[Stml9] [4.03 - Tynan] -Comunicazione difficile
Bren Tayan
brennonboramtayan a gmail.com
Dom 15 Feb 2015 22:24:49 CET
Ciao a tutti, ecco qua il mio pezzo ... è decisamente diverso da quello che
avevo in mente inizialmente, ma spero che vi piaccia ... anche se non
accade molto ... ciao!
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[Flashback] Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 - 00:50
*Corri. Allontanati. Fuggi!*
Un solo assordante pensiero occupava la mente di Timeran, impegnata in una
corsa disperata senza una meta precisa. Le era bastato vedere da lontano
uno di quegli orrori ad otto zampe per irrigidirsi e gettare contro il
nemico peloso tutto ciò che aveva a portata di mano, poi, qualcosa le aveva
toccato una gamba e il suo cervello aveva fatto cortocircuito. Non era
nemmeno sicura fosse un ragno, ma, in preda al panico, era comunque
schizzata via a velocità di curvatura.
Da allora aveva continuato a correre, ferendosi e graffiandosi ogni parte
del corpo nudo mentre attraversava i rovi e i rami cadenti degl’alberi che
tentavano inutilmente di bloccarla. Aveva continuato a correre anche quando
i polmoni, impossibilitati ad incamerare più ossigeno di quanto già
facessero, erano entrati in sciopero e il cuore aveva deciso di sfondarle
il petto. Continuava a correre tutt’ora, che la lucidità faticosamente
iniziava a fare capolino dietro l’angolo.
La Trill iniziò lentamente a ridurre la velocità, fermandosi nei pressi di
un albero a cui si appoggiò, mentre il mondo attorno a lei iniziò a girare.
Sentì la nausea montare come un pugno nello stomaco e tossicchiando
rigurgitò lievemente a causa dello sforzo intenso, annaspando in cerca
d’aria.
Timeran ispezionò velocemente le varie ferite che si era fatta durante la
corsa, poi si guardò attorno, cercando di individuare qualche figura
familiare. Non aveva idea di dove si trovasse, di quanto avesse corso o
anche solo di come fosse riuscita a rimanere in piedi correndo per la
foresta di notte. Ma quei dannati graffi bruciavano come se ci avesse
buttato sopra dei tizzoni ardenti.
“Uh … ah uh …”
La Trill si produsse in una serie di suoni gutturali, sperando di avere una
qualche risposta, che però non sembrò arrivare. Non volendo sfidare
nuovamente la fortuna, muovendosi di notte, raccolse una pietra e si
sedette vicino ad un albero secco. Forse attendendo fino all'alba avrebbe
capito come ritornare alla grotta, sperando di non incontrare altri ragni.
Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 02:12
I ragni che componevano il volto della creatura umanoide distesero le
zampette pelose, producendosi in un debole fremito mentre modificavano il
loro assetto, dando l'impressione che la creatura ripetesse silenziosamente
le parole del Trill.
Tynan, già dimentico della tensione provata in precedenza sorrise
ampiamente, colpito da un'incontenibile frenesia scientifica, frenata però
sul nascere dalla voce di Volkoff.
=^= Rimanga a distanza di sicurezza. - affermò il russo avvicinandosi di un
paio di passi mentre stringeva fra le mani il phaser, senza puntarlo
direttamente verso la creatura. Qualche metro più in la, i quattro uomini
di scorta tenevano sott'occhio la situazione. - Ancora non conosciamo con
esattezza le loro intenzioni.
=^= Non era stato lei a suggerirmi di avvicinarmi poco fa? =^= replicò in
tono euforico il Trill, senza distogliere gli occhi dalla creatura. Volkoff
gli riservò un occhiata a dir poco eloquente. Se avesse potuto gli avrebbe
assestato un amichevole scappellotto, ma invece si limitò a fissarlo in
silenzio compiendo qualche altro passo verso l'Ufficiale Scientifico.
La creatura, che fino a quel momento si era limitata a concentrare
l'attenzione sul Trill, sembrò accorgersi del gigante calvo, o forse
dell'arma che stringeva fra le mani e si irrigidì visibilmente,
approntandosi alla fuga.
Tynan se ne avvide immediatamente e intimò al collega di fermarsi con un
gesto della mano.
=^= Stia fermo dov'è e cerchi di sembrare inoffensivo... =^=
=^= Cerchi di sembrare inoffensivo? - domandò il russo, a metà fra il
divertito e l'irritato dalla strana richiesta dell Ufficiale Scientifico,
prima di continuare con evidente sarcasmo– Cosa dovrei fare? Rannicchiarmi
a terra e mostrare la pancia? =^=
=^= Non conosco le abitudini di questa specie … - replicò il Trill senza
cogliere l'ironia nelle parole di Volkoff - … potrebbe funzionare. =^=
La creatura composita osservò rapidamente lo scambio fra i due individui,
cercando di sforzarsi di comprendere le parole proferite in quella loro
lingua sconosciuta, senza successo. Quello grosso e rosso, che stringeva
fra le appendici l'aggeggio capace di produrre quello strano fulmine,
sembrava contrariato. Forse anche lui non capiva cosa quello più piccolo
colorato di azzurro stesse dicendo. Dopotutto, quegli esseri erano simili
fra loro ma erano anche così diversi. Se gli individui erano veramente
singoli, non sarebbero mai riusciti a comunicare in modo efficiente.
Sperava solo che i Fulvi, con tutto quel baccano, non si rendessero conto
di ciò che stava accadendo.
Quello piccolo si piegò in avanti, alzando le sue appendici verso l'alto,
in un gesto simile al precedente, ma al contempo decisamente diverso.
Quello più grosso produsse un suono, simile al vento che soffia all'interno
delle caverne, poi lo imitò. Non comprendendo, la creatura fece lo stesso.
Poi dal comunicatore dell'Ufficiale Scientifico iniziarono a fuoriuscire
una serie di acuti fischi.
USS Baffin – Plancia – Contemperamente
“Capitano. – Samak, che come la controparte della Curie era intenta a
coordinare il lavoro delle squadre a terra, attirò l'attenzione di Enizia –
Sembra che il consigliere Bhreel sia riuscita ad uscire dal perimetro di
sicurezza e si sia data alla macchia... - l'andoriana mosse rapidamente le
antenne. In un'altra situazione, forse, avrebbe sorriso all'affermazione
del suo Ufficiale Tattico, pensando alla sottile ironia di un Trill alla
macchia, ma non era questo il caso. - Volkoff, Tynan e una squadra di
sicurezza sono impegnati nella ricerca.”
“Possiamo dare loro una mano?” affermò Enizia volgendosi verso Sorin che
operava alla postazione scientifica
“Potremmo scansire il pianeta per segni di vita Trill … - suggerì
l'Ufficiale alzando un sopracciglio,quasi come se stesse affermando una
cosa ovvia, argomentando poi la sua idea dopo pochi attimi - … dopotutto,
sul pianeta, gli unici segni vitali Trill dovrebbero essere quelli dei
Comandanti Tynan e Bhreel ...”
“Lo faccia. - replicò secca l'andoriana, aggiungendo pochi attimi dopo – La
situazione è già abbastanza problematica senza bisogno di una Trill nuda in
giro per la foresta … Samak, mi chiami Volkoff”
“Signore … - affermò di rimando la vulcaniana, alzando un sopracciglio dopo
aver operato sulla propria consolle - ... non sono in grado di contattare
la squadra del Capo della Sicurezza"
Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Un paio di minuti più tardi
Un altro urlo. Quegli strani esseri capaci di agire singolarmente, di tanto
in tanto iniziavano ad urlare nel loro linguaggio incomprensibile. Anche
poco prima, qualcuno, nella direzione delle caverne dove i vari gruppi si
erano incontrati aveva inspiegabilmente iniziato a sbraitare. Malgrado la
lontananza lui l'aveva sentito benissimo, probabilmente lo avevano fatto
anche i Fulvi. Non c'era tempo da perdere e lui doveva trovare un modo per
farsi comprendere da quelle strane creature colorate.
Tynan dal canto suo aveva cercato di comunicare con l'essere composito per
una manciata di minuti, senza ottenere assolutamente nulla. I comunicatori,
di tanto in tanto, producevano suoni, fischi che Brennon era sicuro fossero
prodotti dalla creatura. Aveva riconosciuto i suoni come forme d'onda
modulate in maniera coerente, abilità di tutt'altro calibro rispetto ai
singoli toni sinusoidali che aveva osservato in precedenza. Una forma di
linguaggio per alcuni versi simile a quella delle balene terrestri, che
necessitava di anni di studio approfondito. Studio senza il quale non
poteva verificare la sua teoria. Secondo lui, infatti, quella strana
creatura composita possedeva un'intelligenza paragonabile a quella umana,
ma senza una stele di rosetta per codificare tutti quei suoni, ci
vorrebbero voluti anni per riuscire a concludere qualsiasi cosa. Peccato
non avere a disposizione il consigliere Bhreel, che con la sua diplomatica
esperienza sarebbe riuscita a riciclarsi anche come linguista impromptu.
=^= Non per metterle fretta … - si intromise Volkoff, che non aveva mai
perso di vista la creatura - … ma abbiamo ancora un consigliere allo stato
brado da recuperare e, se possibile dobbiamo comprendere perché
l'equipaggio è regredito … perciò ...=^=
Piotr simse di parlare, notando che, senza un motivo apparente, la creatura
aveva iniziato ad agitarsi, perdendo coesione e modificando il suo aspetto,
assumendo una forma più semplice, solo parzialmente definita.
=^= Cosa diavolo sta facendo? =^=
=^= Credo che voglia che lo seguiamo … =^=
USS Curie – Ufficio del Capitano – 11 Gennaio 2395 - Ore 02:30
=^= Anche noi non riusciamo a contattare la squadra di Volkoff e Tynan … -
affermò Enizia, campeggiando sul monitor posto sulla scrivania del Capitano
Suri - … sappiamo che sono lì, possiamo osservarli, ma loro non ci sentono
… come se fossero dietro uno specchio unidirezionale … =^=
“Secondo quanto dice Sorin … - puntualizzò la vulcaniana, iniziando a
citare il rapporto che l'andoriana le aveva girato - … le frequenze di
comunicazione sono occupate da altre frequenze di origine ignota … finché
questa fonte non cessa di produrre onde radio, possiamo fare ben poco ...”
Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 - Ore 02:48
Timeran aveva freddo e i postumi della folle corsa di qualche ora prima
iniziavano a farsi sentire. Non c'era un muscolo che non le dolesse e la
stanchezza l'aveva costretta a piegare la testa più volte, rischiando di
addormentarsi. Poi, qualcosa di eccessivamente luminoso le colpì gli occhi,
stagliando i contorni di una figura umanoide nel chiarore diffuso.
Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Poco distante – Contemporaneamente
La creatura si fermò improvvisamente, dopo aver condotto, nel più assoluto
silenzio, la piccola squadra all'interno della foresta, verso un’ampia
radura ad una velocità assurda. Il piccolo drappello Federale si era
rivelato molto più lento rispetto a lui, probabilmente a causa di Tynan il
quale era inciampato più volte, rovinando anche addosso a Piotr che,
malgrado la mole, aveva sfoderato un'agilità a dir poco felina. Malgrado
ciò, non faticarono ad individuare la coppia di piccole strutture
metalliche che rilucevano nella notte in mezzo alla radura.
La creatura emise un suono che fu prontamente riportato dai comunicatori.
Un fischio preoccupato. Un suono che battezzava i proprietari delle
strutture: I Fulvi.
-------------- parte successiva --------------
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