[Stml6] (00.04) Imbarco Blake
Stefano Zaniboni
stezani a me.com
Dom 13 Gen 2019 20:38:53 CET
Ottimo brano, il nostro Alec ha fatto 13! Bravo Mauro
Stefano
Il 13/01/2019 14:17, Monica Miodini ha scritto:
> Signor Blake benvenuto a bordo!
> Ottimo lavoro, brano divertente e scritto bene .
> Bravo !
> Monica
>
> Ten. Paul Hewson
> Consigliere USS Rutherford
>
> Il giorno Dom 13 Gen 2019, 13:53 Mauro Fenzio <oxila79 a gmail.com
> <mailto:oxila79 a gmail.com>> ha scritto:
>
> E sul filo della scadenza ecco a voi il mio brano
> Ciao a tutti
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 00.04
>
> Titolo: Imbarco Blake
>
> Autore: Alec Blake (Mauro)
>
> *****************************************
>
>
>
>
> Risa - Spiaggia Suraya Bay
>
> 06/06/2398, Ore 23.30Il dolce suono delle onde che si infrangono
> sulla battigia faceva da sfondo ai mugolii e agli ansimii che
> provenivano dalle coppie che avevano scelto come sfondo dei loro
> incontri la spiaggia del villaggio.
>
> Improvvisamente un urlo ruppe quella magia “Ma come diavolo faccio
> a cacciarmi sempre in questi casini???” Alec correva lungo la
> spiaggia come se avesse avuto il diavolo stesso alle calcagna,
> alcuni dei frequentatori della spiaggia si fermarono sollevando la
> testa puntando gli occhi verso chi stava facendo così tanto
> rumore, ma tocchi sapienti di affusolate mani li convinsero che
> non era poi così importante. Accanto ad Alec un atletico umano
> cercava di stargli dietro “Non farti queste domande e corri se ci
> prende stavolta è la fine” come a confermare le parole del ragazzo
> i due erano seguiti a stretto giro da una figura che cercava di
> agguantarli lanciando verso di loro le invettive più disparate.
>
> - Flashback -
>
> Risa - Suraya Bay06/06/2398, Ore 15.00
>
> Alec era seduto sulla spiaggia del villaggio a bere un cocktail e
> a prendere il sole. Finita da pochi mesi la specializzazione aveva
> deciso di prendersi qualche mese di relax, e quale posto migliore
> dove riposarsi se non Risa? Stava ancora rimuginando su cosa fare
> alla sera quando i suoi pensieri vennero interrotti da qualcuno
> che cercava la sua attenzione. Dopo essersi tolto gli occhiali e
> messo seduto focalizzò l’attenzione sul nuovo venuto. Alec e
> Stephan si erano conosciuti due mesi prima durante il corso di
> pilotaggio avanzato. Stephan era un umano di un anno più giovane
> di Alec, decisamente alto e muscoloso. In quel momento la pelle
> color alabastro di Stephan era resa lucida da un quantitativo
> spropositato di olio.Alec tornò a sdraiarsi rimettendosi gli
> occhiali da sole “Ottimo, l’oliatura è stata fatta bene ora un bel
> rametto di rosmarino e un po’ di prezzemolo e puoi buttarti sulla
> griglia” Stephan passò una mano sugli addominali scolpiti frutto
> di ore e ore di palestra. “Vedi ragazzo è questo che tu non
> capisci io brillo e tutte le donne mi vedono a distanza. Infatti
> per stasera ho rimediato un appuntamento con un bocconcino niente
> male, ma non ti preoccupare ho pensato anche…” Alec lo interruppe
> sollevando una mano e scuotendo un dito “No! no no no non mi
> freghi un’altra volta”Stephan si stese sulla sdraio accanto a lui
> “Ma se non sai neppure cosa voglio proporti!!” Alec sorrise
> portando le mani sotto la testa rilassandosi completamente“E’ qui
> che ti sbagli so bene quale è il tuo piano. Avrai rimorchiato la
> solita bellona, che ha un’amica dolce simpatica e caruccia che
> sfortunatamente nessuno rimorchia” corrugò le labbra osservandolo
> “Peccato che poi l’amica si riveli una palla al piede simpatica
> come un gatto che si attacca la dove non dovrebbe….pertanto la mia
> risposta è no!”Stephan annuiva ritmicamente alle parole di Alec,
> ma la sua attenzione era scemata già da tempo. Quando si rese
> conto che l’amico non stava più parlando lo guardò sorridendo
> “Perfetto sapevo che avresti accettato ci vediamo alle 21 nella
> hall e mi raccomando mettiti qualcosa di elegante. Ora perdonami
> ma mi sembra che quella ragazza laggiù mi stia fissando da un po’
> “ alzandosi allontanandosi verso una ragazza dalla pelle verde“Ma
> veramente io avrei detto…..” le sue parole finirono per essere
> dette al vento visto che Stephan era già lontano e proiettato
> verso una nuova conquista. “Prima o poi finisce nei guai ne sono
> certo”
>
>
>
> - Flashback -
>
> Risa -Bar- Suraya Bay
>
> 06/06/2398 Ore 22.30
>
> Alec era seduto ad un tavolo davanti ad un cocktail dagli strani
> colori cangianti, allungò una mano a prendere il bicchiere
> agitandolo un po’ mescolando i vari strati che componevano la
> bevanda. Colori che sarebbero tornati a separarsi non appena il
> ragazzo avesse appoggiato il bicchiere. “Quasi quasi preferivo che
> fosse effettivamente l’amica antipatica. Questa manco si è
> presentata” Stephan dal canto suo stava ballando un lento stretto
> alla sua fiamma di quella sera. Riad era una ragazza bellissima
> circa un metro e ottanta con dei lunghi capelli biondo platino.
> Gli occhi azzurri erano incastonati e sottolineati da un trucco
> leggero, ma di sicuro effetto. Indossava un lungo abito blu che
> nulla poteva per nascondere le sue generose forme. Alec li
> osservava da lontano scuotendo la testa “Io quello domani lo pelo…
> anzi lo pelo e lo metto sotto sale così per sfizio” finì il suo
> cocktail e si alzò con tutta l’intenzione di tornarsene in albergo
> quando, voltandosi, si trovò davanti una ragazza che lo guardava
> con dei bellissimi occhi verde smeraldo. “Salve io sono Tamira e
> penso che tu stessi aspettando me” inclinando il capo sorridendo
> “Mi dispiace ma sono stata trattenuta, spero che non stessi già
> andando via” Alec si soffermò qualche secondo ad osservare la
> ragazza. Leggermente più bassa dell’amica Tamira aveva una
> carnagione tendente al verde acqua e mentre parlava si guardava
> attorno muovendo le antenne evidenziando un leggero imbarazzo,
> portò una mano tra i lunghi capelli biondi accarezzandoseli e
> restando in attesa di una risposta.“Io?... Ma no figurati io… io
> stavo andando a prendere un altro bicchiere di questo coso”
> sollevando il bicchiere del cocktail ancora macchiato dei vari
> colori “Ti va di prendere qualcosa?” L’ora successiva passò in un
> lampo per i due amici, chi a ballare tenendosi stretta la sua
> “preda” scambiandosi sguardi lussuriosi che lasciavano ben sperare
> per il proseguo della serata e chi, decisamente meno interessato a
> finire in qualche camera d’albergo, stava semplicemente bevendo un
> cocktail in compagnia. “Si, è il mio ultimo giorno qui su risa
> domani dovrò tornare sulla Terra per avere la mia assegnazione su
> una nave” Alec corrugò le labbra pensando all’ultima volta in cui
> era stato su una nave; accanto a lui allora c’era Calire, la sua
> ex ragazza, mentre ora si trovava a centinaia di anni luce sulla
> sua nuova assegnazione. Un rumore improvviso nella pista di ballo
> lo fece tornare alla realtà e la sua attenzione fu attirata da
> uno spaventato Stephan che stava correndo verso di lui“Alec via,
> presto! Via…..” passato accanto a lui l’amico era scheggiato verso
> l’uscita cercando di raggiungere la spiaggia, dietro di lui una
> furiosa Riad lo stava inseguendo “Torna subito qui tibar, hai
> fatto una promessa e la devi mantenere ora!” Alec ci mise qualche
> secondo per riordinare le idee poi si voltò verso Tamira che nel
> frattempo era scoppiata in una cristallina risata “Ecco, ci
> risiamo. Credo che il tuo amico sia nei guai e credo anche che sia
> meglio che fai come dice. Prima che Riad ritorni” e dopo aver
> scarabocchiato qualcosa su un foglietto glielo mise in mano “Cercami”
>
> Alec stava per rispondere quando una furiosa Riad fece il suo
> ritorno nel locale “Tu!!!!!” indicando Alec “Tu ora dovrai
> mantenere la promessa del tuo amico” Preso il bigliettino e
> infilato in tasca Alec aveva fissato l’irosa Riad “Chissà perchè
> lo sapevo.” si chinò a fare un lieve baciamano scherzoso a Tamira
> “Penso che ora evaporerò” fuggendo poi sulla spiaggia del
> villaggio “Ma come diavolo faccio a cacciarmi sempre in questi
> casini???”
>
>
> Risa -Vicolo Ayudar nei pressi di Suraya Bay
>
> 06/06/2398, Ore 00.00
>
> Alec e Stephan erano riusciti a mettere abbastanza spazio tra loro
> e Riad, che aveva dimostrato fin troppo bene di essere a suo agio
> con i tacchi. Spazio che era servito ai due per svoltare
> improvvisamente in un vicolo in penombra riuscendo a far perdere
> le proprie tracce. Riad era infatti passata accanto a loro senza
> neppure notarli, proseguendo furiosa per la via principale. Ancora
> ansimante per la corsa Alec sollevò lo sguardo verso Stephan “Ok,
> ora che ci ho quasi rimesso un polmone, posso sapere cosa diavolo
> hai combinato? E soprattutto come diavolo hai fatto ad inguaiare
> anche me?”Stephan scosse la testa ancora impossibilitato a parlare
> segno che il suo allenamento andava decisamente rivisto. “Non… non
> lo so. Mi ha chiesto se ero il tabar tubar… qualcosa del genere e
> io gli ho risposto di si” si fermò un attimo per riuscire a
> riprendere fiato, ma quando fu sul punto di continuare una voce
> femminile decisamente divertita lo anticipò “Tibar” Tamira si
> avvicinò a loro venendo illuminata dal cono di luce di un lampione
> “Ha detto tibar” lentamente si avvicinò ai due guardandoli “E
> rispondendo di sì le hai promesso di sposarla. Complimenti!”
> scoppiando nuovamente nella sua caratteristica risata cristallina.
> Stephan spalancò gli occhi fissando la donna “Cosa ho fatto io?”
> Tamira si affiancò ad Alec osservando Stephan “Riad viene da
> Tralinir, tutto il suo popolo deriva da un gruppo di schiavi che
> si sono ribellati tre secoli fa. Loro danno molta importanza ai
> legami interpersonali. Tutte le donne nella loro società si
> sposano a trent’anni” osservando Stephan stringendosi nelle spalle
> “E Riad ha compiuto oggi ventinove anni”Dal canto suo Alec stava
> combattendo una lotta interna per cercare di non scoppiare a
> ridere “Stephan sei una vergogna. Hai lasciato la tua promessa
> sposa il giorno del suo compleanno” scosse la testa “Una vera
> vergogna” Mentre Tamira parlava Stephan spalancava sempre piu gli
> occhi poi portò l’attenzione su Alec “Non è una cosa su cui
> scherzare. Sono troppo giovane per sposarmi!!! Ora che diavolo
> faccio? No no no... devo trovare il modo per uscirne.” Tamira
> osservò il ragazzo spostando le antenne verso un lato del vicolo
> ancora sorridendo “Ehm.. io ti consiglierei di dartela a gambe
> visto che sta arrivando” indicando la ragazza che ancora furiosa
> stava correndo nella loro direzione. Stephan spostò lo sguardo
> nella direzione indicata da Tamira giusto il tempo di vedere una
> furiosa Riad che a passo sostenuto si dirigeva nella loro
> direzione. “Mer….” esclamò il ragazzo prima di correre verso la
> fine del vicolo, per sua fortuna proprio in quel momento un
> nutrito gruppo di persone stava dirigendosi verso uno dei locali e
> Stephan riuscì così a confondersi con loro.Riad giunse davanti a
> Tamira e Alec che ancora guardavano nella direzione in cui era
> sparito l’amico. “Mhh però quando viene minacciato è veloc….” le
> parole di Alec furono interrotte da Riad che, paratasi davanti a
> lui lo fissava. “Dove diavolo è andato a cacciarsi?? Ha fatto
> solenne giuramento di diventare il mio tibar e ora non può
> scappare. Bhe se non lo farà il tuo amico dovrai farlo tu”Alec
> spalancò gli occhi decisamente stupito “Io? Ma tu hai bev….”
>
> Tamira si portò tra i due portando una mano sul petto dell’amica
> puntando le antenne contro di lei “Schioda Riad sei arrivata tardi
> lui non è disponibile. E’ un mese che mi trascini in giro per ogni
> locale di questa città perchè tu conosci qualcuno che ha un amico
> che guarda caso è tanto caruccio caruccio, ma che non rimorchia
> nessuno. Poi tu sparisci in qualche albergo e io mi ritrovo con
> dei rompiscatole di prima categoria. Beh stavolta ti è andata
> male! Andiamo!” Detto questo prese sottobraccio Alec tornando a
> dirigersi verso la spiaggia da cui erano arrivati lasciando una
> Riad furiosa a inveire contro tutti i maschi dell’universo.
>
>
>
> Risa - Spiaggia del Resort - Suraya Bay
>
> 06/06/2398 00.10
>
> Alec e Tamira stavano ancora ridendo seduti davanti al
> mare.“Schioda Riad?” ripeté Alec osservando la ragazza Tamira dal
> canto suo si strinse nelle spalle per poi stendersi portando le
> mani sotto la testa guardando le stelle sopra di loro.“Non ti fare
> illusioni non ho alcuna intenzione di finire in qualche albergo.
> Come ho detto è un mese che mi trascina in giro per locali alla
> ricerca di un marito e, visto che oggi è l’ultimo giorno, ho
> deciso di prendermi una piccola vendetta” si portò poi su un lato
> osservando il ragazzo “Mhhh dici che troverà il tuo amico?” Alec
> sorrise sollevando le braccia “Le vie delle Dee sono infinite… ma
> se si infila la mano in tasca potrebbe trovare un biglietto,
> lasciato da non si sa chi, in cui potrebbe trovare un albergo e
> una stanza in cui la sua ricerca potrebbe aver fine” sorridendo
> mefistofelico “Diciamo che anche la mia è una piccola vendetta!”
> Tamira spalancò sempre di più gli occhi in uno sguardo stupito
> puntando le antenne verso di lui per poi scoppiare a ridere
> “Povero lui, sei un vero genio del male” Alec sorrise osservandola
> “Beh, se vendetta dev'essere che almeno sia efficace. Comunque hai
> detto che è il tuo ultimo giorno. Partite doman……” ma la sua frase
> venne interrotta dal suono del suo comunicatore personale di Alec
> =^= Maledizione è qui fuori dalla mia stanza come diavolo ha
> fatto a trovarmi???=^= Tamira si portò una mano alla bocca per
> soffocare una risata mentre Alec con tutta la flemma di cui era
> capace stava rispondendo alla comunicazione “Beh, probabilmente è
> colpa del tuo sex appeal.. ormai su Risa hai fatto troppe
> conquiste e le donne ti conoscono e sanno dove trovarti” Tamira
> stava per soffocare per non scoppiare a ridere quando Stephan
> rispose =^=Hai sicuramente ragione, a volte questa mia bellezza è
> una maledizione!! Comunque tu quando rientri? Ho bisogno di
> copertura per riuscire a scappare =^=Qui Tamira non resistette più
> e, sdraiatasi sulla sabbia, scoppiò a ridere di gusto“Vergogna
> tenente non è questo quello che ci hanno insegnato in accademia!
> Devi affrontare i tuoi nemici! Comunque stanotte non rientro ci
> vediamo domani allo spazioporto.” e detto questo chiuse la
> comunicazione osservando la ragazza che ormai rideva sulla
> spiaggia “Una vendetta vale ben una notte a dormire sulla sabbia”
> detto questo si sdraiò. U.S.S. Rigalior - Bar della nave
>
> 17/08/2398 Ore 18.04Sarebbero già dovuti partire da alcune ore ma
> per un motivo o per un altro la loro partenza era stata rimandata.
> Alec era seduto davanti alle vetrate del bar fin dal primo
> mattino, quando era stato imbarcato. Davanti a lui erano disposti
> alcuni padd che il ragazzo alternava nella lettura. Al momento era
> immerso nelle specifiche dei sistemi di propulsione della U.S.S.
> Rutherford, la sua prossima assegnazione, la prima come primo
> ufficiale timoniere. Aveva avuto l’incarico solo due giorni prima
> e da allora non aveva perso un minuto iniziando subito a studiare
> gli schemi e le specifiche della nave. Era così impegnato nella
> lettura che non si accorse dei lievi passi che arrivavano alle sue
> spalle. “Eppure non mi sembrava che fossi così tanto diligente su
> Risa” Alec sollevò lo sguardo dal pad e piegò la testa indietro
> osservando chi gli stesse parlando e si trovò a fissare gli occhi
> verdi di Tamira. “Tamira?? Son due mesi che sei sparita iniziavo a
> perdere speranza di rivederti. Che diavolo ci fai qui?” detto
> questo si alzò osservando la donna, ma stavolta al posto
> dell’abito elegante visto su Risa, Tamira indossava l’uniforme
> della flotta con i pin da guardiamarina sul collo “Un
> guardiamarina??” decisamente stupito della cosaTamira fece il giro
> del tavolo prendendo posto “Ebbene sì sono un guardiamarina della
> sezione medica, ma sto solo sfruttando un passaggio devo prendere
> servizio sulla U.S.S. Rutherford come medico di bordo.”Alec
> sorrise osservando la donna “Mhhhh interessante,U.S.S.
> Rutherford.. a quanto sembra dovrai sopportarmi per un po’.”
> mostrando il padd di assegnazione “Sono il nuovo primo timoniere
> della Rutherford”Tamira guardò molto stupita Alec davanti a lei
> “Mhh quindi d’ora in poi dovrò mettermi sull'attenti appena ti
> vedo” annuì stringendo le labbra per poi ridere
> osservandolo“Ovviamente guardiamarina, ovviamente.. e ovviamente
> dovrà portarmi il caffè ogni mattina magari anche qualcuno di quei
> biscottini allo zenzero che mi piacciono tanto” Alec la osservava
> eccessivamente serio per essere preso seriamente “Ma tutto questo
> da domani.. ora, se permette, la invito a prendere una cioccolata”
> e detto questo si avviarono insieme verso il replicatore. U.S.S.
> Rutherford - Sala teletrasporto18/08/2398 Ore 10.07Alec apparve
> sulla piattaforma del teletrasporto con uno zaino in spalla.
> Appena fu totalmente materalizzato si tastò con le mani “Si, ok..
> ci sono tutto” poi sollevò un pugno verso l’addetto al
> teletrasporto sollevando un pollice “Ottimo lavoro marinaio”
> scendendo dalla piattaforma osservando la guardiamarina che si
> avvicinava “Tenente Alec Blake chiedo il permesso di salire a
> bordo” Una giovane guardiamarina si avvicinò a lui “Tenente
> benvenuto a bordo” cercando di non ridere al gesto del timoniere.
> “In infermeria la stanno attendendo per la visita medica. Subito
> dopo la visita il capitano ha chiesto di raggiungerlo. Vorrebbe
> discutere con lei della rotta ideale per raggiungere la nostra
> meta” Alec osservò la guardiamarina sorridendo “Mhhh ma se è così
> urgente stendere la rotta non vedo perchè farlo attendere posso
> fare dopo la visita medica..” per poi aggiungere sotto voce “...o
> mai” La guardiamarina lo osservò scuotendo la testa “Gli ordini
> sono visita medica e poi astrometria” Alec sospirò per poi
> scuotere la testa avviandosi mesto verso l’uscita seguito a
> stretto giro dalla guardiamarina.
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