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Mika Powell ha dei prolungati diverbi col resto del gruppo e decide quindi di allontanarsi temporaneamente per prendersi una pausa di riflessione. Ovviamente porta con se la sua astronave.
La sullustana riceve il gruppo e spiega di essere venuta a conoscenza di un individuo che sarebbe interessato ai servigi di un gruppo di aitanti e coraggiosi mercenari per una missioni ad altissimo rischio. Se sono interessati e vogliono avere maggiori dettagli, possono prendere contatto con un intermediario che li attende fra 4 giorni a bordo della nave Eternal Hope, ormeggiata nello spazioporto di Lamuir IV.
Giunti al molo 10, nel momento in cui si spalancano le porte dell'hangar, agli occhi dei ribelli si presenta una scena alquanto insolita. Un gruppo di uomini armati attornia un individuo dal volto tumefatto, sanguinante ed in ginocchio. Uno degli energumeni gli punta una pistola alla tempia. Kyle immediatamente intima loro di abbassare le armi e di lasciare il malcapitato ma gli uomini rispondono alle sue parole iniziando a far fuoco coi blaster. La battaglia dura solo alcuni istanti ma quei pochi attimi sono sufficienti ad uno degli energumeni per far saltare le cervella della vittima. Numerose sirene iniziano a suonare indicando lo stato di massima allarme dello spazioporto. Gli uomini, colti di sorpresa si precipitano fuori dell'hangar nel tentativo di sfuggire ai droidi della sicurezza che stanno convergendo verso il locale . Kyle e soci si lanciano all'inseguimento ma la densa folla non li favorisce ed i fuggitivi riescono a guadagnare abbastanza terreno da poter salire su una vettura parcheggiata all'esterno e dileguarsi nel traffico della metropoli. Il gruppo si riunisce fuori dello spazioporto cercando di capire cosa sia successo esattamente. Dall'holovideo del bar in cui si sono fermati vengono a sapere che l'uomo da loro visto nell'hangar non ce l'ha fatta, è morto. La polizia sta ora ricercando attivamente gli assassini dell'uomo: le parole dello speaker sono corredate dalle immagini riprese dalle telecamere della sicurezza dello spazioporto. Una elaborazione al computer delle stesse immagini ripropone la visuale ingrandita del volto di alcuni dei presunti killer e quei volti sono quelli dei membri del gruppo di ribelli! Adan Kelidor, ansioso di chiarire il malinteso contatta la polizia locale la quale, via comlink, intima loro di attendere dove sono finché non sarà giunta la più vicina pattuglia di polizia. Portati al commissariato locale i ribelli vengono sottoposti ad un lungo interrogatorio di varie ore. Tuttavia la polizia non ha in mano prove determinanti in quanto, come fatto notare dagli stessi ribelli, non ci sono immagini in cui si vede qualcuno di loro sparare specificatamente al morto (gli interni degli hangar sono privi di telecamere). La polizia decide quindi di rilasciarli intimando loro di non lasciare il pianeta ed avvertendoli che la loro nave è comunque sotto sequestro cautelativo. Vista l'impossibilità di lasciare il pianeta nell'immediato, il gruppo decide di continuare nelle loro investigazioni per cercare di trovare in qualche modo il loro contatto e capire magari cosa sia potuto succedere allo spazioporto. Chiedendo in giro ed oliando abbondantemente le mani dei loro informatori, riescono faticosamente a trovare un individuo che afferma di poter trovare l'individuo a cui appartiene la "Heternal Hope". L'individuo in questione è un certo Frrrflin, un piccolo investigatore mrlssti che sostiene di poterli mettere in contatto con l'uomo (che egli dice essere un certo Trel Modetto) per una adeguata somma di denaro. Frrflin dice di aspettarlo in albergo, ci penserà lui a farsi vivo più tardi. Non fidandosi completamente dello strano tipo, i ribelli decidono di seguirlo
a distanza e scoprono che si è andato a piazzare in un locale chiamato
"L'Herglic Affamato". Con l'aiuto dei nuovi arrivati e seguendo la giovane, i ribelli riescono a fuggire dal locale, proprio un attimo prima dell'arrivo della polizia. La ragazza li conduce in un edificio abbandonato pieno di uomini armati vestiti come lei. Ella spiega di essere un operativo dei servizi segreti di Pelagia e che gli uomini contro cui stavano combattendo erano operativi Mecetti. L'uomo che è stato ucciso era un agente pelagiano che doveva consegnarle un datapad con delle prove atte ad incriminare i Mecetti per dei loro atti di cospirazione ai danni di altre casate. Allo spazioporto la ragazza ha mentito ai ribelli indirizzandoli al molo sbagliato sperando che in tal modo di riuscire a salvare la vita del loro agente. L'uomo non è sopravvissuto ma almeno i Mecetti non sono riusciti a recuperare il datapad che è rimasto chiuso dentro l'astronave. Al momento loro stanno cercando di recuperarlo ma vuoi per i cordoni di sicurezza della polizia, vuoi per la vera e propria guerra scatenata dai Mecetti per le strade della città, non hanno abbastanza personale per riuscire ad organizzare una missione di recupero all'interno dello spazioporto Janna chiede ai ribelli il loro aiuto: in cambio la ragazza promette di intercedere per loro tramite la polizia affinché vengano scagionati e la loro nave venga dissequestrata. Ella promette inoltre di rintracciare e far incontrare loro l'uomo che stanno cercando. I ribelli accettano riluttanti, non avendo molte alternative. Quella stessa notte si recano allo spazioporto in compagnia di Janna. Si intrufolano all'interno del molo 10 ma appena arrivati scoprono che qualcuno li ha preceduti. Alcuni operativi mecetti sono arrivati prima di loro e stanno cercando di tagliare il portello d'accesso della nave con una fiamma ossidrica. La battaglia che ne consegue è brevissima ma molto violenta; Janna e Mark vengono gravemente feriti a causa dello scoppio di una tanica di carburante durante lo scontro.
L'uomo si rivela essere un semplice trafficante che non sa poi molto della
missione che i ribelli intendono intraprendere. Tuttavia li indirizza verso il
vero capo dell'organizzazione: il suo nome è Hamar Chak'tak e li attende sulla
luna di Tallaan, presso l'hotel "Heartdowns". Missione compiuta!
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