di tentare il
> tutto per tutto e chiese "Comandante...se dovesse mettere fuori
> servizio un sistema di oloproiezione senza conoscerne la tecnologia,
> che tipo di impulso EM userebbe?"
>
> Colta di sorpresa dalla domanda e ancora dolorante alle costole per il
> contraccolpo, Droxine impiegò un paio di secondi prima di rispondere
> "Direi...un impulso tra i 0.5 ed i 0.05 Mhz...perché?"
>
> Ma il Vulcaniano non rispose e, poggiato a terra il Fucile Phaser,
> estrasse un'arma manuale Tipo I, sulla quale iniziò a trafficare.
> Quando fu soddisfatto del risultato, ordinò "Settate i Phaser a massima
> dispersione su frequenze variabili tra 0.5 e 0.05 Mhz."
>
> infine, quando i suoi subordinati ebbero dato conferma di aver
> effettuato la modifica richiesta, Tkar ordinò "Fuoco di
> copertura...ora!" e, mentre i Tattici eseguivano, lanciò la piccola
> arma in un punto equidistante tra Daiba e gli altri due pirati.
>
>
> Nave Stellare Arcadia - Corridoi del Ponte 10, Intersezione 16 -
> contemporaneamente
>
> Quando Daiba gli aveva urlato di stare indietro, Yuki si era infilata
> nella prima porta disponibile e si era preoccupata di chiamare la
> Plancia per chiedere di mandare altri rinforzi e poi si era affacciata
> periodicamente per capire come stesse andando lo scontro a fuoco.
>
> Quando il Phaser modificato di Tkar era esploso nel corridoio, lei non
> era affacciata e ciò le impedì di essere colpita come i tre compagni
> pirati che, un attimo dopo, erano a terra immobili.
>
> 'Daiba!' pensò terrorizzata la ragazza, vedendo l'amico riverso a terra
> ed immobile. Le armi federali potevano stordire anche quando
> esplodevano?
>
> Se così non era...
>
> In un momento razionale, probabilmente Yuki se ne sarebbe rimasta
> nascosta attendendo che i federali si allontanassero o che i rinforzi
> richiesti da Daiba arrivassero, ma quello non era per nulla un momento
> razionale. Per questo motivo, quando notò il gruppo federale procedere
> oltre l'intersezione, si lanciò come un gatto verso il corpo di Thornos
> e - recuperato il suo fucile - fece fuoco all'impazzata.
>
>
> Nave Stellare Arcadia - Corridoi del Ponte 10, Intersezione 16 -
> contemporaneamente
>
> Una volta messi fuori combattimento i Pirati, Tkar guidò i suoi
> compagni verso l'Hangar Ausiliario, che ospitava i mezzi per la
> manutenzione esterna.
>
> Erano giunti a meno di dieci metri dalla porta dell'hangar quando un
> rumore secco attirò la sua attenzione, spingendolo a voltarsi appena in
> tempo per federe una femmina - probabilmente una Leijiana, a giudicare
> dalla figura esile ed aggraziata - lanciarsi nel corridoio aprendo il
> fuoco senza criterio.
>
> Nuovamente il Vulcaniano si preoccupò in prima istanza di mettere al
> riparo il Comandante Carelli poi, insieme ad altri due Ufficiali della
> Sicurezza, aprì il fuoco verso Yuki. I fucili, impostati a massima
> dispersione, spararono ventagli di energia a bassa intensità in luogo
> dei soliti proiettili stratificati e - tutti - colpirono l'esile figura
> della Leijana, attraversandola.
>
> Dopo essere stata colpita, la figura di Yuki tremolò per qualche
> secondo, quindi si dissolse lasciando al suo posto dei vestiti vuoti.
>
> "Affascinante..." commentò Tkar, andando a recuperare quegli abiti ed i
> relativi accessori, mentre gli altri si rialzavano.
>
> "Ma, signore, sono...ologrammi!" affermò stupito uno degli uomini della
> Sicurezza, la cui divisa era stata annerita su di una spalla da un
> colpo che lo aveva mancato di pochi millimetri più per fortuna che per
> suo merito "come faceva a saperlo, Comandante?"
>
> "Semplice deduzione logica, Capo..." rispose Tkar, ricominciando a
> muoversi non appena recuperato il proprio bottino "ed ora facciamo in
> fretta. I sensori interni avranno certo rilevato lo scontro a fuoco..."
>
> Su questa nota allegra, il gruppo penetrò nell'hangar dei mezzi di
> servizio. Normalmente ci sarebbero dovute essere quattro navette Tipo I
> ed altrettanti Workbee, ma ne trovarono meno della metà, mentre il
> resto dello spazio era occupato da casse di materiale.
>
> Tkar e Carelli furono lesti ad attivare uno dei Workbee, mentre il
> resto della squadra si accostò al portellone d'accesso, estraendo
> alcuni oggetti neri cilindrici ed agganciandoli magneticamente al
> metallo della paratia mobile, prima di correre dentro la navetta da
> manutenzione.
>
> Una volta chiuso il portello stagno, il gruppo era piuttosto stretto ma
> il Vulcaniano, che aveva preso i comandi, non parve farci caso. Per
> prima cosa sganciò il veicolo dal ponte poi, dopo aver attivato al
> massimo il deflettore di navigazione, digitò una sequenza sul proprio
> tricoder.
>
>
> Nave Stellare Arcadia - Plancia - contemporaneamente
>
> "La squadra di sicurezza é arrivata?" domandò Khayr, che da diversi
> minuti - per la precisione da quando aveva perso il contatto con la
> squadra di Daiba e Yuki - si aggirava avanti e indietro per la Plancia
> dell'Arcadia come un leone in gabbia.
>
> "É uscita adesso dal turboascensore..." rispose Yattarn, ma la sua
> risposta venne interrotta da Maji che, dalla postazione ingegneristica
> di Plancia, disse "Qualcuno ha superato i codici di sicurezza
> dell'Hangar mezzi di supporto ed avviato un Workbee!"
>
> Il Capitano dell'Arcadia parve preso in contropiede da quella
> affermazione. Che senso poteva avere rubare un mezzo da manutenzione?
> Certo, nessuno si era preoccupato di proteggere l'hangar secondario con
> le stesse risorse impiegate per difendere quello principale, ma dove
> sarebbero potuti andare con un veicolo dotato solo di propulsione ad
> impulso? Ad ogni modo ordinò "Sigillate l'Hangar!"
>
>
> Prima che qualcuno potesse obbedire, però, la nave fu scossa da una
> violenta vibrazione e le luci lampeggiarono per alcuni secondi prima
> che il sostituto di Yuki annunciasse "Breccia nel ponte 10, hangar
> mezzi ausiliari. I campi di forze hanno isolato la zona!"
>
> "Hanno fatto saltare i portelloni con una carica direzionata verso
> l'esterno..." affermò con sicurezza Maji, mentre le mani volavano sul
> controllo danni "nessun danno strutturale, ma l'esplosione e la
> fuoriuscita di detriti ha perturbato il campo di occultamento."
>
> "Dov'é il Workbee che stavano rubando?" domandò Khayr quindi, quando
> gli fu risposto che si stava allontanando a pieno impulso, aggiunse
> "Lanciate i caccia!"
>
> "Squadriglia Omega pronta al decollo!" annunciò poco dopo l'Ufficiale
> alle comunicazioni, ma le procedure di lancio erano appena state
> avviate che l'addetto ai sensori annunciò "Signore, la nave Federale é
> uscita dalla Curvatura!"
>
> "Impossibile!" affermò Yattarn, poggiando la mano sullo schienale della
> poltrona del ragazzo che sostituiva Yuki, quasi si aspettasse un errore
> nelle rilevazioni da lui fatte "non potevano essere così vicini!"
>
> "Evidentemente sono in grado di tracciarci anche in occultamento..."
> affermò Khayr freddamente. Quindi aggiunse "annullare l'ordine di
> lancio dei caccia, ritiriamoci verso l'ammasso stellare Bortos,
> completeremo lì le riparazioni ai motori..."
>
> E, senza aggiungere altro, uscì dalla Plancia scuro in volto.
>
>
> U.S.S. Seatiger - Hangar Navette – 24/11/2394 Ore 10:45
>
> "Ebbene, come é andata?" domandò Kenar, non appena Tkar ebbe messo
> piede fuori dal Workbee dell'Arcadia. Il Vulcaniano era sceso per
> ultimo, lasciando uscire prima il Comandante Carelli non tanto per
> galanteria, quanto per la necessità di permetterle di raggiungere
> l'infermeria per farsi controllare le costole, messe a dura prova dalla
> missione appena completata.
>
> "Tutto secondo i parametri, signore." rispose il Vulcaniano "Abbiamo
> avviato il programma di simulazione Avaria Totale di Sistema...i
> sistemi principali dell'Arcadia subiranno collassi a cascata fintanto
> che non riusciranno ad isolarlo e disinstallarlo. Abbiamo scoperto però
> alcune...anomalie..."
>
> "Anomalie?" domandò il Trill, la cui espressione compiaciuta per il
> successo della missione della squadra di sbarco era già svanito "che
> tipo di anomalie?"
>
> "Analizzando i motori dell'Arcadia, il Comandante Carelli ha scoperto
> che sono stati pesantemente modificati. Il Capo Ingegnere potrà certo
> essere più esauriente in materia dopo aver esaminato i dati raccolti."
> riferì il Capo della Sicurezza "Inoltre, credo di aver scoperto il
> motivo per il quale i sensori rilevavano solo due segni vitali a bordo
> della nave pirata."
>
> Mentre parlava, il Vulcaniano armeggiò con gli abiti di Yuki che aveva
> raccolto, finché non trovò un sottile braccialetto adornato con una
> riproduzione - grande come una moneta - del simbolo pirata del Teschio
> e delle Tibie incrociate "Il resto dell'equipaggio é composto da
> ologrammi. Generati da emettitori portatili come questo."
>
>
> Nave Stellare Arcadia - Alloggi del Capitano - 24/11/2394 Ore 12:45
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> Il bicchiere, colmo di liquore ambrato, volò attraverso tutta la stanza
> andando ad infrangersi con violenza contro la paratia di fondo.
>
> Immobile e - francamente - terrorizzato da quello scatto d'ira
> decisamente atipico, Daiba chiuse gli occhi, deciso quantomeno a
> trattenere le lacrime che rischiavano di bagnargli il giovane volto.
>
> Per un po' il suono di arpa fu l'unico rumore udibile nella penombra
> della stanza poi Khayr, con un evidente sforzo per controllarsi, disse
> "Perdonami Daiba...non avrei dovuto reagire così..."
>
> Il ragazzo si morse il labbro, come se stesse tentando di riscuotersi
> dal proprio stato di shock. Quando fu certo che la voce non lo avrebbe
> tradito, disse "No Capitano, hai ragione a prendertela con me. Avrei
> dovuto difenderla, mentre invece mi sono fatto sconfiggere come uno
> sciocco...e l'hanno catturata..."
>
> A quelle parole Khayr guardò verso il basso e l'unico occhio sano si
> fissò sul braccio del suo giovane addetto agli armamenti, che tremava
> visibilmente con la mano stretta a pugno.
> Il Capitano dell'Arcadia mise la propria mano su quella dell'altro e
> disse "Bon avresti potuto impedirlo...la colpa é stata mia che non ho
> previsto potessero aver scelto come via di fuga l'hangar secondario. Ma
> ci riprenderemo Yuki, te lo prometto. Ora va a riposare..."
>
> "Sì, Capitano..." rispose il Leijiano, appena un po' rincuorato, prima
> di uscire dall'alloggio.
>
> Quando le porte si furono chiuse, il Capitano si voltò verso colei che
> stava suonando l'arpa. Si trattava di una aliena di una razza
> sconosciuta alla Federazione e - più in generale - alle genti del
> Quadrante Alpha. Alta ed esile ancor più di una Leijiana, la donna
> aveva lunghi capelli blu, una pigmentazione della pelle tendente al
> giallo e grandi occhi del medesimo colore, ma ciò che più colpiva di
> lei era l'assenza della bocca, al posto della quale aveva una membrana
> sufficientemente permeabile da permetterle di sorbire bevande.
>
> "Possiamo recuperarla, Meeme?" domandò il Capitano, riferendosi
> ovviamente a Yuki.
>
> La donna suonò alcune note malinconiche, prima di rispondere con una
> voce che suonava curiosamente eterea a causa del suo particolare
> apparato vocale "Perché mi fai domande di cui già sai la risposta,
> Khayr?"
>
> "Perché non sopporto l'idea di perdere neppure un solo membro del mio
> equipaggio...non di nuovo!" affermò stancamente l'Umano, abbandonando
> la postura rigida e controllata che era solito mostrare all'equipaggio
> e buttandosi scompostamente sul divano, l'occhio puntato sullo spazio
> fuori dalla finestra, anche se non c'era nulla da vedere, dato che
> erano tutt'ora in occultamento.
>
> L'aliena fece un cenno del capo e, con voce dolce, gli disse "Come ben
> sai, gli emettitori autonomi sono...autonomi, in tutto e per tutto.
> Essi gestiscono la matrice olografica e ospitano l'intera
> digitalizzazione della memoria dei soggetti. Il solo modo per
> recuperare Yuki é recuperare il suo emettitore..."
>
> "Ma il tuo computer..." tentò di obiettare Khayr, ma sapeva trattarsi
> di una obiezione inutile, quindi la lasciò cadere.
>
> "Il mio computer ha permesso la digitalizzazione delle menti
> dell'intero equipaggio ed il loro trasferimento negli emettitori, ma
> non ha trattenuto che un eco di loro. Come ben sai, la mente di un
> essere senziente é estremamente complessa...uno dei computer di questa
> nave basterebbe a contenerne appena una decina. Potrei forse tentare un
> nuovo trasferimento dell'eco di Yuki...ma cosa verrebbe fuori?
> Probabilmente un essere che le somiglia e che si muove come lei. Ma,
> per quel che riguarda il resto...ricordi, emozioni...non sarebbe la
> stessa persona."
>
> Meeme suonò un'altra melodia, anch'essa triste e molto adatta al tono
> del discorso, prima di aggiungere "E poi sarebbe difficile spiegarlo
> all'Equipaggio. Forse il Dottor Zero e Tochiro, che sanno di essere
> ologrammi, potrebbero aiutarci ad inventare una storia plausibile, ma
> il resto dell'equipaggio farebbe fatica ad accettarlo..."
>
> "E Yuki sarebbe ancora prigioniera dei Federali..." rifletté il
> Capitano con un cenno del capo, che spostò i ribelli capelli castani a
> coprire la benda "No, non c'é soluzione...dovremo farlo alla vecchia
> maniera..."
>
> ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
> End Transmission
> ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
>
> Ecco qui...avevo in mente anche un'altra scena, ma ho deciso che era di
> troppo. Spero che questo abbozzo di spiegazione sull'equipaggio non
> scombussoli i progetti di nessuno e di aver interpretato correttamente
> l’idea di Massimiliano su chi siano le due forme di vita (Khayr e
> Meeme)…
>
> Alla fine Khayr l’ho indicato come unico Umano a bordo, perché mi
> sembrava logico pensare che potesse essere l’ultimo sopravvissuto
> dell’equipaggio originale della Hood…cambiando però nome, visto che –
> altrimenti – lo avrebbero identificato facilmente!
> Quanto al resto dell’equipaggio…mi son divertito a pensare che forse
> neppure loro sanno di essere ologrammi, con l’eccezione di Tochiro e
> del Dottore (che per forza di cose deve saperlo…).
>
> Ah, sì…ora abbiamo un prigioniero e - mi sa - da cacciatori siamo
> appena diventati prede!
>
> LLAP \\//
>
>
> _________________________________________________________________________
> Da: Comandante del sommergibile Sea Tiger
> A: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> Tramite: Comando Forze Subacquee.
> Oggetto: Carta igienica.
> #1. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
> annullata."
> #2. Il Comandante del sommergibile Sea Tiger non può fare a meno di
> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente
> noto a questo Comando.
> _________________________________________________________________________
>
> Il giorno 27 febbraio 2015 14:47, federico pirazzoli
> <cmdrtkar a gmail.com<mailto: cmdrtkar a gmail.com >> ha scritto:
> Aye aye sir!
>
> Accetto il turno (azz...mica mi ricordavo toccasse a me...ma tant'è!)...
>
> Spero di non fare un completo disastro!
>
> _________________________________________________________________________
> Da: Comandante del sommergibile Sea Tiger
> A: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> Tramite: Comando Forze Subacquee.
> Oggetto: Carta igienica.
> #1. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
> annullata."
> #2. Il Comandante del sommergibile Sea Tiger non può fare a meno di
> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente
> noto a questo Comando.
> _________________________________________________________________________
>
> Il giorno 27 febbraio 2015 14:30, Cmdr. Arjian Kenar
> <arjiankenar a gmail.com<mailto: arjiankenar a gmail.com >> ha scritto:
>
> Ciao a tutti.
>
> Come annunciato, passo il turno al nostro Federico/Tkar.
> Attendo conferma per accettazione turno, come al solito.
>
> Michele
>
> --
> =========================================
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> Capt. Arjan Kenar
> Commanding Officer USS Seatiger NCC-72733
> ICQ Combadge: 126295405
> Private comunicator: arjiankenar a gmail.com<mailto: arjiankenar a gmail.com >
> http://starfleetitaly.it/seatiger
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