[Stml3] [02.06] Tholos - Colpi fortuiti, inconstri strani e pezzi mancanti

federico pirazzoli cmdrtkar a gmail.com
Mer 24 Feb 2016 08:07:51 CET


Fatta benissimo sta nave...perché mi ricorda la canzoncina di Giambel V
--
Inviato da myMail per Android mercoledì, 24 febbraio 2016, 00:41AM +01:00 da illu 666 < illu666 a hotmail.com> :

>Bella nave devo dire... mancano i muri in cartongesso e la chiglia in eternit...
>perché ho l'impressione che sia stata costruita su un pianeta a forma di stivale?
>
>Bel pezzo. alla via così!
>
>Massimiliano aka illu aka Carelli
>
>________________________________________
>Da: Stml3 < stml3-bounces a gioco.net > per conto di Rashan < rashan.tholos a gmail.com >
>Inviato: martedì 23 febbraio 2016 19.49
>A:  stml3 a gioco.net
>Oggetto: [Stml3] [02.06] Tholos - Colpi fortuiti,       inconstri strani e pezzi mancanti
>
>Ciao a tutti,
>ecco il mio brano.
>La faccenda temo che si complichi...
>
>
>Navetta Waverider da qualche parte nello spazio29/11/2394, ore 14:41
>
>“Maledetti ingegneri e scienziati, razza maledetta.” Bruce non riusciva
>a calmarsi:” Ah si credono sapienti ma non sanno nulla.”
>
>Bruce diede un calcio ad una scatola. I suoi occhi vedevano l’oggetto
>rotolare ma la mente era occupata su altro:” Razza di caproni senza
>cervello, passano la vita a pensare numeri senza senso e a coprirsi di
>formule inutili. Alle riunioni è una salva epica e infinita in cui
>logorroici scienziati e ingegneri decantano le loro gesta come i
>menestrelli di un tempo.”
>
>“Ma la cosa peggiore è quando armeggiano con i sistemi.” Il dottore rise
>al pensiero:” Hanno a che fare con componenti enormi, facilmente
>sostituibili e operabili… ma inevitabilmente riescono sempre e comunque
>a tagliarsi, ferirsi, scottarsie mutilarsi manco se fossero in
>battaglia. Ma dico, io faccio operazioni tutti i giorni e mica mi faccio
>male.”
>
>I pensieri del medico vennero interrotti dalla voce di Droxine:
>”Dottore, venga abbiamo bisogno di lei.”
>
>“E’ PURE COMANDANO.” Tuonò Bruce il cui umore peggiorò ulteriormente.
>
>Uss SeaTiger dentro la nave aliena29/11/2394, ore 14:49
>
>“Siamo saldamente ancorati alla nave aliena.” Annunciò il tenente McAllan.
>
>“Bene.” Il capitano sorrise al timoniere. Certo quell’uomo l’aveva
>irritato insultando la sua nave ma doveva ammettere che nel suo lavoro
>era molto bravo.
>
>Nella speranza di avere altre nuove notizie Kenar si voltò verso la
>postazione operazioni:” Ha rilevato la navetta?”
>
>“No signore continuiamo ad avere problemi con i sensori a lungo raggio.”
>Breve pausa:” Ma ho trovato il primo ufficiale.” Annunciò l’ufficiale
>operativo.
>
>“Bene, ottimo lavoro.” Alla fine la buona notizia era arrivata. Il
>capitano si avvicinò alla postazione di Rashan ma osservando l’ufficiale
>capì che c‘era dell’altro: ”Qualche problema?”
>
>Tholos alzò le antenne e si limitò a digitare un comando sulla consolle.
>Dopo un breve istante nella plancia risuonò:=^=
>
>…on't you forget 'bout me
>
>Don't, don't, don't, don't
>
>Don't you forget about me
>
>As you walk on by
>
>Will you call my name
>
>As you walk on by
>
>Will you call my name…
>
>=^=
>
>Kenar inspirò fortemente e mantenne il sangue freddo. “Può bastare così.”
>
>Tholos disattivò la comunicazione. Nel mentre il capitano si accostò
>alla consolle operazioni.” Bene vado a vedere come sta andando questo
>primo contatto.”
>
>“Il teletrasporto è funzionante, posso mandarla direttamente là.”
>Propose Rashan.
>
>“Bene, vado in sala teletrasporto.” Il capitano Kenarsi diresse alla
>porta. ”Signor Tholos a lei il comando.”
>
>Le porte del turboscensore si aprirono e prima di entrare il capitano
>disse:” McAllan e Tholos voglio che analizzate gli schemi di questa nave
>crociera, cerchiamo di prenderne il controllo.”
>
>Il capitano entrò nel turboscensore e, nel mentre le porte iniziarono a
>chiudersi,aggiunse: ”Vedete di non sparire anche voi due, non voglio
>ritrovarmi con una nave senza equipaggio.”
>
>nave aliena area centrale29/11/2394, ore 14:59
>
>In un lampo di luce azzurro il capitano Kenar si materializzò nell’ampio
>locale.
>
>Il graduato si guardò attorno individuando vari gruppi di alieni e
>decise di avvicinarsi al più grande composto da vari umanoidi festanti
>ed esultanti. Fece alcuni passi nella loro direzione e a metà strada
>venne raggiunto da un vulcaniano.
>
>“Capitano.” Esordì il comandante TKar.
>
>“Situazione?” Il capitano si fermò davanti all’ufficiale.
>
>Il vulcaniano inarcò un sopracciglio e iniziò a raccontare:” Siamo di
>fronte ad una situazione di primo contatto.”
>
>“Come sta andando?” Il capitano temeva quella domanda.
>
>“Il primo contatto non è avvenuto come da procedura.” Il vulcaniano
>indicò la folla festante: ”Il comandante Finn ha adottato un approccio
>pesantemente diverso.”
>
>Il capitano guardò il gruppo come per poter capire l’esito. Tkar
>continuòparlare: ”Il comandante Finn ha creato una specie di concerto di
>introduzione che ha funzionato permettendogli di stabilire un contatto. “
>
>“Ritengo che, vista la situazione di primo contatto su una nave da
>crociera, il comandante Finn ha seguito la procedura più efficiente.”
>Commentò il tattico.
>
>“Mi sa che dovrò bruciare tutti i miei libri e i padd sul primo
>contatto.” Commentò il capitano.
>
>Come risposta Tkar inarcò un sopracciglio. Nello stesso istante la folla
>festante si aprì come le acque del Mar Rosso ed emerse il comandante Finn.
>
>“Capitano.” Esultò l’ufficiale avvicinandosi.
>
>“Comandante Finn si ricomponga.” Ordinò il capitano.
>
>“Si signore scusì… .” Finn si mise malamente sugli attenti: ”E’
>l’adrenalina del palcoscenico che mi sping… .”
>
>Kenar ne aveva abbastanza: ”Rapporto, voglio sapere com’è la situazione.”
>
>“Capitano… .” Finn iniziò a parlare quando fu interrotto da una serie di
>rumori, urla e dal capo della sicurezza che si scagliò contro Kenar
>dicendo: ”Capitano attento.”
>
>Il vulcaniano mise al riparo il capitano mentre un raggio di energia
>passò nello stesso punto in cui poco prima c’era la testa del Trill.
>
>Navetta Waverider da qualche parte nello spazio29/11/2394, ore 15:11
>
>Grazie all’intervento delle due donne la navetta viaggiava a curvatura
>4.21. Era il massimo che erano riusciti ad ottenere. Il reattore a
>fusione era al limite della potenza e tutti i sistemi non essenziali
>erano spenti per non consumare l’energia che stava affluendo alle due
>gondole di curvatura.
>
>L’umore di Symon era migliorato leggermente ma rimaneva ugualmente
>basso. Erano riusciti ad arrivare a curvatura 4.21 ma era troppo poco
>per raggiungere una nave che viaggiava a curvatura fattore 6.
>
>Le due donne erano sedute davanti al posto di pilotaggio ed erano
>occupate in una animata discussione su cosa avrebbero potuto fare.
>
>Un piccolo bit attirò l’attenzione del dottore.
>
>“Ehm signore una consolle si sta attivando.”
>
>“Non ora dottore… forse ho trovato un modo per… .” Droxine si voltò
>verso Bruce incuriosita dalla consolle che stava segnalando qualcosa:
>”Che tipo di consolle?”
>
>“Non lo so, sono un medico non un ufficiale di plancia.” Brontolò Symon.
>
>“E’ l’allarme di prossimità.” Identificò la donna.
>
>“Cosa?!” Chiese il dottore, ma le due non lo ascoltavano più.
>
>“Abbiamo disattivato i sensori laterali e posteriori per avere più
>energia per le gondole. ”Spiegò Anari.
>
>“Dev’essere una nave… non credo che ci siano molti fenomeni naturali che
>viaggiano a curvatura 4.” Rispose Droxine riattivando interamente la
>griglia sensore.
>
>“Oggetto in avvicinamento a curvatura 4.5.” Rilevò l’ufficiale scientifico.
>
>Symon si mise ad origliare cosa stavano facendo le due donne quando vide
>un secondo pulsante accendersi sulla postazione accanto a lui.
>
>“Ci chiamano.” Disse Bruce osservando meglio il pulsante bippare.
>
>“Sullo schermo.” Ordinarono le due donne simultaneamente.
>
>Poco dopo sullo schermo della navetta comparve il volto di un di
>umanoide rettiliforme con strane escrescenze colorate lungo le orecchie.
>
>=^=Sono il primo condottiero T’rajk.=^= Si presentò il rettile.
>
>Carelli decise di prendere l’iniziativa: ”Sono il comandante Droxine
>Carelli della nave stellare…Waverider.” Decise di non dire
>esplicitamente che venivano dalla Seatiger.
>
>L’alieno alzò le braccia in un gesto che Anari interpretò come uno
>stravagante saluto alieno.
>
>=^=Non ho mai visto, la vostra specie. Cosa ci fate in questa parte di
>spazio.=^= L’alieno sembrava sinceramente incuriosito.
>
>Le due donne si guardarono l’un l’altra come per cercare le parole
>giuste ma Bruce fu più rapido: “Esploratori.”
>
>L’alieno guardò meglio lo schermo nel tentativo di capire chi aveva parlato.
>
>“Siamo esploratori.” Continuò a dire Symon.
>
>L’alieno aprì una enorme bocca fatta di denti aguzzi e emise un forte
>suono che sembrava l’incrocio tra una risata e un urlo di guerra.
>
>La tensione nella navetta salì alle stelle ma poi l’essere disse:=^=Lo
>siamo anche noi, esploriamo la galassia.=^=
>
>Ma prima che i federali potessero rispondere aggiunse:=^=Dobbiamo fare
>conoscenza, uscite di curvatura. Abbiamo una cerimonia per queste cose.=^=
>
>Detto ciò chiuse il canale lasciando la navetta in uno strano silenzio
>contemplativo. Dopo alcuni istanti Anari disse: ”Ho analizzato la loro
>nave… è armata e dotata di sensori molto potenti ci hanno scandagliati a
>fondo.”
>
>“Ah allora è una trappola.” Commentò Symon.
>
>“No non vuol dire nulla. Anche le nostre navi sono armate ma per scopo
>difensivo forse anche loro.” Rispose Droxine.
>
>“La loro nave potrebbe aiutarci a raggiungere la Seatiger, sembra molto
>veloce.”Aggiunse Anari analizzando i motori.
>
>“Non vedo altre alternative, direi di tentare.” Propose Droxine.
>
>“Io non sono d’accordo.” Brontolò il dottore.
>
>“Ma io sì, quindi siamo due contro uno.” Anari sorrise malignamente al
>dottore e disattivò la curvatura.
>
>Nave aliena area centrale29/11/2394, ore 15:12
>
>Finn si sentiva orgoglioso: aveva fatto un buon concerto e aveva vinto
>una battaglia. Bè l’ultima parte, quella della battaglia non ci aveva
>capito molto. Aveva visto con la coda dell’occhio un gruppo avvicinarsi
>a loro. La sua esperienza con le groupies gli aveva suggerito di
>buttarsi atterra. Vide un raggio di energia sfiorare il capitano e
>istintivamente tirò fuori il phaser. Armeggiò a casaccio coi tasti e
>vide partire un raggio di straordinaria efficienza. Il raggio si aprì e
>investì il gruppo attaccante mandandolo al tappeto.
>
>Era così entusiasta del colpo che provò a sparare una seconda scarica
>che però fallì a causa della mancanza di energia della cella dell’arma.
>
>Poi la cosa si fece ancora più confusa. Il suo pubblico, gli alieni
>civili che erano nella sala, iniziarono a scappare in tutte le direzioni
>in cerca di riparo.
>
>Uss SeaTiger dentro la nave aliena29/11/2394, ore 15:20
>
>L’ufficiale alla postazione scientifica stava scanagliando la zona coi
>sensori mentre ad una postazione adiacente Rashan e Fabrizio stavano
>lavorando sulla situazione della nave in cui erano ormeggiati. Il resto
>dell’equipaggio non aveva perso tempo: appena mollati gli ormeggi erano
>corsi a terminare le riparazioni e a sistemare la nave. Tutto cosa
>poteva essere riparato veniva aggiustato dalle squadre controllo danni e
>dall’equipaggio in servizio. Per loro rimettere a posto la nave era il
>modo più facile e costruttivo per tenersi occupati e non pensare alla
>tremenda situazione in cui si trovavano.
>
>I due ufficiali superiori in plancia erano chini su un monitor della
>sezione operativa. Grazie al collegamento continuo del tricorder con la
>nave erano riusciti ad ottenere tutte le analisi fatte da Droxine e
>Anari durante la loro breve visita in sala macchine.
>
>“Fatto, dovrebbe funzionare.” Annunciò Tholos continuando ad armeggiare
>sui comandi, poi cliccando su un grosso pulsante rosso, annunciò:
>”Fatto, siamo dentro.”
>
>“Di già?!” McAllan era esterrefatto.
>
>“Già.” Rashan fece comparire gli schemi della nave sullo schermo davanti
>a loro e, a fianco, comparve l’elenco dei comandi disponibili.
>L’andoriano indicò una serie di controlli e aggiunse: ”Grazie ai
>rilevamenti di Droxine e Anari sono riuscito ad individuare i
>collegamenti ODN della nave… o almeno quello che usano come collegamento
>di informazioni. Posso entrare nel loro sistema a distanza.”
>
>“Ma non abbiamo i codici di comando.” Constatò Fabrizio.
>
>“Esatto ma almeno abbiamo una serie di informazioni sul funzionamento
>della nave e forse potremmo cercare di bypassare i codici di comando.”
>Alzò le antenne: ”O almeno cercare di bypassare i comandi più basilari.”
>
>Il timoniere però non stava ascoltando era rapito dagli schemi della
>nave. “Ma qui manca qualcosa.”
>
>“Cosa?”
>
>“Non sono un ingegnere ma guardando gli schemi mi sembra che manchino
>molti componenti… .” Il timoniere si mise ad indicare alcuni punti dello
>schema della nave aliena.
>
>Rashan guardò meglio e rimase colpito: “Accidenti…. Alla faccia della
>mancanza di molti componenti.”
>Fabrizio si sedette alla poltrona e guardò il collega che riprese a
>parlare: “Non vedo i più basilari componenti di sicurezza e di controllo.”
>
>“Questo spiega l’incidente dell’equipaggio.” McAllan iniziò a capire
>cosa intendeva dire Tholos:” Persino questa carretta ha un triplo
>sistema di bilanciamento degli smorzatori inerziali e sistemi di
>ridondanza di emergenza in grado di entrare in funzione in pochi micro
>secondi.”
>
>“Esatto.” Rashan guardo meglio gli smorzatori addizionali nelle cabine
>che avevano salvato i passeggeri: ”Guardi meglio… persino questi
>smorzatori supplementari non sono una ridondanza ma un semplice… “ Non
>trovò una parola più adatta: ”Modo per rendere il viaggio più piacevole.”
>
>“Questo potrebbe essere un vantaggio.” Fabrizio guardò meglio gli schemi
>dei motori a curvatura e aggiunse: “Sarebbe più facile interrompere la
>curvatura.”
>
>“Temo di no.” Rispose sconsolato l’OPS: ”Mancano molti controlli e
>sistemi di analisi del flusso di plasma… persino i più basilari componenti.”
>
>McAllan sospirò: “Rischiamo che il campo di curvatura si disattivi
>asimmetricamente e il momento imbardante farebbe a pezzi la nave, noi
>compresi.” Poi gli venne un’idea: ”Possiamo utilizzare i componenti
>della nostra nave per decelerare ad impulso e reintegrarli dopo?”
>
>“No.” Rashan scosse la testa: ”I nostri componenti non sono compatibili
>e non possiamo installare questi componenti con un reattore a curvatura
>in funzione.”
>
>Fabrizio guardò un’ultima volta lo schema e disse: ”Questo vuol dire che
>non possiamo recuperare la navetta… meglio avvertire il capitano.”
>
>Nave aliena area centrale nel frattempo
>
>Kenar osservava il giovane ufficiale da alcuni istanti con un misto di
>rabbia e paternalismo. Quel giovane era molto probabilmente l’ultimo
>ufficiale in servizio sulla nave aliena. Era un membro della squadre di
>sicurezza e quando si verificò l’incidente era nella zona alloggi in
>pattugliamento. Quando vide degli alieni nella grande area comune fece
>la cosa più stupida: attaccare con un gruppetto di marinai sparando in
>una area piena di civili.
>
>Kenar scampò all’attacco grazie ai riflessi del capo della sicurezza e
>ad un fortunato colpo di phaser su massima dispersione e stordimento
>sparato dal comandante Finn.
>
>“Mi spiace… non sapevo.” Si difese il giovane ufficiale ripetendo per la
>quindicesima volta la stessa frase.
>
>Quindici raffiche di scusa e sentire in lontananza Finn esibirsi sul
>palco aveva lasciato il capitano con poca pazienza: ”Va bene… ho capito,
>visto che non ci sono stati morti la cosa si può considerare chiusa.”
>
>“Grazie… signore.” Il giovane fece uno strano gesto che il capitano
>interpretò come un saluto marziale.
>
>Kenar sentì dei passi e si guardò attorno notando TKar avvicinarsi con
>un alieno.
>
>“Capitano questo è Jtrrertr.” Disse il vulcaniano.
>
>Il giovane ufficiale si alzò in piedi intimorito: ”Senatore…. Io.”
>
>Jtrrertrguardò il giovane con disprezzo e disse: ”Ci lasci.”
>
>L’ufficiale si allontanò spaventato a morte.
>
>Il capitano guardò il senatore incuriosito: ”Sono il capitano Kenar,
>perché ha trattato in quel mod… .”
>
>L’alieno annuì seccato per l’interruzione del capitano: ”Sì sì, mi
>ascolti. Devo parlarle di una cosa urgente.”
>
>--
>---
>Ciao
>Fabrizio
>
>-----------------------------
>Tenente Comandante
>Rashan Tholos
>Capo OPS
>USS Redoutable
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>Mail privata:  calandri.fabrizio a gmail.com
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