Che cos'è un GDR?

Il Gioco di Ruolo, abbreviato in GDR (RPG in Inglese), è una delle forme più elementari di ricerca di svago ed intrattenimento. Un insieme di persone, di voglia di divertirsi e della loro creatività, uniti da una trama di base e da un regolamento semplice e funzionale. Avete mai giocato a guardia e ladri da bambini? Ebbene, quello non era altro che un GDR nella sua forma più basilare. Il GDR, come dice il nome stesso, non è altro che un gioco di creatività ed immaginazione, dove ci si cala in un ruolo, vivendolo tramite un personaggio, che ci rappresenta, insieme ad altre persone, creando insieme un mondo di fantasia.

Ci sono vari tipi di GDR?

Si, moltissimi! I più vecchi sono quelli da tavolo, come il celeberrimo D&D dove, seduti attorno ad un tavolo, i giocatori creano emozionanti avventure, seguendo regole precise e lanciando dadi. Andando ancora più indietro nella storia, potremo fare riferimento alle battaglie teoriche “giocate” da Napoleone con i soldatini di piombo. Si può anche giocare dal vivo, interpretando di persona il proprio personaggio (PG) in avventure di vario genere, dal medievale al fantasy, passando per storie futuristiche. L’unico limite è l’immaginazione. L’avvento delle nuove tecnologie ha ampliato le possibilità di gioco, slegandolo dalla necessita di ritrovarsi fisicamente, grazie ad internet. Oggi è possibile giocare tramite e-mail di narrazione, tramite forum, o addirittura tramite chat. Il nostro gioco invece si svolge tramite lo scambio di e-mail (PbEM).

Come funziona il GDR?

Funziona grazie all’interazione dei vari personaggi (PG) all’interno di un ambiente virtuale ideato per il gioco. Nel nostro caso ci siamo basati sull’universo fumettistico Marvel, introducendo maggiormente il fattore intrighi. I vari giocatori, facendo compiere azioni differenti ai propri personaggi (PG), creano una storia composta dalle diverse interazione tra questi personaggi. I GDR Pbem( Play by e-mail, cioè giocati tramite e-mail) hanno una grande differenza rispetto ai GDR da tavolo o dal vivo. Questi ultimi si compongono di campagne. Avventure il cui inizio e cui la fine sono ben definiti, chiari, netti! Un interazione tra due personaggi che arrivasse alla fine della partita verrebbe troncata con la fine dell’avventura… Non è cosi per i Pbem. Un interazione tra due personaggi( per esempio, un appuntamento galante) che non venisse finito il giorno in cui i giocatori lo hanno iniziato, proseguirà semplicemente il giorno dopo, dando cosi un maggiore spessore alla caratterizzazione per personaggi (PG) e una maggiore realisticità al gioco stesso.

C’è un vincitore a fine partita?

Nessuno! Tutti! Cioè, non c’è un vincitore e uno sconfitto, in quanto tutti i giocatori sono uguali nel divertimento, che consiste nel creare insieme e non in una vera e propria competizione. Lo spirito di competizione, in questo caso, potrebbe anzi risultare dannoso allo scopo del gioco, che è creare. Inoltre, non essendoci una “partita”, ma un gioco continuativo, sarebbe una vittoria fugace.

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