[Stml4] 04.05 – Opportunità per un delitto (Dorothea Reis)

Roberto Battistini rbattis72 a gmail.com
Mer 10 Ago 2016 12:20:56 CEST


Bello!!! Effettivamente aver giocato sul problema di memorai di Dorothea è
stato arguto e ha reso lo sviluppo ancora più intenso. Mi è proprio
piaciuto!
ciao
Roberto / Ten. Joshua Random

Il giorno 9 agosto 2016 18:08, Vanessa Reis Squirtaker <
Vanessa_Reis_Squirtaker a outlook.it> ha scritto:

> Il brano è corto, ma sono una pratica.. questa è una situazione in cui io
> non sono a mio agio.
>
>
>
>
>
>
>
> *Altrove, in mare aperto, tempo indeterminato*
>
> I due Random osservarono entrambi per un lungo momento quella che da
> lontano pareva essere un’isola. Presentava un’alta parete rocciosa per
> quasi tutta la parte a loro visibile, tranne per una piccola insenatura
> probabilmente dovuta ad una frana in tempi non recenti.
>
> Lì pareva esserci un declivio che terminava in una sorta di approdo
> naturale sabbioso o ghiaioso.
>
> Le valutazioni differivano sotto qualche aspetto, ma entrambi ragionarono
> allo stesso modo sulla rotta da seguire per arrivare a destinazione.
>
> Il mare sembrava essere insolitamente calmo, ma in lontananza nuvole
> facevano capolino sia a est sia a sud. Se si fosse alzato il vento, il
> tempo sarebbe cambiato in poco tempo.
>
> Decisero di affiancarsi alla vogata, ma qualcosa aveva stabilito
> diversamente.
>
> Il Tenente dell’Impero Terrestre si era involontariamente allungato nella
> metà barca del suo omologo della Flotta Astrale, quando fu sbalzato fuori
> bordo da un’invisibile parete di forza.
>
> Una voce comparve dal nulla.
>
> “Puoi salvarlo o lasciarlo affogare, solo uno dal mare si potrà liberare”
>
>
>
> *Altrove, in un deserto di fuoco, tempo indeterminato*
>
> L’oasi davanti ai loro occhi sembrava allontanarsi ad ogni passo, facendo
> infuriare il Cortes dell’Impero Terrestre che ringhiava e mugugnava dalla
> rabbia.
>
> I suoi nervi erano tesi, al contrario del Cortes della Flotta Astrale che
> sembrava quasi rassegnato al suo destino.
>
> Era un debole agli occhi del Capitano della ISS Atlantis.. arrancava e
> tossiva.. tossiva ed arrancava: un pusillanime senza addestramento.
>
> In effetti, il Cortes dell’Impero Terrestre pareva essere quello più
> resistente alla fatica rispetto al suo omologo della Flotta Astrale.
>
> Il primo camminava sì stancamente e pesantemente come il secondo, ma
> sopportava stoicamente il vento caldo che aumentava di minuto in minuto
> dando vita a nuvole di sabbia che bruciavano i polmoni e facevano lacrimare
> gli occhi.
>
> Il Cortes della USS Atlantis invece tossiva a più riprese e pareva in
> difficoltà.
>
> Ad un certo punto lo vide piegarsi su se stesso e cadere in avanti sulle
> ginocchia.
>
> Una voce comparve dal nulla.
>
> “Finiscilo e l’oasi troverai. Salvalo e mai più acqua berrai”
>
>
>
> *Altrove, in una valla innevata, tempo indeterminato*
>
> Erano passati pochi minuti dal ritrovamento del foglio e fra le due Reis
> era calato un inquietante silenzio.
>
> Entrambe ispezionavano la piccola baita alla ricerca di qualche indizio,
> la Reis della Flotta Astrale, e anche di qualche arma, la Reis dell’Impero
> Terrestre.
>
> Fu quando si ritrovarono di fronte che accadde:
>
> Dorothea della Flotta Astrale lanciò un urlo.
>
> “Ma tu chi sei?”
>
> Gli occhi erano sbarrati da un autentico moto di spavento.
>
> Di fronte a lei, la Reis dell’Impero Terrestre non mosse un muscolo,
> sbattendo a malapena le palpebre.
>
> “Come?”
>
> “TU chi sei? Sei la mia coscienza? Sei uno specchio?”
>
> “Certo ed esaudisco desideri!” rispose sarcastica il Commissario della ISS
> Atlantis
>
> “Allora vorrei tornare sulla mia nave.. certo questo posto mi piace,
> immerso nella neve.. ma sono da sola e non voglio.. voglio tornare dal
> Capitano.. dal Capitano..ehm..”
>
> “Cortes?!”
>
> “Uh? Eh? Sì lui!”
>
> “Non ricordi? Solo una di noi due potrà tornare da Cortes! Stupida!”
>
> “Ah.. e l’altra?”
>
> “Dovrà sacrificarsi!”
>
> “Oh? Davvero? E perché?”
>
> “Così è stato scritto!”
>
> “Da chi?”
>
> “Non lo sappiamo, ricordi?”
>
> “E allora perché ci fidiamo di lui? O di lei?”
>
> Le banalità delle domande della Reis della Flotta Astrale stavano stufando
> la sua controparte, quando come un fulmine a ciel sereno sentì formulare
> una questione sensata.
>
> Avrebbe potuto ucciderla all’istante, ma poi chi o cosa le garantiva che
> sarebbe tornata a bordo della sua nave? Nel suo universo? Ad esercitare le
> sue funzioni? Chi le garantiva che non sarebbe finita come quella sua
> pallida copia, stordita e senza futuro?
>
> Ucciderla subito, ora che era fuori di testa o usarla per trovare una via
> di fuga? Certo non che si potesse molto contare sull’intelligenza di quella
> donna, ma magari nella sua fissazione sulle cose stupide e banali avrebbe
> trovato qualcosa di utile per permetterle di uscire integra da quel casino
> e farla pagare a quello sciocco di Cortes.
>
> Se avesse eseguito alla lettera gli ordini del Comando Imperiale di Flotta
> non sarebbero stati scaraventati in un altro universo in solitaria ad
> affrontare l’entità ionica.
>
> Avrebbe dovuto risponderne lei, ovviamente.
>
> E si sarebbe assicurata che Cortes la pagasse cara per quello, ma prima
> doveva uscire viva da quella specie di trappola per topi.
>
> Osservò la Reis della Flotta Astrale che a sua volta la guardava con
> quegli occhioni spalancati in cerca di qualche risposta. Decise di
> dargliene qualcuna, a suo favore e di usare quella sua versione sbiadita di
> sé per trovare una soluzione.
>
> “Cara Thea.. devi sapere che..”
>
>
>
>
>
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> Guardiamarina Dorothea Reis
> Addetta Comunicazioni
> Atlantis NX-04
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