[Stml9] [4.03 - Tynan] -Comunicazione difficile

Monica Miodini hannadegliiapigi a hotmail.it
Lun 16 Feb 2015 09:56:17 CET


Davvero bello e ha idea che sti Fulvi ci romperanno le scatole!
o forse no?
Monica

________________________________
> Date: Mon, 16 Feb 2015 00:23:06 +0100 
> From: ten.samak a gmail.com 
> To: stml9 a gioco.net 
> Subject: Re: [Stml9] [4.03 - Tynan] -Comunicazione difficile 
> 
> 
> Wooooowww! Brano scritto davvero molto bene... 
> Ottimo lavoro Luca! 
> 
> Il 15/feb/2015 22:25 "Bren Tayan" 
> <brennonboramtayan a gmail.com<mailto:brennonboramtayan a gmail.com>> ha 
> scritto: 
> 
> Ciao a tutti, ecco qua il mio pezzo ... è decisamente diverso da quello 
> che avevo in mente inizialmente, ma spero che vi piaccia ... anche se 
> non accade molto ... ciao! 
> 
> --------------- 
> 
> [Flashback] Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 - 00:50 
> 
> Corri. Allontanati. Fuggi! 
> 
> Un solo assordante pensiero occupava la mente di Timeran, impegnata in 
> una corsa disperata senza una meta precisa. Le era bastato vedere da 
> lontano uno di quegli orrori ad otto zampe per irrigidirsi e gettare 
> contro il nemico peloso tutto ciò che aveva a portata di mano, poi, 
> qualcosa le aveva toccato una gamba e il suo cervello aveva fatto 
> cortocircuito. Non era nemmeno sicura fosse un ragno, ma, in preda al 
> panico, era comunque schizzata via a velocità di curvatura. 
> 
> 
> 
> Da allora aveva continuato a correre, ferendosi e graffiandosi ogni 
> parte del corpo nudo mentre attraversava i rovi e i rami cadenti 
> degl’alberi che tentavano inutilmente di bloccarla. Aveva continuato a 
> correre anche quando i polmoni, impossibilitati ad incamerare più 
> ossigeno di quanto già facessero, erano entrati in sciopero e il cuore 
> aveva deciso di sfondarle il petto. Continuava a correre tutt’ora, che 
> la lucidità faticosamente iniziava a fare capolino dietro l’angolo. 
> 
> 
> 
> La Trill iniziò lentamente a ridurre la velocità, fermandosi nei pressi 
> di un albero a cui si appoggiò, mentre il mondo attorno a lei iniziò a 
> girare. Sentì la nausea montare come un pugno nello stomaco e 
> tossicchiando rigurgitò lievemente a causa dello sforzo intenso, 
> annaspando in cerca d’aria. 
> 
> 
> 
> Timeran ispezionò velocemente le varie ferite che si era fatta durante 
> la corsa, poi si guardò attorno, cercando di individuare qualche figura 
> familiare. Non aveva idea di dove si trovasse, di quanto avesse corso o 
> anche solo di come fosse riuscita a rimanere in piedi correndo per la 
> foresta di notte. Ma quei dannati graffi bruciavano come se ci avesse 
> buttato sopra dei tizzoni ardenti. 
> 
> 
> 
> “Uh … ah uh …” 
> 
> 
> 
> La Trill si produsse in una serie di suoni gutturali, sperando di avere 
> una qualche risposta, che però non sembrò arrivare. Non volendo sfidare 
> nuovamente la fortuna, muovendosi di notte, raccolse una pietra e si 
> sedette vicino ad un albero secco. Forse attendendo fino all'alba 
> avrebbe capito come ritornare alla grotta, sperando di non incontrare 
> altri ragni. 
> 
> 
> 
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 02:12 
> 
> 
> 
> I ragni che componevano il volto della creatura umanoide distesero le 
> zampette pelose, producendosi in un debole fremito mentre modificavano 
> il loro assetto, dando l'impressione che la creatura ripetesse 
> silenziosamente le parole del Trill. 
> 
> Tynan, già dimentico della tensione provata in precedenza sorrise 
> ampiamente, colpito da un'incontenibile frenesia scientifica, frenata 
> però sul nascere dalla voce di Volkoff. 
> 
> 
> 
> =^= Rimanga a distanza di sicurezza. - affermò il russo avvicinandosi 
> di un paio di passi mentre stringeva fra le mani il phaser, senza 
> puntarlo direttamente verso la creatura. Qualche metro più in la, i 
> quattro uomini di scorta tenevano sott'occhio la situazione. - Ancora 
> non conosciamo con esattezza le loro intenzioni. 
> 
> 
> 
> =^= Non era stato lei a suggerirmi di avvicinarmi poco fa? =^= replicò 
> in tono euforico il Trill, senza distogliere gli occhi dalla creatura. 
> Volkoff gli riservò un occhiata a dir poco eloquente. Se avesse potuto 
> gli avrebbe assestato un amichevole scappellotto, ma invece si limitò a 
> fissarlo in silenzio compiendo qualche altro passo verso l'Ufficiale 
> Scientifico. 
> 
> 
> 
> La creatura, che fino a quel momento si era limitata a concentrare 
> l'attenzione sul Trill, sembrò accorgersi del gigante calvo, o forse 
> dell'arma che stringeva fra le mani e si irrigidì visibilmente, 
> approntandosi alla fuga. 
> 
> 
> 
> Tynan se ne avvide immediatamente e intimò al collega di fermarsi con 
> un gesto della mano. 
> 
> 
> 
> =^= Stia fermo dov'è e cerchi di sembrare inoffensivo... =^= 
> 
> 
> 
> =^= Cerchi di sembrare inoffensivo? - domandò il russo, a metà fra il 
> divertito e l'irritato dalla strana richiesta dell Ufficiale 
> Scientifico, prima di continuare con evidente sarcasmo– Cosa dovrei 
> fare? Rannicchiarmi a terra e mostrare la pancia? =^= 
> 
> 
> 
> =^= Non conosco le abitudini di questa specie … - replicò il Trill 
> senza cogliere l'ironia nelle parole di Volkoff - … potrebbe 
> funzionare. =^= 
> 
> 
> 
> La creatura composita osservò rapidamente lo scambio fra i due 
> individui, cercando di sforzarsi di comprendere le parole proferite in 
> quella loro lingua sconosciuta, senza successo. Quello grosso e rosso, 
> che stringeva fra le appendici l'aggeggio capace di produrre quello 
> strano fulmine, sembrava contrariato. Forse anche lui non capiva cosa 
> quello più piccolo colorato di azzurro stesse dicendo. Dopotutto, 
> quegli esseri erano simili fra loro ma erano anche così diversi. Se gli 
> individui erano veramente singoli, non sarebbero mai riusciti a 
> comunicare in modo efficiente. Sperava solo che i Fulvi, con tutto quel 
> baccano, non si rendessero conto di ciò che stava accadendo. 
> 
> Quello piccolo si piegò in avanti, alzando le sue appendici verso 
> l'alto, in un gesto simile al precedente, ma al contempo decisamente 
> diverso. Quello più grosso produsse un suono, simile al vento che 
> soffia all'interno delle caverne, poi lo imitò. Non comprendendo, la 
> creatura fece lo stesso. 
> 
> 
> 
> Poi dal comunicatore dell'Ufficiale Scientifico iniziarono a 
> fuoriuscire una serie di acuti fischi. 
> 
> 
> 
> USS Baffin – Plancia – Contemperamente 
> 
> 
> 
> “Capitano. – Samak, che come la controparte della Curie era intenta a 
> coordinare il lavoro delle squadre a terra, attirò l'attenzione di 
> Enizia – Sembra che il consigliere Bhreel sia riuscita ad uscire dal 
> perimetro di sicurezza e si sia data alla macchia... - l'andoriana 
> mosse rapidamente le antenne. In un'altra situazione, forse, avrebbe 
> sorriso all'affermazione del suo Ufficiale Tattico, pensando alla 
> sottile ironia di un Trill alla macchia, ma non era questo il caso. - 
> Volkoff, Tynan e una squadra di sicurezza sono impegnati nella 
> ricerca.” 
> 
> 
> 
> “Possiamo dare loro una mano?” affermò Enizia volgendosi verso Sorin 
> che operava alla postazione scientifica 
> 
> 
> 
> “Potremmo scansire il pianeta per segni di vita Trill … - suggerì 
> l'Ufficiale alzando un sopracciglio,quasi come se stesse affermando una 
> cosa ovvia, argomentando poi la sua idea dopo pochi attimi - … 
> dopotutto, sul pianeta, gli unici segni vitali Trill dovrebbero essere 
> quelli dei Comandanti Tynan e Bhreel ...” 
> 
> 
> 
> “Lo faccia. - replicò secca l'andoriana, aggiungendo pochi attimi dopo 
> – La situazione è già abbastanza problematica senza bisogno di una 
> Trill nuda in giro per la foresta … Samak, mi chiami Volkoff” 
> 
> 
> 
> “Signore … - affermò di rimando la vulcaniana, alzando un sopracciglio 
> dopo aver operato sulla propria consolle - ... non sono in grado di 
> contattare la squadra del Capo della Sicurezza" 
> 
> 
> 
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Un paio di minuti più tardi 
> 
> Un altro urlo. Quegli strani esseri capaci di agire singolarmente, di 
> tanto in tanto iniziavano ad urlare nel loro linguaggio 
> incomprensibile. Anche poco prima, qualcuno, nella direzione delle 
> caverne dove i vari gruppi si erano incontrati aveva inspiegabilmente 
> iniziato a sbraitare. Malgrado la lontananza lui l'aveva sentito 
> benissimo, probabilmente lo avevano fatto anche i Fulvi. Non c'era 
> tempo da perdere e lui doveva trovare un modo per farsi comprendere da 
> quelle strane creature colorate. 
> 
> Tynan dal canto suo aveva cercato di comunicare con l'essere composito 
> per una manciata di minuti, senza ottenere assolutamente nulla. I 
> comunicatori, di tanto in tanto, producevano suoni, fischi che Brennon 
> era sicuro fossero prodotti dalla creatura. Aveva riconosciuto i suoni 
> come forme d'onda modulate in maniera coerente, abilità di tutt'altro 
> calibro rispetto ai singoli toni sinusoidali che aveva osservato in 
> precedenza. Una forma di linguaggio per alcuni versi simile a quella 
> delle balene terrestri, che necessitava di anni di studio approfondito. 
> Studio senza il quale non poteva verificare la sua teoria. Secondo lui, 
> infatti, quella strana creatura composita possedeva un'intelligenza 
> paragonabile a quella umana, ma senza una stele di rosetta per 
> codificare tutti quei suoni, ci vorrebbero voluti anni per riuscire a 
> concludere qualsiasi cosa. Peccato non avere a disposizione il 
> consigliere Bhreel, che con la sua diplomatica esperienza sarebbe 
> riuscita a riciclarsi anche come linguista impromptu. 
> 
> =^= Non per metterle fretta … - si intromise Volkoff, che non aveva mai 
> perso di vista la creatura - … ma abbiamo ancora un consigliere allo 
> stato brado da recuperare e, se possibile dobbiamo comprendere perché 
> l'equipaggio è regredito … perciò ...=^= 
> 
> Piotr simse di parlare, notando che, senza un motivo apparente, la 
> creatura aveva iniziato ad agitarsi, perdendo coesione e modificando il 
> suo aspetto, assumendo una forma più semplice, solo parzialmente 
> definita. 
> 
> =^= Cosa diavolo sta facendo? =^= 
> 
> =^= Credo che voglia che lo seguiamo … =^= 
> 
> USS Curie – Ufficio del Capitano – 11 Gennaio 2395 - Ore 02:30 
> 
> 
> 
> =^= Anche noi non riusciamo a contattare la squadra di Volkoff e Tynan 
> … - affermò Enizia, campeggiando sul monitor posto sulla scrivania del 
> Capitano Suri - … sappiamo che sono lì, possiamo osservarli, ma loro 
> non ci sentono … come se fossero dietro uno specchio unidirezionale … 
> =^= 
> 
> 
> 
> “Secondo quanto dice Sorin … - puntualizzò la vulcaniana, iniziando a 
> citare il rapporto che l'andoriana le aveva girato - … le frequenze di 
> comunicazione sono occupate da altre frequenze di origine ignota … 
> finché questa fonte non cessa di produrre onde radio, possiamo fare ben 
> poco ...” 
> 
> 
> 
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 - Ore 02:48 
> 
> 
> 
> Timeran aveva freddo e i postumi della folle corsa di qualche ora prima 
> iniziavano a farsi sentire. Non c'era un muscolo che non le dolesse e 
> la stanchezza l'aveva costretta a piegare la testa più volte, 
> rischiando di addormentarsi. Poi, qualcosa di eccessivamente luminoso 
> le colpì gli occhi, stagliando i contorni di una figura umanoide nel 
> chiarore diffuso. 
> 
> 
> 
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Poco distante – Contemporaneamente 
> 
> 
> 
> La creatura si fermò improvvisamente, dopo aver condotto, nel più 
> assoluto silenzio, la piccola squadra all'interno della foresta, verso 
> un’ampia radura ad una velocità assurda. Il piccolo drappello Federale 
> si era rivelato molto più lento rispetto a lui, probabilmente a causa 
> di Tynan il quale era inciampato più volte, rovinando anche addosso a 
> Piotr che, malgrado la mole, aveva sfoderato un'agilità a dir poco 
> felina. Malgrado ciò, non faticarono ad individuare la coppia di 
> piccole strutture metalliche che rilucevano nella notte in mezzo alla 
> radura. 
> 
> 
> 
> La creatura emise un suono che fu prontamente riportato dai 
> comunicatori. Un fischio preoccupato. Un suono che battezzava i 
> proprietari delle strutture: I Fulvi. 
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